Tim Duncan ha tenuto a galla gli Spurs con 31 punti e 13 rimbalzi.
Con la disputa di gara 1 all'Sbc Center di San Antonio è iniziata la serie tra Spurs e Mavericks, da molti considerata come la vera e propria finale di conference per quanto riguarda la costa ovest.
A sole 36 ore dalla gara 6 vinta a Sacramento gli Spurs hanno approfittato della strategia di Avery Johnson, che ha impostato una marcatura a uomo su Tim Duncan fatta di pochissimi raddoppi e di tanta frustrazione, vista la forma più che smagliante del caraibico autore di 20 dei suoi 31 punti finali nel solo primo tempo con 13 rimbalzi e responsabile quindi di 20 dei primi 38 punti segnati dalla squadra, senza i quali gli Spurs sarebbero potuti facilmente affondare.
Andare da Duncan, con Horry nuovamente schierato da centro titolare, ha fatto la differenza per la squadra di Popovic: Dampier e Diop hanno incontrato diversi problemi nel contenerne i movimenti in post, caricandosi di falli troppo presto e ritrovandosi con una presenza limitata in campo che, almeno per Dampier, si è trasformata in una prestazione offensiva da soli 2 punti con 0/2 dal campo, costringendo Johnson a dare spazio anche al giovane Mbenga.
Nonostante un Duncan di questo tipo e nonostante la non bellissima serata al tiro di Dirk Nowitzki (8/20), i Mavericks hanno giocato tranquillamente ad armi pari con gli Spurs, forti del contributo dalla panchina di un Jerry Stackhouse che con 24 punti ha guidato Dallas come marcatore principale e con una prova molto convincente del prezioso Josh Howard, autore di 17 punti con 9 rimbalzi ed il 50% dal campo, senza poi dimenticare i 14 punti di Jason Terry.
La gara, come del resto tutti i confronti tra le due squadre in stagione regolare, è rimasta in equilibrio sino alla fine, quando una singola giocata ha spezzato un persistente stato di parità : a decidere, con il punteggio inchiodato sull'84 pari, è stata una penetrazione di Tony Parker terminata con un perfetto scarico fuori area per l'appostato Bruce Bowen, il quale tiro da tre punti ha schiaffeggiato la retina per la segnatura dell'allungo decisivo a due minuti dal termine, canestro rivelatosi poi l'ultimo segnato dalle due squadre fino al triplo zero finale.
Gli unici punti nel resto della gara sono infatti arrivati dalla lunetta, con un 1/2 da parte di Erick Dampier arrivato prima di un errore di Manu Ginobili (15 punti, 5/14), che ha restituito a Dallas il possesso per l'ultimo tiro.
E qui Bowen è stato ancora importante, in quanto non ha lasciato spazi a Nowitzki per tirare dopo averlo assediato per tutto il pomeriggio limitandolo a 20 punti, costringendo il tedesco ad effettuare un passaggio complicato per Stackhouse che, dopo aver rischiato il turnover a causa di una deviazione di Ginobili, anziché prendere il jumper del pareggio, ha preferito fare un passo indietro e provare la tripla della vittoria, arrivata a malapena al ferro.
Una decisione non perfetta, quella di Dr. Jerry, che ha fatto e farà molto discutere: un'occasione sprecata per dei Mavericks che hanno dimostrato di saper rimanere in partita senza timori contro questi Spurs pur non tirando bene dal campo ma vincendo comunque la battaglia a rimbalzo con 14 catturati da Nowitzki e 10 presi da Dampier. Per gara 2, importante per Dallas sarà mantenere il ritmo anche nel secondo tempo, visti i soli 4 punti segnati da Howard nella seconda frazione e l'insolito 1/4 di WunderDirk nel quarto periodo.
"Siamo venuti qui con l'attitudine giusta", ha detto Stackhouse, "l'energia che abbiamo messo era perfetta, ma abbiamo permesso loro di prendere in mano la situazione nel momento decisivo. Se il mio tiro fosse entrato, probabilmente io e tutti i miei compagni avremmo delle sensazioni molto diverse in questo momento."
Nella serie dove regna l'equilibrio, l'appuntamento per gara 2 è per martedì notte ancora a San Antonio.