Grandi prove per Gerald Green, che in queste ultime gare ha molti minuti a disposizione
I Boston Celtics sono fuori dai play-off, ora è ufficiale. Prendiamo con sollievo questa notizia perché in questo modo termina l'incertezza e si può pensare agli errori commessi ed a come non commetterli di nuovo. Da rilevare come la squadra si sia già adattata alla nuova situazione inanellando una sconfitta onorevole dietro l'altra.
Risultati
New York Knicks @ Boston Celtics 101-86
Boston Celtics @ Indiana Pacers 112-117
New Jersey Nets @ Boston Celtics 79-74
Commento
In qualsiasi momento della stagione una settimana finita con zero vittorie e tre sconfitte sarebbe da considerare molto negativa, ma non questa volta.
Anzi, a dire il vero queste sconfitte sono addirittura da incoraggiare.
No, non siamo impazziti, è la logica conseguenza del modo in cui viene gestito il draft: meno vittorie vuol dire più possibilità che la dea bendata guardi nella tua direzione e che venga scelta una delle sequenze a te attribuite.
Noi non sappiamo se la dirigenza Celtics ha ragionato in questo modo, ma gli indizi sono numerosi e di una solidità a dir poco imbarazzante. Un esempio significativo è far notare come i biancoverdi sono stati soverchiati da quella corrazzata (di burro) che sono i New York Knicks, privi tra l'altro di Marbury, Rose, Richardson e Frye. Oppure come hanno rallentato in modo vistoso nel finale di gara contro Indiana, oppure di come sono stati messi a riposo in modo frettoloso West e Jefferson, oppure di come è stato operato con ottimo tempismo Szczerbiak.
Colpevoli? Giammai, anzi, intelligenti, perché lo stanno facendo in modo elegante, senza che se ne accorgano in molti, senza gesti plateali, con Pierce ancora in campo, anche per giustificare il costo dei biglietti e degli abbonamenti. Così facendo le possibilità di scegliere alti al draft aumentano considerevolmente ed il general manager Danny Ainge potrà dare libero sfogo alla sua classe, al suo acume, al suo fiuto.
In questo clima è difficile parlare del presente, infatti tutti i discorsi che girano sono improntati al futuro. Come per esempio le parole spese da Pierce per Gerald Green "È troppo giovane per essere nervoso" commenta così Paul la prima volta in cui Green ha giocato interamente un ultimo quarto senza esserne minimamente teso o preoccupato. Per esperienze personali e non solo, sappiamo che sono proprio i giovani quelli più sensibili al nervosismo ed all'emozione, e solo con l'esperienza e la conoscenza questi si dipanano. Motivo in più per sperare in un'ottima carriera per il ragazzo. Pierce prosegue: "capisce che sta facendo errori, ma la sua grande caratteristica è l'abilità di segnare, e lo sta dimostrando".
La possibilità per Green di giocare gli è stata data grazie ad una comprensibile e condivisibile decisione del coach Doc Rivers di dare più spazio ai giovani. Perso per perso, meglio farli giocare e vedere cosa possono fare. Chi ne ha beneficiato più di tutti è stato Green, ma anche Kendrick Perkins ha visto il suo minutaggio salire senza un giustificato incremento del suo livello di gioco, almeno non nel primo paio di partite, ma questa settimana in tutti e tre gli incontri ha giocato bene e soprattutto sta facendo tanta esperienza che gli sarà utile in futuro.
Inizialmente per far posto a Perkins, Rivers è stato costretto a far partire in panchina LaFrentz, il quale, a parte una dichiarazione buonista di facciata, non l'ha presa molto bene. L'infortunio di West però (vedere la sezione Infortuni per i dettagli) ha sistemato la cosa, spostando nel ruolo di play Allen e Pierce in guardia, potendo così schierare come terzetto alto LaFrentz, Perkins e Gomes. Per l'anno prossimo i giochi sono aperti per la caccia al posto in quintetto.
Infortuni
L'infortunio più importante da rilevare questa settimana è quello occorso a Delonte West a 2 minuti e 51 secondi dalla fine del primo quarto della partita contro New York. Si tratta di uno stiramento al polpaccio sinistro e se fosse stato per il giocatore avrebbe giocato già in settimana, ma i medici non sono stati d'accordo e per evitare complicazioni è stato tenuto a riposo. Dato che mancano solo 3 partite alla fine, è facile che per lui la stagione sia già finita.
Wally Szczerbiak è stato operato al ginocchio sinistro in artroscopia lo scorso 11 aprile al New England Baptist Hospital dal dottor Brian McKeon. L'intervento è andato bene e non è sorta nessuna complicazione. Il giocatore ha già iniziato una riabilitazione leggera consistente in ghiaccio, stimolazione elettrica ed un programma di esercizi di moto della gamba. Fra qualche settimana ha in programma di recarsi a casa sua a Long Island (New York) per proseguire la riabilitazione. Non si prevedono problemi per un suo ritorno in forma al training camp del prossimo ottobre.
Niente da fare per Al Jefferson, proprio nel giorno in cui venivano regalati al pubblico del TD BankNorth Garden 5000 statuette-giocattolo con la sua immagine il giocatore ha saputo che, per il suo bene e per il bene della classifica dei Celtics, la sua stagione si può considerare conclusa. Anche per lui la sosta è da considerare più per l'infortunio che per opportunità . "Io voglio giocare, ma se (i medici) decidono di fermarti, non ci voglio pensare: se non puoi giocare, non puoi e basta". È prevista un'estate di recupero e di potenziamento tecnico per essere pronto al training camp di ottobre per giocare una stagione alla grande.
Curiosità
Durante l'ultima partita contro New Jersey è stato consegnato a Paul Pierce il "Red Auerbach Award", un nuovo premio consegnato al giocatore che dimostra di possedere lo spirito dei Boston Celtics instillato nella franchigia biancoverde proprio dal patriarca. La consegna del trofeo è stata fatta da Auerbach in persona.
Nuovi ritocchi di carriera per un paio di giocatori. Iniziamo con Kendrick Perkins, che ha visto migliorato il suo record carriera in punti a 17 contro New York. Conoscendo i suoi non facili istinti nelle marcature non possiamo che complimentarci con lui. Gerald Green ritocca questa settimana altre 5 statistiche della sua breve carriera: una contro New York (35 punti giocati) e ben 4 contro Indiana (punti con 22, tiri fatti con 10, tiri tentati con 16 e stoppate con 2).
Questa non è una curiosità , ma un vero e proprio gossip, ovvero una notizia futile, utile solo per passare qualche minuto in una discussione frivola. Parliamo della fascia di Gerald Green, quelle che si mettono in testa per fermare il sudore. Non ci sarebbe niente di male, sennonché il buon Geraldo se la mette circa 5 centimetri più alta di quello che fanno tutti. Lui si giustifica affermando che è tipico delle high-schools del Texas "questo è il modo in cui voglio vestire ora la mia fascia per la testa, chissà , forse un giorno non vorrò più vestire una fascia". Ha le idee chiare il ragazzo.
Sono già stati annunciati i prezzi dei biglietti per la prossima stagione. L'aumento medio è del 6% ma è stato precisato che il 70% dei biglietti non vedrà aumenti e saranno aggiunti almeno 1200 posti con un prezzo "popolare" di 20 dollari. Inoltre chi rinnoverà il proprio abbonamento riceverà uno sconto del 10% sul nuovo prezzo.
Il migliore della settimana
Dato l'andazzo un po' "particolare" di questo finale di stagione è difficile essere obiettivi e scegliere un giocatore che più di ogni altro ha dato il suo contributo perché è possibile che alcuni giocatori scendano in campo col freno a mano tirato o con minutaggi non consoni al loro valore effettivo e questo rende problematica la scelta del migliore, ma ci proviamo cercando di prendere per veritiero quello che dice il campo, ignorando tutti gli altri fattori.
Ci sarebbe piaciuto assegnare il riconoscimento settimanale a Green, ma purtroppo per lui ha giocato meno bene l'ultima partita contro New Jersey rispetto a quelle precedenti, quindi nostro malgrado siamo costretti a toglierlo dalla lista dei papabili per il premio. Altri giocatori che si sono distinti, ma che non hanno mostrato una costanza di rendimento per tutte e tre le partite sono Allen (bene la prima, così e così le altre due), Gomes (così così la prima, discreta la seconda, ottima la terza) e Perkins (in leggero calando nelle tre partite settimanali). L'unico che ha mostrato un rendimento costante e di alto livello per tutta la settimana è il solito Paul Pierce, il quale si merita il riconoscimento con merito.
Classifica:
15 Paul Pierce
3 Ricky Davis
3 Wally Szczerbiak
2 Delonte West
1 Ryan Gomes
Appuntamenti e classifiche
Siamo arrivati quindi all'ultima settimana di stagione, vediamo le tre partite che rimangono per completare gli 82 incontri settimanali:
domenica a New Jersey
lunedì in casa contro Cleveland
mercoledì in casa contro Miami
Tre serate contro tre squadre già sicure ai play-off, in teoria difficili, ma è noto che nel finale di stagione le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Inoltre la speranza è di perderle tutte, non perché vogliamo male alla nostra squadra preferita, ma lo speriamo proprio perché gli vogliamo bene. Ainge ha già mostrato di sapersela cavare in modo eccellente al draft e poter scegliere in alto gli darebbe la possibilità di portare a casa un'ulteriore ottima aggiunta al roster attuale.
Tralasciando la lotta ai play-off, dove è già stato detto che Boston è fuori matematicamente, rivolgiamo il nostro sguardo alla parte bassa della classifica. Già fuori portata 5 squadre (Portland, New York, Charlotte, Atlanta e Toronto), i Celtics sono a parimerito con Golden State per la sesta piazza con 32 vittorie ciascuno. È importante non vincere nessun'altra partita perché a 33 vittorie ci sono ben 3 squadre, quindi è possibile scendere fino alla decima posizione.
Vedremo quindi se i Celtics sapranno riuscire a perdere le prossime tre partite per il suo bene, ma che siano delle Sconfitte Onorevoli.
La prossima settimana verrà pubblicato l'ultimo report settimanale e dopo altre due settimane sarà disponibile un lungo report di fine campionato dove esamineremo quello che è successo e quello che succederà alla nostra franchigia preferita.