I 10 Peggiori Contratti Attivi

No, lui è fuori classifica!

Eccoci alla prima puntata di questa nuova rubrica.
A tutti piacciono le classifiche, le graduatorie. Beh, anche a noi. Abbiamo deciso di catalogare quelli che secondo noi sono i 10 peggiori contratti attualmente in corso di validità  (attivi) in MLB. Naturalmente abbiamo dovuto utilizzare criteri specifici, ed abbiamo deciso di attenerci ai contratti col peggior impatto sulla franchigia. E' chiaro, ad esempio, che lo stesso contratto firmato da giocatori di Yankees o Marlins avrà  un diverso impatto sul payroll della franchigia, ed abbiamo tenuto conto anche di ciò quando abbiamo stilato la classifica.

Pertanto a prescindere dal valore attuale di alcuni dei seguenti giocatori, non vedrete in questa graduatoria Manny Ramirez (8 anni a 168 milioni), Jason Giambi (7 anni a 120 milioni), Mike Mussina (6 anni ad 89 milioni), Derek Jeter (10 anni a 189 milioni), Jaret Wright (3 anni a 21 milioni), Carlos Beltran (7 anni a 119 milioni) o Carl Pavano (4 anni a 40 milioni), anche se in quest'ultimo caso la tentazione è grande visti gli infortuni perenni e visto che, per ora, qualsiasi stipendio sarebbe stato letteralmente buttato nella spazzatura per un giocatore che non ha prodotto niente. Ma trattandosi di Yankees, col budget che hanno, neanche se ne saranno accorti. Insomma, in certi casi sono contratti mostruosi, ma ampiamente giustificati dal valore del giocatore (Manny Ramirez o Derek Jeter, fino ad un certo punto anche Carlos Beltran o Jason Giambi). In altri, qualcuno è stato nettamente sopravvalutato (parliamo di Wright), mentre in altri ancora il giocatore ha avuto talmente tanti problemi di infortuni (Pavano) o è in declino tale da non giustificare (più) la spesa (quest'anno Mussina si prende 17 degli 89 milioni dovuti), ma le squadre in questione possono permettersi abbondantemente contratti che invece ne spingerebbero sull'orlo del fallimento parecchie altre.

Quali sono dunque i giocatori col peggior rapporto qualità -prezzo e col maggiore impatto sulla franchigia? Partiamo dal fondo.

Fuori Classifica - Alex Rodriguez, New York Yankees

Eh si, l'MVP dello scorso campionato (in foto) fa capolino in questo articolo, anche se fuori classifica. Ci sembrava doveroso citarlo, perchè è semplicemente il contratto più mostruoso mai firmato, 252 milioni di dollari per 10 anni, per 25.2 milioni l'anno di media. Il talento di A-Rod non è assolutamente in discussione, e non è neanche nostra intenzione riaprire il dibattito sul suo calo di performance nelle situazioni di pressione. Lo citiamo perchè prima che passasse agli Yankees era di proprietà  dei Rangers, squadra con un payroll (anno 2006) di 68 milioni di dollari. Ebbene si, lo stipendio annuale di Alex Rodriguez nel 2001 era più di un terzo della somma dei 25 che compongono il roster di quest'anno!

Non solo, Tom Hicks, appena tre anni prima, aveva acquistato la franchigia per 250 milioni di dollari. In pratica lo stipendio decennale di Rodriguez era superiore al valore della franchigia stessa prima del suo arrivo. I Rangers, nell'aprile del 2006 sono stati valutati 353 milioni di dollari da Forbes. Ovvio che la presenza di Alex Rodriguez avesse fatto, al tempo, aumentare esponenzialmente queste cifre, ma di fatto la competitività  della squadra è andata a farsi benedire nei suoi tre anni di permanenza: tra il 2001 ed il 2003 i Rangers sono arrivati tre volte ultimi nella propria division, a causa dell'impossibilità  di creare una squadra decente attorno alla propria stella.

Tutto qui? Magari! Alcune clausole presenti nel contratto fanno girare la testa. Partiamo dalla più normale No-Trade Clause, la clausola che lo rende non scambiabile senza il suo consenso (poi puntualmente arrivato sia per l'eventuale passaggio a Boston, sia per quello poi avvenuto a New York). Il contratto di Alex vale anche più di 252 milioni per 10 anni, perchè 45 milioni sono stati rateizzati dai Rangers (alla canna del gas ed impossibilitati a pagare sull'unghia) e gli verranno pagati tra il 2010 ed il 2020 con un interesse del 3% ed altri 24 milioni verranno pagati tra il 2016 ed il 2025 con un interesse del 2%. In origine, anche per questi 24 milioni era previsto un interesse del 3%, poi ridotto a 2. In cambio Alex ha ottenuto il diritto di linkare la propria pagina web personale al sito della squadra per cui gioca (Rangers prima, Yankees ora), ed il diritto di avere una suite personale dotata di tutti i comfort durante le trasferte.

La ciliegina sulla torta deve però ancora arrivare: Alex ha ottenuto il diritto di rescindere unilateralmente il proprio contratto, a fine 2007, qualora non riceva un aumento di 8 milioni di dollari l'anno o nel caso in cui il suo stipendio non sia superiore a quello del secondo giocatore più pagato in MLB di almeno un milione di dollari. Per intenderci, deve rimanere il giocatore più pagato in MLB, o comunque avere uno stipendio minimo di 33.2 milioni di dollari l'anno (qualora il più pagato riceva ancora di più).

Non rientra nella nostra classifica perchè Alex Rodriguez nel 2004 è passato agli Yankees, dove il suo contratto pesa naturalmente molto meno, anche se passando in terza base anche il suo valore è calato notevolmente, ma soprattutto perchè lui agli Yankees costa "solo" 16 milioni l'anno (112 milioni per 7 anni, dal 2004 al 2010). Il resto se lo sono accollato i Rangers, inclusi i pagamenti differiti e rateizzati, pur di liberarsi di gran parte del suo terrificante contratto che aveva sterilizzato qualsiasi possibilità  di successo presente e futuro (parliamo di 10 anni!) della franchigia texana. Classico caso di franchigia prigioniera della propria stella. Gli Yankees sono solo responsabili del pagamento delle suite in trasferta, dello stipendio di questi ultimi 7 anni, e dell'eventuale aumento di stipendio necessario a farlo rimanere il giocatore più pagato della lega in termini di stipendio annuale, di almeno un milione di dollari. Tutto sommato è un affare per Steinbrenner e Cashman, ma prima dello scambio con New York, questo contratto sarebbe sicuramente stato il primo in classifica. Ma anche secondo, terzo, quarto, ecc…

Fuori Classifica - Russ Ortiz, Arizona Diamondbacks

Perchè anche lui fuori classifica? Perchè mentre redigevamo questo pezzo, Russ Ortiz è stato tagliato dalla franchigia del serpente. Il suo contratto da 33 milioni per 4 anni, dal 2005 al 2008 è stato "mangiato" dai DBacks che hanno preferito pagargli tutto ma mandarlo via piuttosto che anche solo tenerlo sul proprio roster, ad un anno e mezzo dalla firma. Non essendo quel contratto attivo, non può rientrare nella top 10. Tuttavia, essendo un contratto che deve ancora essere saldato interamente, era giusto citare il ragazzo.

Ma chi è Russ Ortiz? Un lanciatore che ha iniziato la propria carriera nei San Francisco Giants, giocando in maniera soddisfacente, fatto salvo per il 2000 (5.01 ERA), e che poi è passato agli Atlanta Braves per 2 anni, e dove nel 2003 ha vinto addirittura 21 partite, e nel 2004 ha comunque fatto il suo, vincendone 15 con un'ERA di 4.13. Dal 1999 al 2004, inclusi, ha sempre lanciato più di 200 innings in una stagione, fatto salvo per il 2000, in cui si è fermato a 195.2, ed è sempre partito in almeno 33 partite (34 nel 2003 e nel 2004). I DBacks pensavano di aver fatto un grande affare firmandolo, ma Ortiz non solo non ha mantenuto le aspettative, ma è crollato miseramente in maniera quasi misteriosa.

Certo, ci sono stati gli infortuni, che l'hanno tenuto a 22 partenze nel 2005, ma non bastano per spiegare quello che ha fatto. L'anno scorso ha avuto un'ERA di 6.89, con un terribile record di 5-11. Quest'anno è partito, se possibile, ancora peggio, con 0-5, 7.54 in 6 partenze! Comprensibile come Arizona abbia preferito tagliarlo piuttosto che trattenerlo a far danni, nonostante abbiano dovuto assorbire 22 dei 33 milioni totali come soldi buttati al vento, stabilendo un nuovo record per un giocatore tagliato. Stride soprattutto il paragone tra ciò che ha fatto prima della firma, e dopo. Dal 18 maggio 2005 in poi, ha vinto una sola partita. Prima di arrivare in Arizona, aveva un record di 103-60, 4.01 ERA, 1.47 di K/BB, e concedeva .244 di BA agli avversari. Coi Diamondbacks, invece è andato così: 5-16, 6.94 ERA, 0.77 K/BB, .324 di BA degli avversari. Davvero incredibile un'involuzione del genere.

Russ Ortiz ha appena firmato un contratto, al minimo salariale (i soldi glieli danno i DBacks tanto) con i Baltimore Orioles per il 2006. In bocca al lupo a loro.

10 – Mike Sweeney, Kansas City Royals

Non poteva mancare in questa classifica un giocatore della squadra probabilmente peggio gestita delle Majors. E quale giocatore migliore del simbolo del presente dei Royals? Mike Sweeney lo apprezziamo genuinamente, ma il suo contratto, firmato a fine 2002, per 55 milioni per 5 anni, è decisamente spropositato per Kansas City. Un quarto dell'intero payroll annuale finisce dunque nelle tasche di un giocatore molto bravo, ma decisamente sfortunato in materia di infortuni.

Le scelte di Kansas City sono molto cervellotiche in effetti, ed in quest'ottica si inserisce anche il contratto da 10 milioni per 2 anni offerto al quarantenne Reggie Sanders, giocatore la cui produzione è scesa drasticamente negli ultimi anni. Nonostante quella scelta precluda la possibilità  a dei giovani di emergere, finora si è decisamente rivelata peggiore l'idea di offrire quel contrattone a Sweeney, che finirà  di depredare le tasche di David Glass, proprietario dei Royals, solo al termine del 2007. Ma oltre alla follia dal punto di vista economico, che ritorno tecnico ha offerto finora il buon Mike?

Nonostante sia stato abitualmente schierato da DH, anzichè 1B, non è riuscito a preservarsi dagli infortuni che nei primi 3 anni di contratto, ossia nel periodo 2003-2005, l'hanno costretto a saltare ben 150 partite su 486, praticamente un terzo di quelle disputate. Se contiamo che in un anno vengono giocate 162 partite, in pratica gli sono stati dati 11 milioni (il suo stipendio annuale) senza ritorni tecnici di alcun tipo. Quest'anno, dopo 20 partite, con 68 AB, è finito sulla 60-day Disabled List, e chissà  quando tornerà  a disposizione.

Ma non ci sono solo gli infortuni. Nei 4 anni antecedenti alla firma del suo ultimo contratto aveva battuto con una BA minima di .304, e con un massimo di .340. Negli ultimi 3 anni si è invece tenuto tra .287 e .300. In pratica, la sua stagione migliore è stata comunque peggiore rispetto alla sua media in carriera (.302) e peggiore anche rispetto a tutti e 4 gli anni precedenti! Assieme a questa ridotta BA, ha avuto un massimo di 22 HR, ed una OBP che in ben 2 anni su 3 è stata inferiore a .350. Rimarrà  coi Royals fino al 2007 insomma, come dicevamo, ma coi soliti problemi fisici. Come abbiamo visto comunque, anche il suo rendimento tecnico è calato vistosamente.

Per concludere, un paio di chicche del suo contratto: non è praticamente scambiabile, perchè ha una NTC (No-Trade Clause) limitata, che blocca il trasferimento a tutte le altre squadre, tranne 8. In ogni caso, se qualche squadra decidesse di scommettere su un giocatore bravo ma in declino e piagato dagli infortuni, dovrebbe anche aumentargli lo stipendio a 12.5 milioni l'anno, come stabilito dal suo stesso contratto. E ce ne sono 9 di peggiori…

9 - Richie Sexson, Seattle Mariners

Ed ecco a voi una gemma targata Bill Bavasi, ineffabile GM dei Mariners. Un contratto da 50 milioni per 4 anni non è mai leggerissimo da dare, neppure per una franchigia, come quella di Seattle, che non ha particolari problemi di budget (88 milioni di payroll annuo). Beh, qual'è il problema allora? Il problema è che ci si è resi conto successivamente di chi si stava firmando. Il buon Richie è un prima base che batte cleanup con grande potenza, ma in sostanza ha poco altro. Diciamo che è l'Adam Dunn dei poveri.

Ci si attendevano scintille da Sexson, con fuoricampo risolutivi e battute come se piovesse. Alla fine della prima stagione sulla West Coast però i fan sono rimasti molto delusi dal suo rendimento, e questo è comprensibile. Meno comprensibile è che ne sia rimasto deluso il management. Avrebbero dovuto sapere esattamente che tipo di giocatore fosse Sexson. Evidentemente a loro sfuggiva e vedevano solo la casellina degli HR.

E' stata definita deludente la sua BA di .263. Ma perchè? E' un giocatore che in carriera ha .267 come media, cosa ci si poteva attendere al primo anno di American League dal 2000, contro lanciatori mai visti? Ha avuto una OBP di .369, contro la sua media di .348. Ha avuto una SLG di .541 contro .522. Insomma, è stata una stagione nettamente sopra la media, e forse è questo il guaio. Chi l'ha firmato non aveva guardato le sue medie, e forse non aveva neanche notato la sua tendenza a prendersi numerosi strikeout, ben 167 nel 2005, non esattamente bilanciati dalle basi su ball, 89, numerose si, ma pur sempre poco più della metà  dei K. I 39 HR chiaramente non possono far andare il saldo in positivo. Il fuoricampo è un colpo spettacolare e talvolta risolutore, ma il rendimento di una stagione non può essere misurato semplicemente con quel numero.

Ci si è insomma resi conto, con un anno di ritardo, di aver firmato un giocatore sopravvalutato e comunque diverso da quel che si credeva. Cinquanta milioni per 4 anni rappresentano un investimento consistente, ed il ritorno non è stato convincente. Ciò che forse è peggio è che il buon Richie quest'anno sta facendo peggio, con numeri da mettersi le mani nei capelli: .224/.297/.421 di BA/OBP/SLG, con proiezioni record per il numero di strikeout, mentre le BB sono diminuite drasticamente. Ebbene, a questo giocatore, legato fino al termine del 2008, i Mariners dovranno dare 28 milioni negli ultimi 2 anni di contratto. Chi se lo prenderà ? Nessuno prevedibilmente, a meno di grossi sacrifici economici di Seattle, che ha le mani legate ed una zavorra non indifferente sul payroll. Contratto buttato al vento per un giocatore, che se anche ripetesse le migliori cifre mai avute in carriera nei diversi anni "pieni" giocati (eh si, perchè Sexson storicamente ha anche parecchi problemi di infortuni) non farebbe meglio di .279/.379/.548, comunque troppo poco per quanto viene pagato. In attesa di miracoli, andiamo al numero 8…

8 - Jason Kendall, Oakland Athletics

Il catcher degli A's, Jason Kendall, è il più pagato del mondo nel suo ruolo. Quest'affermazione potrebbe sconcertare parecchia gente, ma in effetti è proprio così: il suo contratto da 60 milioni per 6 anni, dal 2002 al 2007, con una No-Trade Clause, lo ha reso il più ricco tra i suoi colleghi. Gente come Jason Varitek, Ivan "Pudge" Rodriguez e Jorge Posada, ossia il meglio che si possa trovare, difensivamente ed offensivamente, prende quanto lui, 10 milioni l'anno, ma per una durata comprensibilmente inferiore (4 anni per Varitek e Rodriguez, 5 per Posada). Assurdo che Kendall venga paragonato a loro e quindi ancor più assurdo che prenda più di loro e che dunque riceva un sesto dell'intero payroll annuale degli A's (appena superiore a 60 milioni, quindi uguale al contratto complessivo di Kendall).

Cos'ha fatto Kendall per ottenere tutti questi soldi? Prima del 2002, nei Pittsburgh Pirates, a dire il vero ha giocato molto bene. In ben 3 occasioni ha superato la BA di .320, con una OBP ben sopra quota .400. Insomma, offensivamente produceva eccome, andando anche in doppia cifra nel numero dei fuoricampo e rubando tranquillamente una ventina di basi l'anno. Eccezionale, soprattutto per essere un catcher. Nel 2001 una pessima stagione da .266/.335/.358 non ha fatto cambiare idea ai Pirates su di lui, e gli hanno offerto il contratto attivo ancora oggi.

Da allora è iniziato il progressivo declino del nuovo Kendall, che di simile al vecchio ha avuto solo la BA del 2003 e del 2004 (.325 e .319 rispettivamente), mentre tutte le altre cifre scendevano, dai fuoricampo alle basi rubate. Nel 2005 il passaggio ad Oakland, per trovare nuova vita. Un fallimento totale. Kendall ha perso qualsiasi traccia di potenza avesse. Ha battuto 1 fuoricampo in due anni, il 31 maggio 2006, un 2-run Homerun contro Joel Peralta a Kansas City, peggio di Pierre e Podsednik, per citare due giocatori senza alcuna potenza. Ha perso però anche la capacità  di fare contatto. A causa di ciò, ha accorciato ulteriormente il proprio grip sulla mazza, riducendo le possibilità  di buttarla fuori. E' servito a poco però. La BA degli ultimi 2 anni è stata rispettivamente di .271 e .277 (nel 2006, finora), con la SLG che è crollata a .321 e .325 (numeri che prima realizzava con la media battuta). E' crollata anche la sua OBP a .345 e .356, numeri circa 40 punti sotto la media carriera. Sono scesi gli XBH, sono scese le BB, sono aumentati gli strikeout (il K/BB era sempre nettamente sopra 1, quest'anno invece è esattamente ad 1) e la difesa non è certo migliorata (e non era il suo punto forte).

Insomma, attualmente Jason Kendall se non rappresenta un peso per la propria squadra, poco ci manca. Non è un fuoriclasse in difesa, non lo è più nemmeno in attacco. Non ruba (più), non ha (più) potenza, non fa (più) contatto. E' strapagato ed il suo stipendio è totalmente ingiustificato. Il contratto terminerà  nel 2007, in cui riceverà  ben 13 milioni di dollari (dei 60 totali), di cui 5 dai Pirates pagati per sbarazzarsi di lui, e difficilmente troverà  qualcuno disposto a firmarlo a cifre decenti.

7 - Adrian Beltre, Seattle Mariners

E riecco i Mariners all'opera. Lo stesso anno (2005) in cui hanno firmato il sopra citato Richie Sexson, gli M's hanno anche messo le mani su Beltre, offrendogli un contratto che va ben al di là  del valore del giocatore: 64 milioni per 5 anni. E' passato un anno e mezzo e qualcosa è cambiato: ora sono i tifosi a volergli mettere le mani addosso, e non certo in segno di pace. Il rendimento del terza base dominicano è stato davvero imbarazzante, ma, come per Sexson, guardando il suo rendimento in carriera, forse Seattle se lo sarebbe dovuto e potuto aspettare.

Tra il 2001 ed il 2003, inclusi, durante la sua permanenza ai Los Angeles Dodgers, Adrian Beltre ha avuto una BA che ha oscillato da .240 a .265, un'OBP che è andata da .290 a .310 ed una SLG tra .411 e .424, fornendo una difesa non spettacolare ma adeguata. Insomma, uno dei tantissimi 3B in MLB e non certo uno dei migliori.

Quello che ha gettato fumo negli occhi della franchigia dello stato di Washington è stato il fenomenale 2004 in cui ha inspiegabilmente attentato alla Triple Crown. Beltre ha avuto come cifre .334/.388/.629 come BA/OBP/SLG, ha battuto 48 HR, con 200 H in un anno (il precedente record personale era di 151), 104 R, 121 RBI, tutte cifre record, ed abbassando il suo K:BB da 1:3 a circa 1:1.5. Viste le sue 5 stagioni precedenti (ed ancor di più le ultime 3 prima dell'exploit) parecchi si sarebbero chiesti se fosse stato frutto del caso o della fortuna. Per Seattle invece Beltre aveva fatto il salto di qualità .

Passiamo quindi al rendimento del 2005: .255/.303/.413. Cosa vi ricorda? Esatto, sono numeri esattamente nella media del triennio antecedente al 2004. Insomma, è tornato ad essere il giocatore di sempre, quello che i Mariners pensavano si fosse lasciato dietro. Un anno come il 2004 probabilmente sarà  irripetibile per Beltre, che ad onor del vero nel 2005 non si è neanche comportato malissimo, realizzando 154 valide (seconda miglior performance in carriera) e 36 doppi (massimo in carriera), con 19 HR, cifra non disprezzabile, fornendo la solita difesa non scintillante ma neanche catastrofica.

Il problema di Seattle è che pensavano di aver preso un incrocio tra Scott Rolen e Manny Ramirez, ed il contratto lo rispecchia, e si sono ritrovati con un giocatore poco più che mediocre, che sta proseguendo con le sue "solite cifre" (nel 2006 ha .258/.321/.397, con un'OBP lievemente migliorata a scapito della potenza) e che ha davvero pochissimi margini di miglioramento. Un errore di valutazione incredibile ed ingiustificato, anche visto che Beltre ha avuto un solo anno buono. Come si faccia a valutare un giocatore ed il suo futuro rendimento nei 5 anni successivi alla luce di quell'unica annata, ignorando le 5 precedenti, dovete chiederlo al GM Bill Bavasi o al geniale Scott Boras, agente di Beltre e riconosciuto mago delle trattative.

6 - Troy Percival, Detroit Tigers

Entrata a sorpresa di un eccellente closer nella nostra top 10. Alcuni se lo saranno addirittura dimenticato, ed effettivamente la voglia di metterlo ancor più in alto c'era, ma tutto sommato il suo contratto, per quanto siano soldi completamente buttati al vento (e tra poco spiegheremo perchè), è relativamente ammortizzabile, ossia di 12 milioni per 2 anni, 2005 e 2006.

Dopo una lunghissima carriera nelle file degli Angels (California prima, ed Anaheim dopo), Troy Percival ha chiuso la stagione 2004 lasciando il compito di closer a K-Rod a Los Angeles, cercandosi dunque un nuovo impiego. Prima della fine del 2004, ha avuto una sola stagione appena al di sotto della classica eccellenza, ossia il 2000, in cui ha avuto un'ERA di 4.50, con 10 Blown Saves. Per il resto Percival in carriera è sempre stato formidabile, e le cifre parlano chiaro: 324 salvezze, undicesimo nella classifica di tutti i tempi a 2 lunghezze dalla decima posizione di Roberto Hernandez, ERA in carriera di 3.10 (che comunque include il 2005 di cui parleremo tra poco) ed una costanza di rendimento con picchi fantastici, come il 2002, da 1.92 di ERA e 40 salvezze su 44 opportunità .

Ad inizio 2005 i Tigers, cercando di ricostruirsi, hanno puntato su di lui per rinforzare il bullpen. Com'è andata? Beh, in maniera a dir poco tragica, con un'ERA di 5.76, con 8 salvezze su 11 opportunità  in 26 presenze (si può notare come spesso non sia neanche stato usato da closer) prima di distruggersi definitivamente quasi tutti i muscoli vicini al gomito. E' stato operato, ma in sostanza la sua carriera è terminata. Quest'anno, per lo spring training, ha provato a presentarsi al campo, provando a lanciare e facendo una figuraccia memorabile. La sua fastball, stando ad alcune voci, faticava a toccare le 80 mph, ed in un match simulato coi compagni ha praticamente dato il via ad un Homerun Derby. Percival ha dunque preso l'inevitabile decisione di ritirarsi, ma non volendo rinunciare al proprio contratto, ha chiesto di potersi rendere utile in qualsiasi ruolo all'organizzazione.

I Detroit Tigers, preso atto della volontà  di Percival di percepire l'intero stipendio, e resisi conto della sua inutilità , gli hanno proposto un posto da scout che, a 6 milioni di dollari, ne fa lo scout più pagato della storia. Troy Percival dunque è un ex-giocatore ma continua a percepire lo stipendio. Visto anche il rendimento del 2005, crediamo che il suo sesto posto sia ampiamente giustificato.

Per vedere quali aberrazioni si siano conquistate le prime cinque posizioni dovrete aspettare la prossima puntata, ma vi garantiamo che ci sono chicche assolutamente imperdibili. D'altronde, se Percival, che ha preso 12 milioni per 25 IP (quasi 500mila euro ad inning) da 5.76 ERA, per poi ritirarsi e fare lo scout, è solo sesto, immaginatevi cosa ci potrà  essere.

A tra qualche giorno, seguiteci e non vi perderete i rimanenti eroi della nostra top 10.

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