Wade decisivo nel finale in Gara 1
Miami vince, ma come previsto ha sofferto abbastanza, e con pizzico di fortuna in più Chicago avrebbe potuto portare a casa la preziosissima W.
La squadra della combo Shaq-Wade alla fine, grazie a un Wade che dopo una gara sotto il par decide di svegliarsi nel momento del bisogno, batte Chicago per 111-106, ma come detto il risultato sarebbe potuto essere differente.
Wade sembrava confermare la sua tendenza ad andare in difficoltà contro gli arcigni tori di Chicago(12.3 punti di media in stagione contro di loro, col 24% dal campo), mai in vantaggio fino a 8 minuti dalla fine del quarto quarto, quando grazie un Ben Gordon decisamente “on fire” firma 10 punti del parzialone da 12-0 che portava i Bulls dal punteggio di 87-79 a favore di Miami a condurre per 91-87.
L'inerzia sembrava a questo punto decisamente a favore dei Bulls, rinvigoriti da questo break.
Ma a questo punto Wade sale in cattedra, e firma 6 punti di fila per il controsorpasso Heat sul 93-91, che non lasceranno più il comando.
Flash fino a quel punto aveva sofferto le pene dell'inferno contro l'ottimo Hinrich, capace di tenerlo a 4-16 dal campo e a 14 punti, ma poi a furia di provare e riprovare il grimaldello è stato trovato e ha segnato 14 punti nell'ultimo quarto.
Wade non è stato decisivo solo per i suoi canestri, ma anche per un paio di rimbalzi di un'importanza capitale, specie quello sulla tripla del pareggio sbagliata da Nocioni sul 107-104 Heat a 12 secondi dalla fine che lo ha mandato in lunetta permettendogli così di portare gli Heat sul più rassicurante 109-104.
Come previsto Shaquille O'Neal ha spadroneggiato contro i lunghi Bulls, e Chandler ha potuto fare ben poco, caricato uscendo per falli con soli 28 minuti giocati.
Per i Bulls ottime prove di Nocioni da 18+16 e tanta, ma tanta grinta in difesa e di Gordon, top scorer con 35 punti oltre alla solita prestazione di Hinrich a tutto campo.
L'uomo in meno dei Bulls è stato Deng, utilizzato per soli 20 minuti e autore di soli 6 punti, e in gara 2 ci si aspetta un pronto riscatto da parte sua.
Ma non tutto è andato per il verso giusto agli Heat, dato che Wade è uscito dal campo in preda ai crampi nell'arroventato finale, e probabilmente Haslem sarà sospeso per aver tirato il paradenti all'arbitro Crawford, anche se il giocatore si giustifica sostenendo che intendeva tirarlo per terra, non certo all'arbitro.
Duhon ha sintetizzato alla perfezione i motivi della sconfitta Bulls: “Troppo Wade e Shaq nel finale”, mentre Riley prima della partita si mostrava fiducioso su Wade, fiducia ripagata alla grande: “I grandi giocatori sanno sempre trovare il modo di superare una difesa, e Dwyane lo è”. Da segnalare che Riley è sceso in panchina dopo la morte di sua madre avvenuta venerdì sera.
Payton invece non si fida di questi Bulls: “Sarà una guerra, questa squadra è molto insidiosa” mentre Skiles ricerca nella scarsa freddezza i motivi della sconfitta: “Avremmo dovuto giocare in maniera più intelligente nei possessi più importanti, abbiamo portato la partita fino alla fine, semplicemente non abbiamo trovato clutch plays.
Gordon non sa che farsene dei complimenti ricevuti: “A questo punto della stagione non contano nulla le vittorie morali. Dobbiamo trovare il modo di fermarli, troppe palle perse nei momenti chiave ci hanno abbattuto moralmente, così come i troppi contropiedi concessi nel primo tempo”.
Ora appuntamento a Lunedì, sempre a Miami, sempre NBA Playoffs.