Kobe volta altissimo in Gara 2
Facevamo bene a scrivere dopo gara 1 che c'erano validi motivi per essere preoccupati in casa Suns. E' arrivata la sconfitta 99-93, ma è il modo in cui è arrivata che lascia basiti i sostenitori della squadra dell'Arizona.
Tra la fine del primo e l'inizio del secondo quarto si è assistito a un incredibile parziale di 19-0 a favore dei Lakers, con i Suns incapaci di muovere la palla in attacco e di giocare in contropiede.
Forse è ancora presto per parlare di caso Shawn Marion, ma l'ala, eccellente protagonista della Regular Season, sta dimostrando di patire il gioco dei Playoffs, meno adatto alle sue caratteristiche. Senza i facili punti in contropiede, Shawn fatica anche nel gioco a metà campo e a rimbalzo, perdendo anche quella reattività che è la sua caratteristica principale. Le cifre di questa gara 2 sono impietose: 13 punti,9 rimbalzi e 5 su 15 dal campo.
Su Diaw, autore anche lui di una prestazione opaca, avevamo già espresso le nostre perplessità , ma va ricordato che è giovanissimo, oltre ad essere un esordiente assoluto nei Playoffs.
I Suns sono quasi rientrati in partita a 2 minuti dalla fine quando si sono riportati sul meno tre 89-92 e Raja Bell ha avuto la tripla del pareggio, sbagliandola. Poi un canestro di Smush Parker e due liberi di Walton hanno chiuso la contesa a favore dei gialloviola.
Coach Jackson può rietenersi molto soddisfatto, se è vero che anche la panchina, considerata molto inferiore sulla carta, ha stracciato quella dei Suns 21-4 con un ottimo Vujacic, autore di un fondamentale 3 su 4 dalla distanza. Il giocatore sloveno, si è reso protagonista anche di un litigio con Steve Nash, che ha reagito sbracciando a un contatto prolungato; Bryant, in maniera jordanesca, è subito accorso in difesa del compagno, affrontando il canadese a muso duro.
I Lakers ci sono sembrati più squadra in queste due gare, hanno eseguito diligentemente in attacco e in difesa, perdendo raramente il controllo mentale della partita, dimostrando soprattutto di non essere inferiori sul piano della corsa ai Suns.
Una nota di merito va senza dubbio a Lamar Odom, autore di un'altra grandissima prestazione, da 21 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 9 su 12 dal campo, condito con un ottimo 3 su 5 da tre punti.
Bryant dal canto suo ha mostrato una notevole attività a rimbalzo (alla fine ne ha portati a casa 10), ha forzato poco in attacco e ha cercato con insistenza i compagni, anche verbalmente, dimostando di fidarsi di loro.
I Suns se si fa eccetto per il primo quarto di gara 1, stanno tirando con il 40 per cento dal campo, con una misera (per loro) media di 23 punti a quarto. Alla fine del parziale di 19-0 e quindi a metà secondo quarto, Nash aveva collezionato un 4 su 5 dal campo, mentre tutti i suoi compgni un imbarazzante 2 su 20.
Questo è il dato che deve far riflettere, sembra che Nash e Bryant si siano invertiti i ruoli, con Kobe che coinvolge e ottiene un contributo dai compagni e Nash che fatica a trovare uomini liberi sul perimetro e deve spesso forzare le conclusioni.
Le dichiarazioni
Shawn Marion: "Oggi ero fuori ritmo, eravamo tutti fermi a guardare una persona (Nash), non possiamo attaccare uno contro cinque".
Mike D'Antoni: "Sembrava che portassimo un peso sulle spalle, non so per quale motivo. Dobbiamo cercare di ritrovare la nostra solita intensità e correre".
Steve Nash: "Avevamo un qualcosa che non so spiegare oggi, non so se fosse ansia da Playoff, dobbiamo solo tornare ad essere noi stessi, non abbiamo giocato con intensità e per gran parte della gara abbiamo perso il nostro stile di gioco"
Luke Walton: "Kobe è stato eccezionale stasera, è la nostra superstar, il nostro leader. Lui e Lamar hanno fatto un gran lavoro, mettendo canestri importanti e coinvolgendo il resto della squadra".
Phil Jackson: "Penso che difensivamente sia stata la nostra partita, sono molto contento della partita di Kobe e di come si stia mettendo al servizio della squadra, cercando di rimanere dentro il nostro spartito".