Le accelerazioni di Boykins mettono in crisi Livingston.
Denver. Importante vittoria dei Nuggets in gara 3 di questo first round 2006. Si dice che vincere giocando male valga doppio, altro motivo per cui essere ottimisti in Colorado.
La partita infatti non è stata bellissima e se l'è aggiudicata la squadra che ha sbagliato meno e che ha dimostrato di avere più fame.
LA PARTITA
Punteggio basso e gara in equilibrio per tre quarti di gioco. Squadre piuttosto pasticcione, con tantissime turnover (il box-score conferma: TRENTANOVE complessive), basse percentuali di tiro, parecchi falli ed anche dalla linea della carità molti errori.
L'ultimo quarto ha inizio sul 70-70, ma prima della sua fine sia Brand che Livingston usciranno per raggiunto limite di falli, mentre a quota 5 si fermano Kaman, Maggette e Radmanovic. Analizzando gara 3 dalla sponda dei velieri, non si può non soffermarsi su alcuni dati che fotografano con precisione l'attenzione della ciurma di Dunleavy.
Ho parlato di quasi 40 turnover, ma se Denver ha perso molti possessi (15) i Clippers ne hanno buttati via 24! Aggiungiamo ora il fattore rimbalzi: sostanziale parità contro i Nuggets, è vero, ma in regular season il gap in favore dei californiani era piuttosto netto.
Mi ha fatto un certo effetto vedere Camby (comunque un gran rimbalzista) sbucare da dietro le due torri Kaman & Brand e conquistare un rimbalzo offensivo, concluso con una mega schiacciata per l'esaltazione dei tifosi accorsi al Pepsi Center.
Che fine ha fatto la rinomata difesa dei Clippers, se neppure i due lunghi si ricordano di fare un semplicissimo taglia-fuori e restano imbambolati a guardare il pallone? In realtà , non è stata poi così disgraziata, se ha concesso ancora una volta un bassa percentuale realizzativa agli avversari: 31-82 dal campo, per la precisione (37,8%).
A difesa schierata i Nuggets hanno avuto ancora i loro problemi, ma questa volta le molte palle perse degli avversari hanno concesso quel gioco in campo aperto che tanto piace a Karl ed ai suoi ragazzi e Miller, Boykins, Melo ne hanno approfittato per trovare punti facili (19) e some big-time basketball per il proprio pubblico.
I Clippers hanno tirato meglio degli avversari (che non vuol dire “bene”) da due, da tre e nei liberi ma, fondamentalmente, hanno tirato di meno. E quando gli avversari tirano dieci volte più di te dal campo e quindici volte di più dalla lunetta, non è così difficile incassare una sconfitta.
Bravi i Nuggets a non perdere di vista l'obiettivo ultimo della contesa, fare più punti degli avversari. Con la pazienza di chi continua a credere nella vittoria, pur seguitando a fallire quasi due tiri su tre.
I PROTAGONISTI
Denver porta 5 giocatori in doppia cifra, dimostrando di poter essere pericolosa in fase offensiva anche senza dare tutto il peso del caso al buon Anthony. Melo che comunque si conferma top scorer dei suoi (e del match) con 24 punti (6-17fg), cui aggiunge 7 rimbalzi e 4 dishes. Spettacolari penetrazioni dal piccolo Boykins, molto importante quando c'è da cambiare marcia e provare a correre, mentre Camby si conferma il più affidabile e solido dei suoi: altri 12 punti, 14 rimbalzi e 2 stoppate.
Novità nello starting five, tra le ali figura Najera, per lui 5 punti, 5 rimbalzi e una grande presenza difensiva. Nei Clippers si rivede tra i protagonisti Maggette, autori di alcune giocate spettacolari e 23 punti. Cassell registra uno score di 20 punti, ma solo 3 rimbalzi e qualche turnover di troppo. Brand ha 17 punti e 8 rimbalzi quando finisce fauled-out, Mobley protagonista delle prime due gare contribuisce per soli 8 punti e lo spauracchio Kaman realizza un misero canestro dal campo in tutta la partita.
QUOTIN'
Boykins e la perfetta sintesi della partita:
Stasera abbiamo dimostrato che non è necessario tirare bene per vincere, purché in campo si faccia bene tutto il resto.
L'arma segreta di Anthony:
Volevo essere più paziente rispetto alla prime due gare e credo di esserci riuscito.
Sam Cassell enfatizza un aspetto della sconfitta:
Li abbiamo mandati 46 volte in lunetta, troppe davvero. Ma non è lì che hanno vinto la partita: hanno semplicemente lottato più di noi.
George Karl premia la grinta di Najera:
Eddie è stato grandioso questa sera, per me è stato l'MVP della partita. Eravamo ancora un pò arruginiti, penso che la sfida di sabato sarà molto più aggressiva e fisica di quella di stasera.
LA SERIE
Giocatori, coach e stampa specializzata hanno più volte ribadito che questi Clippers sono la mina vagante della post season, perché il loro modo di giocare bene si adatta a quello tipico dei playoff. Sarà , ma gara 3, quella con il punteggio più basso, con basse percentuali di tiro, palle perse e falli come se piovessero, l'hanno persa.
Tuttavia è stata solo una partita ed è presto per le sentenze. La serie è ora 2-1 per i Clippers, con i Nuggets che sabato notte potranno contare ancora sull'energia del proprio pubblico. Gara importantissima, perché se a vincerla saranno Sam I Am e soci, la serie sarà pressocché segnata. In caso contrario i Nuggets avranno dimostrato che il passaggio del turno è alla loro portata e potranno contare su una spinta in più, quella di chi ha centrato la rimonta.