LeBron e Dwayne : la sfida che ha acceso il weekend NBA
24 gennaio 2006, data astrale del mio ultimo pezzo……. lo ammetto, faccio quasi schifo. Meno male che Max non mi paga un tanto ad articolo, altrimenti sarei sotto un ponte a caccia di ratti.
Tralasciamo che, in contesto nazionale, scrivo in un momento storico a cavallo tra la campagna elettorale piu' bassa dell'italica storia ed un fatto di cronaca che, come succede sempre quando si tocca un pargolo di pochi mesi, ti fa venire il voltastomaco. Ma siamo qui per discutere di sport USA, quindi ci tappiamo le orecchie e gli occhi, ci mettiamo una molletta al naso ed andiamo avanti.
Ecco uno spunto carino per un vecchio brontolone e sentimentale: George Mason. Ho visto la finale dei Regional tra Uconn (una specie di Chelsea del college basketball) e la simpatica banda di scapestrati pilotata da coach Larranaga (sembra il nome di un rettile dell'Amazzonia, tipo “l'anaconda Larranaga”, che mangia un bue e poi sta 15 giorni a digerirlo). Qua non ci sono buoi da mangiare, ma questi carneadi si sono pappati il biglietto delle Final Four con una gara prima persa, poi vinta, poi pareggiata, infine rivinta, in cui io, che stavo ad 8000 km di distanza, avevo il cuore in gola, mentre il loro coach aveva l'aria di chi porta fuori il cane al parco……. mah, complimentoni a loro per l'impresa in perfetto stile Cinderella, e peccato che poi il figlio di Yannick li abbia presi a racchettate quando si sono giocati l'accesso alla Finale.
Altro particolare curioso: quest'anno il torneo NCAA e' trasmesso in chiaro da SportItalia, dopo anni di Sky con la ditta “Zia Paola + FedeBuffa”. Ora, probabilmente i piu' attenti sapranno che il Federico Nazionale e' tifoso fino al midollo degli orsetti in gialloblu. E per uno strano scherzo del destino non abbiamo potuto assistere ad una finale da lui commentata, nella quale gli avrei augurato (signor Buffa, era libero di armeggiare in zona riproduzione) di dar sfogo alla propria gioia nel caso di vittoria dei nipotini di Wooden. Ma il figlio del tennista ha pensato bene di mettersi a rete e di respingere al mittente tutti i “passanti” degli angelini. Gia' questi francesi, tra Parker e Pietrus, non erano malaccio, adesso si ritrovano anche Diaw e Noah figlio: mi sa che la geografia cestistica del Vecchio Continente subira' un altro scossone.
Altro flash: sempre da SportItalia, ho incrociato una “partitina” tra Cleveland e Miami, quest'ultima sprovvista del duo di maramani che sconsiglia le incursioni in area. In contumacia Shaq e Zo, Wade ha preso in mano le redini della slitta ed ha fatto l'ennesima partita definibile “della Madonna”. Peccato (per lui e per lo Zio Riley) che il ragazzo di Akron avesse programmi di altro tipo: tripla doppia con 47 punti (ma dai) un paio di decine di cose che noi umani fatichiamo a fare anche in sogno, ed il terrore che questo possa ancora avere dei margini di miglioramento (chesso', potrebbero spuntargli le ali al terzo anno, potrebbe mettere su ancora dei muscoli attorno alla fascietta de sudore, o fate voi altro).
Cosi' tanto per giocare, questi sono gli ultimi 5 score del Bron, punti+rimbalzi+assist: 36+8+7, 36+5+6, 46+4+5, 47+10+12, 35+8+12…. ovviamente 5 doppievu e Lebron seriamente candidato alla successione del Nash come MVP. La statistica piu' inquietante resta sempre 30/12/84, quella stampata sul certificato di nascita.
Sotto il radar, ci sarebbe da segnalare la 13esima vittoria di fila dei Nets (proprio quelli che giocano nella Sesto S.Giovanni della Grande Mela, che non se li fila nessuno ma sono molto piu' bravi di quelli che oggi giocano a “S.Siro”). Quest'ultima domenica, sempre contro Miami, il simpatico Carter ne ha scritti 46 (e fin qui….) tirando 16 su 27 dal campo (ommadonna!!!). Ogni volta che leggo questi tabellini di Vince Carter, mi viene da pensare ai tifosi di Toronto, e a cosa devono provare quando, per qualche mese, il loro personalissimo Ronaldo li ha presi per le chiappe giocando come un dopolavorista.
Detto che i Celts stanno sostituendo il Bifidus Essensis per regolarizzare il mio equilibrio intestinale (ma mi sta bene che la Marcuzzi continui a raccontarmi di come sta il suo…) ci sarebbe da fare il pronostico di tarda primavera:
pronosticare contro Detroit e San Antonio e' rischiosetto (mi sono beccato un rimontone pauroso delle Bielle contro Milwaukee, con tanto di Rasheed bombarolo, e con Hamilton che sembra il Multiman dei vecchi cartoni animati……ma questa e' citazione per i vecchietti, quindi se non avete 30 anni o piu' lasciate stare), pero' mi piacerebbe tanto vedere Miami e Dallas in finale, sempre che quel pazzo di Nash non mandi in corto, dopo tutta la regular season, anche qualche serie di playoff.
Mi sa che siamo alla fine, prometto che non staro' piu' lontano 3 mesi dal blocco note…….ci vediamo al Draft, quindi!!!!!
Pace e bene
Kicco
(*) siccome, quando scrivo queste vaccate, mi documento pure, ho dovuto cercare il nome esatto del Bifidus di cui mi parla l'anteriormente morbida Alessia. Per vostra cultura personale, quello che in Italia si chiama Bifidus Essensis, in Germania viene venduto come Digestivum Essensis, in Polonia e' ActiRegularis. Se quindi siete a Cracovia o a Dusseldorf ed avete il famoso “tappo”, questa informazione potrebbe essere vitale. Mah…….
PS: lo so che a qualcuno le incursioni calcistiche e politiche danno fastidio, ma concederete un minimo di franchigia ad un tifoso azzurro (poco) e nero (moltissimo). In questi giorni il Premier ha dipinto con un anatomico aggettivo coloro che non la pensano come lui. Solo una parola: “Silviuccio, se ti riferivi al pallone, forse con me ci hai preso. Ma la prossima volta, mandami un sms, non mi piace che si sappiano in giro i problemi miei. Firmato, un testicolo o suo volgare equivalente”