Un deludente Shaq ha trascinato Miami alla sconfitta…
La seconda peggior prestazione in carriera di Shaquille O'Neal dà la vittoria a Chicago in Gara 3, accendendo una fiammella di speranza nei tifosi dei Bulls.
Il boxscore recita queste incredibili stats: 8 punti, 4 rimbalzi, 1 assist e la bellezza di 7, dicasi 7, palle perse in 24 minuti. E dire che fino al terzo quarto la monumentale difesa di Chicago era riuscita a tenere il Most Dominant Ever a soli 2 punti.
Inutile dire che i problemi di falli hanno condizionato non poco queste incredibili statistiche: Big Aristotele ha speso il suo quarto fallo con 10 minuti sul cronometro del terzo quarto, finendo così in panca e rientrando solo nell'ultimo periodo alla ricerca della disperata rimonta Miami, che contro Chicago nei Playoff vanta un record di 8 sconfitte e 0 vittorie.
Se era prevedibile un calo di Shaq in gara 3, come è solito fare, non era tuttavia prevedibile un crollo in una maniera così netta di Miami, anche se è chiaro che senza il proprio uomo cardine non si possa arrivare lontano.
I Chicago Bulls, davanti a un ospite d'eccezione allo United Center come tale Michael Jordan(standing ovation per lui quando è stato inquadrato e mostrato sul maxischermo dello stadio), ci tenevano a fare bella figura e così è stato: intensità difensiva pazzesca, marcature serrate, aggressività e voglia di dimostrare che la serie è tutta da giocare a palate è stata la ricetta per accorciare le distanze nella serie e dare la dimostrazione di essere ancora vivi.
Deng, il grande assente di gara 1 e gara 2, stavolta ha battuto un colpo bello forte con 19 punti uscendo dalla panchina, mentre Nocioni ha confermato le belle prove realizzate finora, contribuendo alla causa con 19 punti e 9 rimbalzi. Ben Gordon(24 per lui) è tornato sui suoi livelli realizzativi dopo la mezza battuta a vuoto di gara 2, mentre Hinrich come al solito si è dimostrato efficace su entrambi i lati del campo, mettendo a referto 22 punti e 11 assist, pur tirando solo con 6-17 dal campo.
Ottima la prova di Sweetney sotto le plance, mentre ancora una volta Chandler risulta assente non giustificato, e trascorre meritatamente molti minuti in panchina.
"El Matador" Wade stasera aveva la banderilla un po' spuntata, pur avendo realizzato 26 punti che non sono pochi, ma ha avuto anche scarso supporto dal resto della squadra, Jason Williams escluso.
Chicago infatti è schizzata subito in avanti, ma non dando mai tuttavia la sensazione di poter piazzare la zampata decisiva fino al terzo quarto, quando come detto O'Neal si è seduto in panca per il suo quarto fallo. Miami prova a reagire, una tripla di Walker la spinge fino a -3 a 7 minuti e mezzo dal termine del quarto, ma il tremendo uno-due incassato dalle triple di Hinrich e Gordon sono un colpo tremendo dal quale Miami non si riprenderà più, non riuscendo neppure ad avvicinarsi.
I Bulls, con O'Neal fuori causa, hanno saputo sfruttare gli spazi che si sono inevitabilmente aperti nella difesa di Miami: 40-32 la statistica dei punti in vernice in favore di Chicago, che nelle due precedenti gare hanno subito una media di 52 punti in area pitturata a fronte di soli 30 realizzati.
Nel finale espulso Posey per un flagrant di frustrazione nei confronti di Hinrich (probabile anche una sospensione in arrivo per lui), e tecnico per Walker, a dimostrazione di come la sconfitta sua stata digerita male da Miami, che nel finale ha protestato vivacemente con gli arbitri.
Riley invita a guardare più alle colpe proprie che a quelle eventuali degli arbitri: "Quando gli avversari ti surclassano cominci a predertela con gli arbitri, ed è una cosa che non voglio accada. Ora pensiamo a gara 4. Riguardo al fallo di Posey non so cosa sia successo dall'altra parte del campo, ma bisogna mantenere una certa dignità , e quel che ha fatto James non mi è piaciuto, entrambe abbiamo giocato molto duro"
Sulla stessa onda Mourning: "Non dobbiamo guardare agli arbitri, ma a noi stessi, sarebbe folle. E a chi ci chiede dei nostri problemi in attacco io rispondo che dobbiamo prima sistemare la difesa".
Gara 4 è in programma ancora allo United Center, domenica sera e sarà visibile su SKY SPORT in diretta, partita da non perdere perché una eventuale vittoria di Chicago potrebbe aprire scenari imprevisti all'inizio.