Redd in penetrazione
I Bucks trascinati da un devastante Michael Redd danno un chiaro segnale. A differenza di quello che le prime due partite della serie potevano lasciar intendere, la squadra di Milwaukee non è ancora pronta per uscirsene da questi PO. E se lo farà , non sarà certo remissiva, ma tenterà di giocarsela sino alla fine.
60% totale è la loro percentuale dal campo.
64% è la percentuale dall'arco.
I Pistons non subivano così tanti punti dal 25 novembre, partita che li vide opposti ai Wizards.
Questo è il sunto della della notte dei Bucks.
La partenza è a razzo nonostante i Pistons tengano botta quantomeno sino al terzo quarto. Sono 7 i punti che dividono i due opposti al termine del primo tempo. (54-61).
Fino a questo momento la partita pende si dal lato dei Bucks, ma gli equilibri sono sostanzialmente stabili. I Pistons soffrono il gioco dei Bucks fatto di penetrazioni e tiri dalla lunga. Redd da subito capisce che sarà una serata buona ed infatti la mano si dimostra essere caldissima (40 toali alla fine). Sheed e Billups sono gli unici di Detroit a mantenere alta la tensione ed a mettere i canestri necessari per non veder scappare l'avversario.
Hamilton è fermato da un "technical and flagrant foul" molto molto dubbio nel secondo quarto.
"ho subito lo stesso gioco nel primo quarto e li non era fallo. Non capisco perché avrebbe dovuto esserlo nel secondo. Chiedete pure a Redd, anche lui vi dirà che non lo era" spiega ai microfoni al termine dell incontro.
Sta di fatto che il contributo di Rip in questa partita è risultato totalmente ininfluente.
Il terzo quarto segnerà quindi il solco fra le due squadre. Il tutto ad opera soprattutto di Redd che manco a dirlo segna solo nella pen'ultima frazione ben 15 punti. Si arriva quindi con una differenza di 16 lunghezze (74-90) all'inizio dell'ultima e decisiva frazione.
I Pistons quest anno ci hanno abituato ad una serie di rimonte decisamente importanti ed indicative del temperamento di una squadra che è invariata nel suo nucleo da quasi tre anni. Ecco. Questo è quello che è mancato nell' ultima frazione dove i Bucks pare non abbiano risentito della difesa asfissiante di Detroit ed invece siano riusciti a continuare sui ritmi presi ad inizio partita.
Redd infatti segnerà ancora 13 punti non sbagliando praticamente nulla, mettendo tre canestri consecutivi e trascinando moralmente anche i compagni che con Smith e Williams chiuderanno i conti con i vicecampioni in carica.
TJ Ford è energia pura sul parquet, nonostante il suo tabellino a fine gara reciterà solo 7 marcatura. Saranno però ben 15 invece i suoi assist ad indicare come i viola siano riusciti, perlomeno in questo match, a trovare una quadratura adatta ad affondare i Pistons. L'asse Ford to Redd infatti pare essere un rebus di difficile soluzione per gli uomini di Saunders Ad aggiungersi ai due ci ha pensato Williams che a fine gara sarà autore di 20 punti.
"Quando una squadra ha la capacità di tirare in questa maniera e gli si permette di eseguire i propri giochi non si può pretendere di vincere".
Chiare quindi le parole di Saunders. Onore eccome ai Bucks, ma aspettiamo il prossimo match per tirare le conclusioni.
Questa vittoria è da verificare.
C'è da capire se i Bucks abbiano vinto per la deconcentrazione dei Pistons, e la cosa dovrebbe lanciare segnali importanti a Saunders e materiale su cui lavorare.
Oppure è da verificare se i Bucks sono riusciti davvero a trovare la quadratura giusta per potersela giocare con questi Pistons rendendo la serie molto meno scontata di quello che inizialmente si poteva pensare. Certo non sarà sempre possibile tirare con il 65%, ma non è sempre necessario vincere con 20 punti di scarto.