Run & Fun: Phoenix vola!

La mascotte dei Suns incita squadra e tifosi

Phoenix, AZ. Che spettacolo di scena allo US Airways Center!

Lo score lo avete letto bene, nessun errore di digitazione: 130-123 nei tradizionali quarantotto minuti di gioco. Evidentemente avranno tarato il cronometro dei 24 secondi a qualche secondo in meno (just a joke!) e comunque tantissimi tiri a grandi percentuali realizzative (questo invece è verissimo).

E le difese? Nella seria apprezzeremo anche quelle, ma la prima partita è stata giocata a viso aperto e ne è venuta fuori una partita davvero fantastica. Nel calcio c'è chi sostiene che la partita perfetta finisca zero a zero e che per vincere bisogna partire da una rodata solidità  difensiva. Ma sempre in quello sport ci sono quelli come Zeman e Zaccheroni, per i quali quel che conta è “farne uno più degli altri”.

Questo il game-plan per cui hanno optato Dunleavy e D'Antoni ieri sera, per la gioia degli spettatori di tutto il mondo. Ma soprattutto per quella dei sostenitori dei Suns: quello è il loro stile e giocando così è difficile che si facciano superare da qualsiasi avversario si trovino di fronte.

LA PARTITA

I quintetti sono quelli annunciati, dunque con Ross e Jones in campo, ma destinati a restare a lungo seduti a guardare Maggette e Barbosa. Il match si potrebbe definire normale sono nel primo quarto, chiuso 29-25 per i padroni di casa. Poi salgono in cattedra Brand ed i Clippers tutti che ne fanno 36 nel secondo quarto e vanno all'intervallo avanti di cinque lunghezze: 61-56.

Immarcabili per 12 minuti, i Clippers hanno dimostrato quanto sostenuto più volte da Dunleavy e dai suoi giocatori: possono giocare a qualunque ritmo e contro qualunque avversario. Non l'hanno sparata grossa, ma davvero vuoi metterla sul run & gun contro i Suns per 48 minuti?

D'Antoni sostiene che nella seconda frazione i suoi ragazzi non fossero esattamente lucidi e concentrati, rendendosi complici del grande exploit offensivo dei Clippers. Fatto sta che, al rientro in campo, la partita prende gradualmente la direzione favorevole ai soli dell'Arizona.

Con 74 punti, equamente divisi nelle ultime due frazioni, i Suns hanno rovesciato il risultato e affondato gli avversari. Avversari che hanno avuto l'ardire di voler vincere sul campo dell'MVP della Lega, giocando alla Suns-way!

Il parziale che ha deciso la partita è quello che i Suns hanno piazzato (sul 101 pari) quando mancavano 8 minuti e mezzo alla fine della gara. Pochi secondi dopo un mai così devastante Brand viene fatto riposare per un paio di minuti.

Due giri di lancette sufficienti ad iniziare un parziale di 19-6 e mandare dentro 3 triple (Barbosa, Bell e Nash) precedute da due canestri in rapida successione di Diaw. Nello stesso frangente per i Clippers qualche canestro, ma anche 4 palle perse ed una violazione dei 24 secondi.

Così ci si ritrova sul 120-107 per Nash e soci e mancano meno di 3 minuti. Recuperare diventa un'impresa disperata, soprattutto pensando all'abilità  in lunetta dei Suns: ieri sera capaci di essere precisi 24 volte su 25 (Marion 10-10).

Inutile la grande precisione dal campo dei californiani (59.3% dal campo, anche se 33.3% da tre), vincitori anche a rimbalzi e capaci di perdere solo 3 possessi in più degli avversari. Clamoroso anche il box-score dei Suns: 54.7% dal campo, 44.4% from downtown, 96.0% dalla lunetta.

I PROTAGONISTI

Per ogni commento sull'ala forte dei Clippers vi rimando alle parole con cui si è espresso Nash a fine gara (vedi più sotto). Le cifre di Brand sono comunque abbastanza eloquenti: 40 punti, frutto di un terrificante 18-22 dal campo e 4-6 dalla lunetta; aggiungiamo 9 rimbalzi (di cui 5 offensivi), 4 stoppate e 3 assists, a fronte di una sola palla persa. Se l'mvp della gara può essere assegnata a chi perde, ad Elton non glielo toglie nessuno.

Bene anche Cassell che in 32 minuti registra 28 punti, tirando oltre il 50% dal campo, serve 4 assists, prende 4 rimbalzi ma fatica anche da morire a correre dietro allo sgusciante Nash. Si confermano ottimi i subentranti Livingston (10 punti, 9! assists e 6 rimbalzi) e Maggette (20 punti, 7-11 dal campo e 5 rimbalzi), discreto Ross, ma Kaman sotto canestro non va oltre il compito e soprattutto Mobley fallisce del tutto gara uno: per l'ex Rockets 3 punti (1-6 dal campo) 3 rimbalzi ed un assist in 33 minuti.

In una partita in cui le prestazioni difensive non sono oggetto d'analisi, Phoenix manda tutti gli (8) effettivi in doppia cifra, ad eccezione di Jones che di punti ne fa 9 e di House che gioca meno di 4 minuti.

Per Nash e Marion si tratta di una doppia doppia: 31p + 12a il canadese, 20p + 15r per l'ala. Grande anche Diaw: per l'anomalo centro di D'Antoni 19p + 5r + 5a. Da segnalare anche i 22 punti di Bell, oltre a quelli provenienti dal pino di Barbosa e Tim Thomas: rispettivamente 17 e 12.

QUOTIN'

D'Antoni e lo stile di gioco dei Suns:

Con uno score di 74 punti nel secondo tempo abbiamo buone speranze di vincere la maggior parte delle partite.

Boris Diaw e lo stile di gioco dei Suns:

Così è come ci piace giocare e come abbiamo giocato l'intera stagione. Siamo una squadra che tira da tre e dobbiamo solo continuare così.

Ieri una tranquilla serata da 12 triple…

Brand è consapevole delle ragioni della sconfitta:

Personalmente la mia è stata una gran partita, ma non siamo riuscita a chiuderla. Loro sono una squadra in gran forma e ci hanno colpito con i loro tiri. Dobbiamo riprendere il controllo del ritmo della gara e per portarlo a nostro favore dobbiamo limitare i tiri presi in fretta. Questo è il LORO game-plan.

Nash sulla propria squadra e sulla partita di Brand:

Stiamo migliorando, stiamo diventando più bilanciati, penso. In attacco tempo, ritmo e fiducia sono quelli giusti. Per Elton Brand dev'essere una sconfitta dura. È stato un fenomeno. Ho creduto che stesse cercando di costringerli a rivedere l'assegnazione dell'MVP nell'intervallo.

LA SERIE

Phoenix conduce 1-0 nella serie, ma gara due sarà  importantissima. Sia per capire quali sono le intenzioni di coach Dunleavy dopo la partita d'esordio, sia perché in caso di sconfitta Clippers, i californiani dovranno dimostrare grande maturità  per vincere entrambe le partite di Los Angeles e tenere aperta la serie.

Le prime risposte al termine della seconda sfida in programma in Arizona, nella notte tra mercoledì e giovedì.

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