Jason Kidd è il motore inesauribile dei Nets
Si sta avvicinando la fase più appassionante della stagione Nba, il momento della verità ; dopo una estenuante Regular Season le migliori squadre si affrontano nella corsa al titolo. Mancano pochi giorni all'inizio dei Playoffs e la squadra più calda della lega sono senza dubbio i New Jersey Nets.
Reduci da una striscia di 14 vittorie consecutive, interrotta da Lebron, i Nets si apprestano a vivere una post-season da protagonisti dopo una stagione altalenante, che ha avuto una prima svolta alla ventunesima partita, dopo la sconfitta interna con Charlotte e relativo record sotto il 50 per cento: 9-12. Da lì, 10 vittorie consecutive, favorite per lo più da un calendario agevole.
Dopo un'altra serie da 13 vittorie e 16 sconfitte, arriva la vera svolta: Kidd ha cominciato ad inanellare triple doppie a ripetizione, Carter è tornato quello dei primi anni nella Lega, che attaccava furiosamente il canestro e Krstic ha mostrato enormi miglioramenti, dimostrando di poter essere un centro affidabile sui due lati del campo.
Arrivano così le già citate 14 w consecutive, alcune di queste contro avversari prestigiosi come Dallas, Phoenix, Miami e soprattutto quella fuori casa contro i Pistons, in quella che, Heat permettendo, poteva essere considerata un antipasto della finale della Eastern.
In questo periodo, New Jersey ha mostrato una grande difesa, capace di tenere spesso gli avversari sotto i 90 punti, un contropiede gestito sapientemente da un maestro come Kidd, coadiuvato alla grande da due super-atleti come Jefferson e Carter e persino Krstic, resosi protagonista di due “coast to coast” memorabili.
Il play nella recente vittoria contro i Bucks ha collezionato la tripla doppia numero 75 in carriera, a sole tre lunghezze da Chamberlain, terzo nella graduatoria all-time. In prospettiva playoffs, il primo dovrebbe essere un turno agevole, contro un avversario ancora da definire, probabilmente Bucks o Pacers, entrambe in grave crisi, mentre la sfida decisiva sarà la probabile semifinale con gli Heat.
In stagione regolare il bilancio è di 3-1 a favore dei Nets, con l'unica sconfitta maturata di un punto e con un Carter che ha dimostrato di gradire assai lo scontro diretto con Wade, come dimostrano i
38,5 punti di media nelle quattro partite disputate.
A nostro parere la squadra ha tutte le carte in regola per fare strada anche nei Playoffs, però deve dimostrare di avere la lucidità necessaria nei momenti decisivi, sopratutto nella gestione dell'attacco a metà campo, che ci è sembrato troppo Carter-dipendente, come è accaduto nell'ultimo minuto della sfida contro i Cavs, in cui la palla in attacco si è fermata troppo nella mani di Carter, notoriamente non un “clutch-shooter”, che ha sbagliato un tiro dalla media, un tiro da tre e persino un tiro libero, errori che sono poi risultati decisivi nella sconfitta.
Kidd, il vero leader della squadra, ha parlato delle chiavi della striscia positiva di vittorie: " Non ne abbiamo parlato molto tra noi, forse i media ne hanno parlato un pò troppo, ci siamo concentrati soltanto su ciò che dovevamo fare in campo e su come migliorare, ed è così che è arrivata la striscia di vittoria, con la nostra difesa e il nostro gioco altruista".
Proprio quell'"unselfish game" di cui parla Jason Kidd è stata la chiave dei successi della squadra di coach Frank: tutti sono coinvolti sia in attacco che in difesa e quando ciò avviene non si possono che riconoscere i meriti a un grandissimo giocatore come Jason Kidd che a trentatre anni suonati sta disputando l'ennesima stagione da protagonista.
Il titolo sarebbe il coronamento di una carriera meravigliosa, ma come i vari Stockton, Malone, Barkley e Ewing insegnano, non sempre ciò avviene. Noi facciamo il tifo per lui, sperando che possa continuare ancora per molti anni a predicare nei campi della Nba, la sua pallacanestro altruista fatta di intuizioni geniali e passaggi illuminanti.