Mavs – Grizzlies: Preview

Riparte l'assalto al titolo di Dirk Nowitzki

Regular Season

La stagione regolare, sia per la squadra del Tennessee che per i Texani, è stata un successo e, perché non ammetterlo, una sorpresa. Pochi davano i Grizzlies ai Playoff e meno ancora li davano come quinta miglior squadra della Conference che è indiscutibilmente ancora la più dura della lega. Altrettanto poche persone credevano che Avery Johnson e i suoi Mavs potessero contendere fino all'ultimo il primo posto ai "compaesani" Spurs.

Per quanto riguarda Dallas, il miglior modo di definire questo 2005-06 è dare due dati statistici: 60-22, eguagliato il miglior bilancio della storia dei Mavs ottenuto nel 2002-03; e 93.1, miglior statistica della storia dei texani in quanto a punti concessi agli avversari. È proprio in questo frangente del gioco che gli uomini del piccolo generale Johnson sono migliorati in maniera spaventosa. L'attacco, comunque efficace, non è più l'arma preferita da Nowitzki e soci, come era sempre stata negli ultimi anni, ora è la capacità  di fermare gli avversari che spaventa dei Mavericks.

Il grande "colpevole" di questa metamorfosi? Risposta semplice: Avery Johnson. In realtà , anche se lui è l'artefice principale, bisogna dare una certa fetta del merito alla progressione di Howard e la stagione da MVP di Nowitzki. Il biondo tedesco si è disfatto di tutta la (ormai poca) sfiducia che c'era in lui. "Non può giocare contro difensore più piccoli e veloci" dicevano di lui, ebbene quest'anno ogni volta che se n'è trovato uno di fronte, l'ha sistematicamente "distrutto".

Josh Howard dal canto suo ha continuato i suoi miglioramenti che ormai lo portano ad essere il secondo miglior giocatore dei Mavs, ed ha aumentato la sua percentuale nel tiro che vale tre punti da un esile 29,6% dell'anno scorso a un fantastico 42,9% nell'attuale stagione. Accanto a Josh e Dirk, c'è un cast di attori di reparto di tutto riguardo, probabilmente il migliore della lega, con il solidissimo Terry, il sorprendente Diop, il giovane Harris e il sempre verde Stackhouse.

Dall'altra parte del rettangolo di gioco si troveranno un'altrettanto solida e scomodissima squadra come gli orsi di Memphis. Mike Fratello è riuscito, nel suo primo anno completo, a dare alla squadra di Gasol e soci un'impronta che ricorda molto i "Ninja" di Cleveland. Sono la squadra più "lenta" della lega e quella che "rallenta" di più gli avversari e inoltre hanno un ottimo gruppo di difensori come Wright, Jones e soprattutto Battier.

In attacco, ovviamente il punto di riferimento è lo spagnolo Gasol che ha finalmente avuto la sua stagione "spartiacque" ed è entrato a pieno merito nell'elite dei giocatori NBA partecipando all'All-Star. La barba gli ha conferito un'aggressività  che nessuno pensava possedesse e la sua intelligenza gli consente di smazzuolare assist a destra e a manca, essendo di fatto il migliore della squadra (escludendo Damon Stoudemire che è fuori per un infortunio).

Sicuramente staranno maledicendo il sistema di accoppiamenti della NBA che li costringe a giocare con Dallas, che era la seconda miglior squadra, non la quarta. Però anche loro ci hanno messo del suo visto che non si sono lasciati andare come i Clippers, sicuramente una dimostrazione di onestà  da parte loro, ma, qualche mala lingua potrebbe anche dire, di stupidità .

Il bilancio tra le due compagne di Division è stato 3-1 a favore di Dallas e tutte le partite, ad esclusione della prima, l'unica vittoria di Memphis, sono state molto combattute.

Stato di forma

I Grizzlies arrivano praticamente in stato di grazia, con un bilancio nel mese di Aprile di 8-1, nonostante il riposo dato a Gasol in alcune partite. Questo dovrebbe dargli abbastanza fiducia per affrontare Dallas a testa alta. I Mavericks, dal canto loro, non sembrano nel momento migliore della stagione a causa delle tre sconfitte subite nelle ultime quattro partite, anche se forse Johnson ha preferito limitare il minutaggio dei suoi invece che lottare per avere il fattore campo nella probabile semifinale di Conference contro gli Spurs.

Parlando di infortuni, entrambe le squadre possono piangere l'assenza di due giocatori fondamentali: Stoudamire per i Grizzlies (fuori da vari mesi ormai) e Keith Van Horn. A Memphis, Chucky Atkins ha sostituito con un buon rendimento il play ex-portland mentre a Dallas sentiranno relativamente la mancanza del cecchino Van Horn grazie alla loro quasi infinita panchina.

Gasol, nonostante un problema al piede nelle ultime due partite, non dovrebbe avere problemi a giocare sin dalla prima palla a due e per il resto la squadra gode di salute, sempre che Bobby Jackson non si infortuni, cosa che può succedere da un momento all'altro. Anche a Dallas, Van Horn a parte, non ci sono grossi problemi.

Match Up

Jason Terry vs Chucky Atkins: Nel duello tra point guards i Mavericks partono in vantaggio grazie a un Jason Terry che ha vissuto una stagione davvero a livelli di eccellenza nel tiro con 47% nei tiri dal campo e 41% da tre, senza prodigarsi troppo a dare assist (di fatto i Mavericks sono una delle peggiori squadra delle lega in questo frangente). Ha bisogno di migliorare in difesa rispetto all'anno scorso quando si era guadagnato varie ramanzine di Nowitzki per lo scarso impegno (un esempio su tutti: il tiro da tre di Nash in gara 6). Anche se Atkins e Jackson non lo costringeranno di certo a notti insonni.

Atkins soffre un po' della stessa sindrome di Terry, è un pessimo organizzatore di gioco, però nel suo caso questa carenza non viene bilanciata dalla selezione di tiro, visto che tende a sparacchiare u po' troppo e con percentuali davvero basse. È fondamentale che Fratello riesca a limitarlo nei tiri e alternarlo con Bobby Jackson. Tra i due dovranno limitare Terry nel migliore dei modi e avranno difficoltà  entrambi vista la velocità  dell'ex di Atlanta.

Adrian Griffin vs Eddie Jones: Griffin, arrivato dopo l'addio di Christie, ha aiutato moltissimo in difesa recuperando palloni e disturbando sempre il suo avversario diretto. Tuttavia in attacco è praticamente un buco nero, ed è qua che Devin Harris (anche con Terry in campo) e Stackhouse possono subentrargli.

Jones invece è sempre pericoloso nel tiro da fuori anche se ormai l'età  gli condiziona molto il gioco, limitandolo di fatto praticamente solo a quello. In difesa, nonostante tutto, continua ad essere un buon giocatore, fondamentale per Fratello. In questo duello è importantissimo che Jones riesca ad alzare la sua media punti per aiutare i compagni in attacco e costituire una minaccia dalla linea dei tre punti.

Josh Howard vs Shane Battier: Qua risiede una delle chiavi della serie. Entrambi sono i migliori difensori della rispettive e squadre ed entrambi possono aiutare in attacco, anche se in questo aspetto Howard è molto più importante di Battier. La sua importanza in attacco è tale che nelle 19 partite in cui ha segnato 20 o più punti i Mavs hanno vinto in ognuna di quelle.

Toccherà  quindi a Battier frenarlo e cercare di mantenere alte le percentuali al tiro in attacco. Il suo lavoro in difesa sarà  impagabile nel rubare palloni e soprattutto, lo ripetiamo, limitare Howard, è fondamentale. I panchinari Miller e Daniels saranno altrettanto importanti, soprattutto il primo, forte candidato a "Sixth Man of the Year".

Dirk Nowitzki vs Pau Gasol: Il duello di 7 piedi europei è servito. Tutti e due hanno fatto un grosso salto di qualità  quest'anno e tutti e due sono i veri leader. Nowitzki è praticamente immercabile e sarà  difficile per Gasol limitarlo, quasi impossibile, soprattutto nel tiro dalla media e lunga distanza.

Nowitzki invece ha dimostrato durante la stagione di poter impedire a Gasol di segnare con facilità  grazie anche all'aiuto di Diop e Dampier. Ed è qua che Gasol dovrà  confermare la sua grande capacità  di coinvolgere gli avversari cercando di darla all'uomo libero e non ossessionarsi troppo nel cercare di segnare a tutti i costi. In questo insolito duello tra europei si deciderà  quasi tutta la serie.

Desagana Diop vs Jake Tsakalidis: Hanno avuto tutti e due vite quasi parallele quest'anno, partiti come panchinari, si sono consolidati titolari durante la stagione, anche se, bisogna dirlo, per motivi diametralmente opposti. Diop è un ottimo difensore grazie al suo atletismo e le lunghe braccia mentre Tsakalidis, discreto in difesa, si è ritagliato una buona parte di minuti grazie all'aiuto che dà  a Gasol in attacco, aiuto che sarà  importantissimo.

I loro due sostituti, Wright e Dampier, avranno un ruolo da protagonisti, dividendosi i minuti con i titolari, ed entrambi dovranno dimostrare di più di quello che hanno fatto finora per essere importanti nella serie.

Le chiavi della serie

I Grizzlies dovranno fare tutto ciò che sanno in maniera perfetta: tenere a bada i migliori giocatori avversari e tenere il ritmo basso. Peccato che Dallas non sia più quella di una volta e ormai si trovi comoda anche in questo tipo di partite. Per questo Gasol dovrà  dare assist più del solito e riuscire ad aumentare il contributo in attacco degli avversari. Soprattutto sarà  fondamentale il contributo di Eddie Jones e Bobby Jackson, che possono essere tiratori temibili.

Inoltre Pau dovrà  cercare di limitare Nowitzki, altra cosa molto difficile, Wright e Tsakalidis potrebbero aiutarlo visto che né Dampier né Diop sono esattamente i centri più temibili in attacco della lega. Anche Battier potrebbe provarci, essendo il miglior difensore, però questa tattica di marcare Nowitzki con un giocatore più basso e veloce, come abbiamo già  detto, non sembra più vincente come una volta anche se Memphis ci proverà .

Dallas ha tutte le armi per vincere. Gioca tranquillamente in partite a 80 e 90 punti e ha la Superstar dalla sua parte. Se riescono a far segnare molto Terry e soprattutto Howard avranno la serie in mano. Sarà  importante, in caso questi due titolari non ci riuscissero ad avere buoni contributi, avere punti dalla foltissima panchina.

Preview

Dallas dovrebbe veramente vivere un ecatombe per perdere questa serie, anche se potrebbero soffrire più di quanto ci si aspetta. Tuttavia la vittoria non sembra assolutamente in discussione. 4-1 per i texani.

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