Nuggets – Clippers: Preview

Sam Cassell, clutch shot man dei Clippers!

Inizia domani notte la serie Denver-L.A. Clippers. Oppure L.A. Clippers-Denver? La domanda, davvero sciocca in realtà , si pone in quanto i Denver Nuggets, vincitori della (pessima) NorthWest Division e assegnatari della posizione numero 3 nel ranking della Western Conference, sono l'unica testa di serie che al primo turno non potrà  godere del fattore campo.

Inoltre Denver è stata “scelta” come avversaria dai Clippers, i quali hanno preferito perderere un posto in classifica per evitare Dallas ed allo stesso tempo guadagnare la possibilità  di giocare la serie con il vantaggio del fattore campo.

Stranezze di un meccanismo nella formulazione della griglia playoff che Stern e soci meditano di modificare il prossimo anno. Sulla carta questa sarà  anche la serie più equilibrata di questo first round, se consideriamo lo scarto di vittorie ottenute in regular season: appena tre.

REGULAR SEASON
Denver ha raggiunto i playoff per il terzo anno consecutivo, questa volta da vincitrice della propria Division. Il record finale dice 44 vittorie, 5 meno della scorsa stagione, ma tanto basta per guadagnare la terza piazza ad Ovest e giocare finalmente una serie di playoff il cui risultato non è già  scritto.

Tre anni dal draft pick di un tale Carmelo Anthony, o più semplicemente Melo, giovane leader di una squadra a cui manca qualcosa per poter ambire a qualcosa di più della qualificazione ai playoff. Qualcosa come un Kenyon Martin al livello espresso a fianco di Kidd, o una shooting guard in grado di colpire dal perimetro ed essere una credibile seconda opzione offensiva dopo l'ex Syracuse.

Nonostante tutto i giovani Nuggets hanno guidato senza troppo affanno la NorthWest, centrando una post-season comunque non scontata a novembre. Infortuni più o meno lunghi occorsi a Camby e Martin ne hanno in parte condizionato la stagione. Coach Karl, come a Seattle e a Milwaukee, è riuscito a trovare la giusta chimica di squadra e a farla correre e segnare (pur senza un vero tiratore dall'arco dei tre punti) tanto: 100,32 punti a partita. Tirando le somme, la stagione può dirsi certamente soddisfacente.

I Clippers possono tornare a respirare l'aria dei playoff dopo 9 anni. L'ultima partita vinta nella post season risale al '93 (quando alla guida c'era un certo Larry Brown) mentre è dal '76 che non superano un turno. Ma allora chi scrive non era neppure nato e la franchigia aveva sede a Buffalo!

Partendo da questo presupposto non può che essere positiva l'annata dei losangelini. Qualificazione strameritata tanto dai giocatori, quanto da allenatore-assistenti-management. Le 47 vittorie stagionali rappresentano un incremento di ben 10 W e ben oltre la pausa per l'All Star Game il loro record registrava un'ampio 60%.

Elton Brand ha conquistato un posto per la suddetta partita delle stelle ed ancora oggi molti lo segnalano come possibile candidato (e niente di più, ndr) al titolo di MVP. Come Denver ha Melo, anche la Los Angeles rossobiancoblu può disporre di un giocatore di altissimo livello, dunque.

Tuttavia i Clippers possono contare su altri giocatori in grado di essere protagonisti e trascinatori della squadra: l'esperto Cassell, il talentuoso Maggette, l'emergente Kaman. E non solo. Ma d'altra parte questa è una squadra che avrebbe potuto raggiungere le 50 vittorie in regular season e che coach Dunleavy ha plasmato in modo da poter essere competitiva anche ai playoff. I precedenti 2005-2006 sono 3-1 in favore dei Clippers.

In ordine cronologico: Denver si impone in casa 105-95, poi i Clippers espugnano il Pepsi Center 105-87; non cambia la musica il giorno seguente con i Clippers trionfanti 112-79 davanti al proprio pubblico; infine l'ultima sfida (4 aprile), ancora allo Staples Center, si conclude 111-109 per Brand e compagni.

In quest'ultimo caso Denver conduceva di venti punti all'intervallo, vantaggio quasi interamente recuperato dagli avversari nel terzo quarto. Ed in questi quattro precedenti le partite si sono sempre decise con dei parziali nei dodici minuti dopo l'intervallo. Non esistono precedenti nella post season.

STATO DI FORMA
I Nuggets hanno terminato la regular season con una striscia di quattro sconfitte consecutive, per un modesto 4-6 nelle ultime dieci partite. Risultati ottenuti risparmiando minuti alle prime linee, eccezion fatta per Patterson, che evidentemente ha ancora bisogno di giocare con i nuovi compagni.

Il roster per i playoff, è ufficiale, come previsto non comprende il rookie Hodge e il “season-out” Nenè. Tuttavia sono le condizioni dei lunghi Martin-Camby a destare preoccupazione: saranno certo in campo per la serie, ma se non sono almeno vicini ad una condizione ottimale, contro Brand e Kaman sarà  durissima.

Anche Boykins giocherà  nonostante un infortunio alla mano. I Clippers hanno finito malino la regular season, con 5 vittorie e 5 sconfitte: un bilancio che non la dice tutta, visto che ci sono state sconfitte impreviste ed il sesto posto faceva più gola del quinto… Se l'inerzia non è quella giusta, è altresì vero che l'infermeria è finalmente vuota con il rientro di Maggette.

Pertanto coach Dunleavy avrà  l'imbarazzo di dover escludere due giocatori dal roster playoff, suppongo il rookie Korolev più uno tra Baker e Ndong.

MATCH UP
Gli starting five delle contendenti dovrebbero essere: A.Miller, R.Patterson (o G.Buckner), C.Anthony, K.Martin, M.Camby da una parte; S.Cassell, C.Mobley, C.Maggette (o Q.Ross), E.Brand, C.Kaman dall'altra. Miller avrà  i suoi bei guai quando nei momenti caldi (leggi quarto periodo) Sam Cassell cercherà  di far urlare a Peterson (Dan) l'antico “mamma butta la pasta!”, così come dubito che qualche nugget riesca a limitare Elton Brand.

La sorpresa è stato scoprire che i tifosi del Colorado temano Chris Kaman come possibile fattore in grado di spostare la serie. Infatti quello tra il centro dei Clippers e quello di Denver potrebbe rivelarsi il match up più interessante. Aggiungerei che L.A. ha in panchina un giocatore in grado di giocare in entrambi i ruoli di ala e di cambiare notevolmente i giochi offensivi per coach Dunleavy.

Trattasi di Vlade Radmanovic, lungo atipico dal mortifero tiro da tre: lui si può essere il fattore sorpresa di questa serie. Il match up più spettacolare potrebbe essere, infine, quello tra Anthony e Maggette, ma dubito che si tratti di un vero match up visto che ad entrambi i giocatori verranno rifilati vari specialisti difensivi: Buckner e Patterson da una parte, Ross o perfino McCarty dall'altra.

Considerando la panchina come un match up, anche qui credo che i Clippers abbiano qualcosa in più. Denver può contare sull'ottimo Boykins, ma tenere il piccolo Earl in campo con Miller è molto rischioso in fase difensiva. DeMarr Johnson può dare un discreto contributo in attacco, Reggie Evans aiutare in difesa ed a rimbalzo. Il resto è davvero poco.

Dall'altra parte troviamo Maggette, se Dunnleavy decide di partire con l'ottimo difensore Ross, quindi Radmanovic, il talento Livingston, Singleton e Ewing che bene hanno fatto nelle ultime partite di regular season, Baker e McCarty per la legna.

LE CHIAVI DELLA SERIE
I Clippers dovranno limitare il fattore fast-breaks, vale a dire tenere basso il ritmo e non permettere a Denver di giocare in campo aperto. A difesa schierata, la squadra di Karl farà  fatica. Secondi nella Lega per rimbalzi e primi nelle stoppate, Brand e soci dovranno difendere come sanno. Radmanovic in attacco può rivelarsi il jolly da giocare se la difesa dei Nuggets dovesse trovare le giuste contromisure.

I Nuggets dovranno “guadagnarsi” il gioco in campo aperto, rubando molti palloni e ripartendo bene dopo un rimbalzo difensivo. Contro i Clippers quest'anno a rimbalzo hanno sempre perso nettamente, ora dovranno quantomeno limitare i danni concedendo meno secondi tiri agli avversari. Anthony è la star, ma in fase offensiva avrà  bisogno di rifiatare e quindi la squadra deve trovare valide seconde opzioni offensive.

Infine meglio non trovarsi sotto i Clippers all'inizio dell'ultima frazione: quest'anno si sono fatti rimontare solo 2 volte su 40!

PREVIEW
La sfida è equilibrata. Nonostante ciò, più ci penso e più mi convinco che i Clippers ne usciranno vincitori, in un modo o in un altro. Perché hanno giocatori bravi in entrambe le metà  campo, perché hanno giocatori più versatili, perché Denver è sprovvista di tiratori e può andare fino a dove Anthony riuscirà  a portarla.

La mia stima per George Karl mi induce a credere che i Nuggets faranno la loro figura, ma sarà  la squadra di Los Angeles a passare in semifinale.

Pronostico? Direi Clippers in 5/7 partite. Alla prossima, vale a dire a domenica, per il primo recap.

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