Serve un super-Kidd per battere Miami
Miami contro New Jersey, una serie pronosticata visto che le due squadre sono rispettivamente la numero due e la numero tre del tabellone ad Est, ma soprattutto una serie che si preannuncia equilibrata, con due squadre che hanno caratteristiche molto diverse, ed alla fine vedremo quale tipo di gioco prevarrà e dunque quale delle due squadre andrà in Finale della Eastern Conference a sfidare i vincenti di Pistons-Cavs.
Primo turno
Primo turno di playoffs a due volti per Miami: se infatti gli Heat hanno ottenuto il loro obiettivo, cioè quello di passare il turno, l'hanno fatto senza sfavillare, mostrando qualche crepa preoccupante non solo nel loro gioco ma soprattutto all'interno della squadra. L'esperimento estivo di Pat Riley di stravolgere una squadra che in fondo era andata ad uno stiramento di Wade dalla finale per il titolo, non si è rivelato dei più azzeccati, con le varie personalità della squadra che sono venute a cozzare.
Gli Heat hanno faticato più del previsto contro dei Bulls di sicuro giovani, talentuosi e pericolosi, ma altrettanto inesperti e, in teoria, inferiori a livello di squadra. Invece Miami ha faticato, si è innervosita, non è riuscita mai a trovare il gioco migliore ed alla fine deve ringraziare il solito Dwayne Wade che, come da consuetudine, ha tolto le castagne dal fuoco in più di un'occasione.
Alla fine gli uomini di Pat Riley se la sono cavata in sei partite contro Chicago, ma la sensazione che in questa squadra ci sia qualcosa che non va fino in fondo rimane.
I Nets, invece, nel primo turno dei playoffs hanno sconfitto gli Indiana Pacers, squadra in difficoltà ma che si è rivelata più insidiosa di quanto la sua posizione ai playoffs avrebbe fatto pensare, ed alla fine è stata sconfitta non solo dai Nets ma anche dagli infortuni che l'hanno torturata nel corso di tutta la stagione ed anche di questi playoffs.
Questo nulla toglie a New Jersey, che ha giocato una serie di autorità , non lasciandosi abbattere dalla sconfitta casalinga subita nella prima gara della serie, reagendo e vincendo quattro delle ultime cinque gare. La chiave di volta è stata la capacità di New Jersey di sfruttare, ma senza esagerare, quelle che sono le sue caratteristiche, soprattutto il contropiede, e di controllare al meglio l'attacco spuntato degli avversari.
La serie contro Indiana ha ormai dimostrato come i Nets non siano più controllati da un trio come a lungo si è pensato, ma che a Jefferson, Carter e Kidd si sia ormai aggiunto in pianta stabile il centro serbo Nenad Krstic, diventato presenza fondamentale nei meccanismi della squadra e unico vero pericolo in post basso, se vogliamo escludere il lavoro in post che possono fare i tre esterni.
Ma nel primo turno si è registrato anche un Carter a dir poco cresciuto, passato da primo accusato per la sconfitta di gara 1, colpevolizzato per la sua discutibile selezione di tiro, a grande vincitore della serie, dove è di gran lunga stato il migliore dei Nets, dando sempre un contributo in ogni parte del campo, migliorando la selezione di tiro ed evitando di incaponirsi sul tiro da tre punti invece di penetrare.
In stagione il bilancio dei confronti tra queste due squadre è a favore dei Nets, che hanno vinto tre delle quattro partite disputate.
Lo stato di forma
Miami arriva al secondo turno con un solo assente eccellente, Alonzo Mourning, ma in generale con una condizione psico-fisica che non sembra delle migliori. La squadra ha dei problemi interni, probabilmente ci sono troppe teste calde e troppi giocatori che pensano di meritare più spazi e più attenzioni di quelle che sono concesse loro.
Ma non bisogna scordarsi che gli Heat sono comunque una squadra molto pericolosa ed attrezzata che, se tutti i giocatori del roster si mettessero a giocare come sano, sarebbe un sicura contendente al titolo, mentre fino ad ora sembra più una bella incompiuta.
I Nets invece non hanno problemi fisici rilevanti, hanno escluso dalla loro rosa Jeff McInnis, giudicato nocivo per la squadra, ed in generale sono in un buono stato di forma, dopo aver vinto la prima serie di playoffs da due anni a questa parte. L'anno scorso, infatti, New Jersey fu eliminata al primo turno, con uno sweep, proprio da Miami; i Nets ora vogliono vendicarsi.
Matchups
Interessante e decisiva potrebbe rivelarsi, in questa serie, il duello in post basso tra Shaq e Krstic che, l'anno scorso, aveva fatto un figurone contro il centro degli Heat, mettendosi definitivamente nella mappa dei giocatori importanti della NBA. Se Shaq è in forma, sarà importantissimo coinvolgerlo per sfruttare le sue doti offensive e motivarlo anche in difesa, contro un avversario che presumibilmente sarà spesso Jason Collins, abituato alle battaglie con Shaq dai tempi della Finale NBA Lakers-Nets.
Ma ancora più importante sarà il contributo di Udonis Haseìlm, troppo nervoso nel primo turno, con il suo tiro dalla media e il suo lavoro sotto i tabelloni ma soprattutto contro Krstic. Il centro serbo dovrà lavorare molto essendo l'unica vera arma in post dei Nets, l'unico vero lungo; sarà quindi necessario il suo lavoro sugli scarichi e nella lotta a rimbalzo, garantendo una presenza interna fondamentale per allargare un po' di spazi per gli uomini del perimetro.
Per quanto riguarda gli esterni, sono due in particolare gli uomini da cerchiare in rosso, Dwayne Wade e Vince Carter. Anche se è probabile che poche volte li vedremo l'uno contro l'altro, soprattutto per quanto riguarda la marcatura di Wade, che sarà affidata a turno a Kidd, Carter e Jefferson, mentre invece Wade (nei momenti in cui non è in campo Posey), dovrà sobbarcarsi pure il compito di marcare il numero quindici dei Nets nella sua metà campo.
L'altro duello interessante potrebbe essere quello tra i due playmaker titolari, i due Jason, Williams e Kidd, con il primo giocatore più estroso e imprevedibile in ogni senso ed il secondo che ha sempre un controllo, sulla gara e sulla squadra, maggiore rispetto al collega.
A chiudere i quintetti abbiamo Richard Jeffferson, fondamentale nel primo turno, ormai preciso, maturo ed efficace come pochi, non più solo giocatore spettacolare, e Antoine Walker per gli Heat, a meno che Riley non decida di schierare Posey per la marcatura di Carter. In ogni caso questo sembra essere il punto debole degli Heat che probabilmente, a livello di esterni, non vale i tre di New Jersey.
Le chiavi della serie
Per Miami sarà importante controllare il ritmo della gra, cercando di rallentarlo e limitare i contropiedi, per evitare di stancare eccessivamente Shaq che comunque, in un partita troppo veloce, non potrebbe essere un fattore. Il gioco degli Heat deve dunque essere quello di rallentare il ritmo, fare gioco a metà campo sfruttando il lavoro di O'Neal dentro l'area, dove in pochi, nei Nets, possono pensare di marcarlo.
Fondamentale diventa dunque partire da Shaq per poi attirare le attenzioni della difesa, visto che è probabile che i Nets mandino almeno un uomo in aiuto, e far concludere il centro ex Lakers oppure riaprire per i tiratori (a dir la verità ci sono meno specialisti dell'anno scorso).
I Nets devono al contrario cercare di velocizzare il gioco più di quanto non abbiano fatto contro Indiana, controllare i tabelloni e soprattutto attaccare O'Neal in area, cercando di sfruttare i momenti in cui non difende per non caricarsi di falli. Questo compito deve essere svolto non solo dai lunghi, ma anche e soprattutto dagli esterni (indiziati in particolare Carter e Jefferson.).
Allo stesso tempo sarà importante cercare di aprire l'area con il tiro da tre punti, non certo la specialità della casa soprattutto dopo una serie come quella contro Indiana dove i Nets hanno chiuso con il 33% da tre.
Pronostico
Pronostico difficile in questa situazione, alla fine la logica probabilmente direbbe di andare con Miami, ma personalmente credo che i Nets potrebbero fare il colpo, quindi mi sbilancio e dico 4-3 New Jersey.