Hamiton esce zoppicando: ma dovrebbe essere pronto per Gara 2
I Pistons archiviano con autorità Gara 1, tenendo i Bucks a 74 punti, ma a fine partita c'è apprensione nello spogliatotio di Detroit: Richard Hamilton, 21 punti ma con 5/18 al tiro, ha giocato buona parte della partita con una caviglia girata, dopo essere atterrato sul piedone di Bogut.
L'infortunio non sembra grave, e forse il giocatore ce la farà già a rientrare in Gara 2, prevista mercoledì. Ma ovviamente l'attenzione degli addetti ai lavori, e non solo, è altissima, perchè se Detroit è stata così brillante in queste ultime 2 stagioni, lo deve anche alla dea bendata che ha garantito sempre al suo magico quintetto base una salute di ferro.
Al momento dell'infortunio, coi Pistons avanti di quasi 20 punti, i Bucks hanno piazzato un parziale di 19-4, ma è stato lo stesso Hamilton, rimasto comunque in campo, a lanciare il controparziale di 11-0 che ha chiuso definitivamente la partita.
A fine partita tutte le dichiarazioni dei compagni sono rivolte a Rip, che oltretutto si è sacrificato moltissimo in difesa contro il miglior giocatore avversario, quel Michael Redd che in regular season viaggiava a 30 punti di media contro Detroit, e limitato in gara 1 a soli 11 punti con 5/14 al tiro.
Da segnalare i soliti 17 rimbalzi di Ben Wallace, che quando vede la front line dei Bucks vede rosso, e i 10 di Antonio McDyess, un lusso assoluto come sesto uomo.
Per Milwaukee 13 punti di Bell, miglior marcatore, 11+9 per Magloire e 10+7 di Bogut, ma ci vuole ben altro per fermare i Pistons: in primo luogo, servono i punti degli esterni.
Detroit, infatti, non è forte in difesa solo sotto canestro, ma spesso è il back court, tostissimo, che fa la differenza. Appuntamento a mercoledì.