Grosso guaio a Portland

Problemi di soldi per Paul Allen

Si e' aggiunto un nuovo fascicolo sulla scrivania del commissioner David Stern, l'ultimo, riguarda la disastrosa situazione finanziaria dei Portland Trail Blazers.

Dopo tante voci nel passato, alcune settimane fa'; sono state fatte delle cifre sui risultati economici della societa' con a capo Paul Allen e che controlla i
Portland Trail Blazers; e queste dicono che il passivo potra' anche essere di
100 milioni di dollari nei prossimi tre anni.

Il commissioner della NBA, dopo essere stato defilato nel caso Supersonics, e' sceso in campo direttamente per trovare una soluzione.

Le ultime sue dichiarazioni ad un giornale dell'Oregon hanno fornito delle preziose puntualizzazioni : “Sono state delinate con precisione tutte le possibili opzioni, alcune delle quali non prevedono Paul Allen a capo dei Blazers in futuro. L'intenzione della lega e' che i Blazers restino a Portland e che giochino al Rose Garden con delle prospettive economiche che abbiano senso”.

Sono stati avviate delle trattative per trovare dei partners sia pubblici che privati che possano entrare nella gestione della societa'.In piu' si cerca di far confluire in uno stesso soggetto finanziario il controllo sia dei Blazers che del Rose Garden. Questo pero' non basta.Perche' i Blazers sono fortemente vincolati con la compagnia dei finanziatori che ha a suo tempo, ha finanziato la costruzione dell'Arena.

La societa' che si occupava della gestione del Rose Garden, sempre con a capo Allen, la Oregon Arena Corp., ha dichiarato bancarotta nel 2004. Da quel momento la gestione dell'Arena e' passata al gruppo dei finanziatori. I Blazers hanno cominciato allora una trattativa, mai andata a buon fine fino ad ora, per rinegoziare in pratica il contratto d'affitto(per semplificarvi i tanti aspetti in gioco).

Questo contratto, oltre a prevedere che i Blazers devono giocare al Garden tutte le partite in casa fino al 2023(quindi un impegno di 30 anni da quando e' stato firmato), lascia gli introiti (tranne quelli derivanti dalla vendita dei biglietti normali) derivanti per esempio, dagli eventi non di pallacanestro; da quelli derivanti da concessioni delle suite per le partite; ecc..; ai finanziatori.

La cattiva gestione tecnica e finanziaria dei Blazers degli ultimi anni ha comportato un crollo dei proventi degli incassi delle partite dei Blazers. Con la vendita dei biglietti nel 2004 si sono racimolati 24,8 milioni di dollari, che per qualcuno possono sembrare tanti! Invece, questa cifra rappresenta un calo di un terzo di questo tipo di incasso negli ultimi 5 anni.

Questa e' in pratica la difficile matassa da districare nelle mani del commisioner. Quali le soluzioni possibili?

Primo

I Blazers si trasferiscono.Questa soluzione farebbe felice Paul Allen che non ha mai nascosto la sua volonta' di portare i Blazers a Seattle(dove possiede anche i Seahawks di football). A questo proposito, i soliti maligni vedono dietro il comportamento del sindaco di Seattle, il signor Licata ,che spinge per far trasferire i Sonics; proprio delle forti pressioni provenienti da questa parte dell'Oregon…

Al momento la lega si oppone a questa eventualita'.

Secondo

I Blazers restano a Portland ,ma si trova un nuovo gruppo che partecipi alla gestione della societa' e porti del denaro fresco. Come detto poc'anzi; sono cominciati degli incontri sia con soggeti pubblici che privati.Si sono messi in moto gli staff rispettivamente, del sindaco di Portland Tom Potter ; e del governatore dell'Oregon, Ted Kulongosky.E' stata avanzata anche l'ipotesi di far pagare una nuova tassa ai cittadini per trovare altri soldi.

Il sindaco Potter pero', da questo orecchio non ci sente, perche' a Portland sono state introdotte recentemente delle tasse del 12,5%; quando per esempio si affitta un auto in aereoporto, e quando si soggiorna in uno dei tanti hotel della citta'.

La lega invece sarebbe favorevole a questa ipotesi.

Terzo

La squadra resta sempre a Portland e Paul Allen vende la proprietà , dopo averla acquistata 18 anni orsono.Lui stesso ha menzionato questa possibilita' sul sito della squadra . “Potrei essere costretto a vendere i Blazers; ma siamo arrivati a questo punto per colpa dei finanziatori del Rose Garden; i quali non ci hanno aiutato in nessun modo a risolvere i problemi di questo “broken economic model”.”.

Contrariamente a quello che si e' affermato in un primo momento esiste qualche
soggetto privato in grado di rilevare la proprieta'. A questo proposito, e' stato fatto subito un nome : Phil Knight, Nike chairman.L'unico miliardario residente a Portland ad essere stato inserito nella lista di Forbes tra i 400 statunitensi piu' ricchi del paese.Il quale al momento, non si e' detto interessato.In realta', avrebbe semplicemente affermato di non credere che Allen cedera' la proprieta'.

Un altro dei nomi fatti e' quello di Boyle, il chief executive della Columbia Sportswear Co. che si e' detto favorevole all'acquisto della squadra; ma la momento Paul Allen rimane il proprietario piu' credibile.

Come ci conferma Marc Ganis, un esperto analista a capo della Sportscorp : ” Se non ci riesce Paul Allen, chi ci puo' riuscire?Per me e' il proprietario ideale”.

Si potrebbe trovare qualcuno ai altre parti del paese, gli ex Damon Stoudemire e Bob Whitsitt, si sono detti pronti a trovare degli investitori; come successe nel 2001 a Seattle dove un gruppo con a capo Howard Schultz; rilevo' i Sonics.

Tra parentesi, Forbes ha valutato il valore della franchigia intorno ai 227 milioni dei dollari(davanti solo a New Orleans)la scorsa stagione rispetto ai 283 del 2001 quando era la quinta per valore in tutta la lega.Questo da un lato, sarebbe un vantaggio per un possibile passaggio di proprieta'; dall'altro pero' rimane il problema dell'indebitamento societario e, gia citato in precedenza; il cattivo contratto stipulato con i finanziatori della costruzione del garden.

Quarto

La societa' dichiara la bancarotta. Ipotesi non presa in considerazione da nessuno in questo momento.

Questi i problemi societari, per i quali si aspettano novita' nelle prossime settimane, di cui non mancheremo di rendervene conto.

Ora, da quando si e' saputo di questa situazione coach McMillan ha cominciato a non dare piu' per certa la sua permanenza alla guida dei Blazers.

Sono alcune settimane che infatti, alle domande da parte dei giornalisti sul suo futuro, risponde piu' o meno cosi : “Come mia abitudine, alla fine della stagione, valutero' il lavoro che ho fatto quest'anno e mi dovessi accorgere di non aver fatto un buon lavoro, certamente non ritornerei la prossima stagione.”.

A chi poi gli chiedeva : “Perche' allora, ha lasciato Seattle?” non dava nessuna risposta…..

In questi giorni ha pero' voluto sottolineare che : “Non dovete pensare che quella mia considerazione dipenda dai problemi societari, ho sempre usato questo approccio; non e' mia intenzione lasciare, ma bisogna fare il bene della squadra e niente altro.”

C'e' chi invece, in questi giorni si occupa dell'aspetto tecnico dei Blazer
del futuro.

Il gm John Nash e il settore scouting della squadra sono molto impegnati, in questi giorni nel seguire lo svolgersi del torneo NCAA.

I risultati dei Blazers come noto, permetteranno agli stessi di ottenere una chiamata nelle prime posizioni al prossimo draft di giugno.

Sono sotto osservazione : Adam Morrison (Gonzaga); JJ Redick e Shelden Williams(Duke),Rudy Gay(Connecticut) e LaMarcus Aldrige di Texas tra i tanti.

Tra parentesi, sara' il prossimo un draft inferiore agli scorsi anni a parere di tante persone.

Per Dave Telep[/p], un esperto di scouts.com : “Questo sara' un draft non paragonabile a quelli passati. Senza le regole introdotte dal nuovo contratto stipulato tra la lega e l'associazione giocatori; sicuramente tra i 6 e gli 8 giocatori di high school sarebbero stati scelti nelle prime posizioni.Ci sara' una sovrabbondanza di ali, sia piccole che grandi e non c'e' un numero 1 definitivo.”.

Come detto e' un periodo di duro lavoro per le persone vicine ai Portland Trail Blazers in un modo o nell'altro.

C'e' da augurarsi che questo pezzo di storia NBA, superi questo momento difficile e possa tornare a regalare ai propri tifosi le gioie cestistiche che meritano.

A presto…..

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