Kevin Martin è diventato il più improbabile degli eroi di gara 3 per i Kings.
Qual è la differenza tra essere sotto per 3-0 con la serie ormai terminata e dover recuperare una sola partita di vantaggio con un'altra gara da disputare in casa propria?
Per i Kings questa differenza è fotografata dalla giocata vincente di Mike Bibby e di Kevin Martin, che a tempo scaduto hanno confezionato rispettivamente il turnover con assist decisivo ed il canestro del sorpasso per un 94-93 che ha letteralmente alzato il tetto dell'Arco Arena e che permetterà a Sacramento di affrontare gara 4 con la possibilità di pareggiare la serie in casa.
Che qualcosa fosse cambiato, con il trasferimento della serie in California, si era intuito vista la scarsa vena dalla distanza degli Spurs, che hanno concluso gara 3 con 6/20 dopo aver tirato benissimo nei due episodi precedenti ed oltre a questo non era di secondo piano il ritorno in campo di Ron Artest, che molto ha avuto a che vedere con i 7 palloni persi da Manu Ginobili ed ha contemporaneamente fornito un energico contributo offensivo fatto di 22 punti e 12 rimbalzi.
Nonostante un Tony Parker da 4/13 dal campo, costretto a girare al largo da canestro visto l'ottimo lavoro di riempimento delle corsie di penetrazione da parte dei padroni di casa, San Antonio ha trovato il modo di mettersi nelle condizioni di vincere anche stavolta, e per fare questo Popovich si è rivolto al suo uomo più affidabile, Tim Duncan.
Autore di 29 punti con 12 rimbalzi e 6 stoppate, il caraibico è stato una presenza devastante in post basso ed è stato la ragione per cui gli Spurs hanno rimontato un gap di 15 punti nel terzo periodo, riuscendo poi a mantenere in equilibrio la partita grazie ad un Michael Finley responsabile di 17 punti, tutti segnati nel secondo tempo, con 4/7 da tre punti.
Proprio una tripla dell'ex Maverick nel minuto conclusivo poteva rappresentare la fine delle speranze di Sacramento, ma il possesso successivo gestito da Ginobili si è trasformato in un capovolgimento di fronte tra i più improbabili e si è aggiunto al nutrito elenco di emozioni che questa serie sta producendo assieme al bizzarro tiro di Brent Barry di gara 2.
L'argentino, nel tentativo di gestire il vantaggio nei secondi conclusivi, è andato verso sinistra attirando a sé il raddoppio e Bibby ha effettuato la giocata della serata strappandogli il pallone dalle mani: in frazioni di secondo l'azione si è trasformata in un veloce contropiede per i Kings, e Kevin Martin, 10 punti e 6 rimbalzi, è stato il più rapido ad infilare la corsia verso il canestro avversario.
Ricevuto l'assist dal compagno, Martin è andato dritto a canestro proteggendo il pallone dalle braccia protese del rimontante Tim Duncan, ed è riuscito ad appoggiare a canestro (anche qui il ferro ha lasciato per un attimo con il fiato sospeso) i due punti della vittoria, scatenando l'avvio dei festeggiamenti da parte dei tifosi locali e dei fratelli Maloof, sofferenti per tutta la gara in prima fila.
Oltre al furto decisivo, Bibby è stato fondamentale da ambo le parti del campo: in difesa si è impegnato su Parker limitandogli le scorribande in area, in attacco ha messo 25 punti con 8 assists, 7/17 al tiro ed il 100% ai liberi giocando ogni singolo minuto della partita; oltre che di lui Adelman si è fidato di Bonzi Wells, ed è stato da lui ripagato con 19 punti ed il career high di rimbalzi nei playoffs con 14 in 43 sostanziosi minuti.
In una partita dove la panchina di Sacramento ha usufruito solamente di tre giocatori (o meglio, due e mezzo visti i soli 6 minuti di Garcia) Brad Miller è riuscito a tornare a segnare in doppia cifra terminando la gara con 12 punti, 6 rimbalzi e 4 assists, il tutto senza tentare un solo tiro dalla distanza che, nonostante la vittoria, resta uno dei maggiori problemi del team californiano (21% ieri notte).
Gli Spurs hanno parzialmente sofferto i 20 punti con 7/21 dal campo dell'accoppiata Parker/Ginobili, anche se le loro molteplici risorse provenienti dalla panchina hanno risposto comunque presente. Oltre ai 17 punti di Finley, sono arrivati i 9 di Brent Barry, i 6 di Udrih ed i 5 di Rasho Nesterovic conditi da 10 rimbalzi e dal primo tiro da tre segnato in carriera dal centro su un buzzer beater alla fine del primo quarto. Continua invece la crisi di Nick Van Exel il quale, per la seconda gara consecutiva, ha concluso senza riuscire a segnare dal campo.
Ecco un paio di commenti a caldo:
Kevin Martin:
A dire il vero non stavo guardando il pallone, perchè pensavo che sull'intervento di Mike (Bibby) l'arbitro fischiasse un fallo. Mi ricordo di aver appoggiato il pallone con la mano destra ma pensandoci bene potrei aver tirato con entrambe le mani. Onestamente non saprei. Una volta avuto il pallone tra le mani sapevo di avere solo 4 secondi e mi sono affrettato a finire la corsa in entrata. A dire il vero la mia intenzione era di provocare un contatto falloso, ma ho tirato ed è andata dentro. Ed è stato il caos.
Tim Duncan
Sia Wells che Artest sono stati grandi stasera, hanno aggredito la partita, si sono procurati punti e tiri liberi entrando con efficacia a canestro. Quando siamo riusciti a fermarli siamo riusciti non casualmente a rimontare, dobbiamo solo ricordarci di aver perso per un episodio e che abbiamo giocato bene pur non tirando con la solita efficacia.
Si preannuncia una gara 4 caldissima quindi, l'appuntamento con il tip-off è per domenica sera nella rovente Arco Arena. Le scintille sono già pronte.