Larry Brown, come sempre nll'occhio del ciclone.
In molti si sono chiesti cosa ci sia dietro l'abbandono da parte della poltrona di GM dei Suns da parte di Brian Colangelo, con conseguente approdo nel freddo Canada. Difficile spiegarlo, la verità è che se Colangelo jr, lascia la sua creatura quando si appresta a raccogliere i frutti del lavoro nel prossimo biennio, per andare a raccogliere un sfida ancora più ardua, forse qualche scricchiolio tra la nuova e la vecchia proprietà dei Suns c'era davvero. Ma quello che incuriosisce maggiormente è che tipo di mosse farà Colangelo a Toronto per dare da subito quel segnale importante che i tifosi dei Raptors attendono ormai da quasi un decennio. Brian ha parlato chiaro si ricostruisce intorno a Bosh (a cui dunque sarà destinato un contratto al massimo salariale), e a Charlie Villanueva. Per il resto tutti gli altri pronti a partire unica eccezione forse per il capitano di lungo corso Mo Peterson. I soliti ben informati parlano già di due prime mosse su cui punta Colangleo, ossia portare in Canada Jamal Magloire, in rotta con i Bucks per via del rinnovo programmato per l'estate 2007, e portare a Toronto la sorpesa Boris Diaw, Free Agents a giugno che sicuramente reclamerà cifre importanti. Da valutare poi la situazione di Mike James, che ha già fatto sapere che avrebbe molte richieste e che quindi costerà caro, possibile dunque che i Raptors usino James per fare un Sign & Trade per arrivare a qualcosa di utile, nel caso le richieste del giocatore siano fuori portata per i Raptors. Parole d'elogio anche per Joey Graham, e poi di sicuro i Raptors sono destinati ad una mezza smobilitazione in estate, coach compreso. Infatti in cima alla lista del neo GM ci sarebbe Scott Skiles, che potrebbe rompere con i Bulls, che con la famiglia Colangelo aveva già lavorato con la famiglia Colangelo anni fa ai Suns.
Siamo appena entrati nel discorso degli allenatori, marzo e aprile sono notoriamente i mesi dei giochi delle grandi manovre per quanto riguarda i coach, nell'ambito degli addetti ai lavori ormai è chiaro quali sono le situazioni che necessitano di cambiamento, e quindi ci si muove di conseguenza. Il vero problema è che di coach di grande spessore ce ne sono pochissmi, alcuni dei quali intenzionati a ritirarsi dietro alla scrivania, e quindi ormai il mercato dei coach vive di scommesse su giocatori da poco ritirati e poco più. Per di più siamo reduci da una stagione dove di panchine saltate se ne sono viste pochissime, e molte di quelle in bilico potrebbero addirittura trovare conferma a fine stagione. Sopra abbiamo parlato di Toronto, vediamo il resto. Il pezzo pregiato potrebbe essere Don Nelson, smanioso di rimettersi in panchina dopo aver lasciato i Mavs al suo scudiero Avery Johnson. Nelson era dato a metà stagione vicino ai Kings, e poi quasi come il nuovo coach dei Warriors, però per ora non c'è nulla di deciso anzi, forse queste due piazze stanno valutando conretamente altre strade, che per i Kings significherebbero il proseguimento del rapporto con il contestatissimo Adelman, e per Golden State invece significherebbe l'esordio di Mario Elie a bordo campo. E mentre tutto tace su Nelson, dalla grande mela rimbalza una voce clamorosa, ossia un suo possibile ritorno ai Knicks dopo la toccata e fuga, nell'era post Riley. Di mezzo come noto c'è un Larry Brown, che secondo qualcuno potrebbe lasciare il tutto (ipotesi surreale vista l'entità del contratto restante), visto che recentemente ha definito la situazione dei Knicks al “punto di non ritorno”, e dunque Isaih potrebbe puntare su Nelson. I dubbi su questa fantascientifica operazione sono molteplici, si va da una piazza che non ama Nelson per il suo passato, ad un proprietario che ha già detto che non darà byeout a Brown, ad un Nelson che comunque sarebbe restio a riprovare con i Knciks.
Un'altro cambio succoso potrebbe avvenire ai Lakers, non tanto per scelte tecniche quanto perchè Jackson preferirebbe ritirarsi dietro la scrivania per i noti problemi fisici, lasciando la panchina ad uno dei suoi delfini ossia Brian Shaw o Ron Harper in seconda battuta. Incredibile ma vero, ma secondo alcune voci Jerry Sloan fresco di rinnovo potrebbe essere giunto alla fine dei suoi giorni nello Utah, e non tanto per richiesta altrui, quanto per una scarsità di risultati non molto gradita ala proprietà dopo gli investimenti del 2004 su Okur e Boozer. Aria di cambiamento anche ai Pacers infatti è notizia dell'ultima settimana che Carlisle è fuori quasi sicuramente (ovviamente per scelta personale dato il rapporto di sincera amicizia che lo lega al suo GM) e Bird avrebbe già in mano un sostituto ossia Steve Alfrort attuale coach di Iowa appena eliminata dal torneo NCAA. Prima accennavamo a Skiles come possibile neo coach dei Raptors griffati Colangelo, ammesso che i Bulls se ne privino i nomi per la panchina di Chicago sono due, PJ Carlesimo e Steve Kerr attualmente commentatore in TV.
Possibile cambio anche a Boston ma non per esigenze tecniche, Doc Rivers infatti dopo un inverno burrascoso dove il tasso di gradimento presso i tifosi era molto basso, pare aver ritrovato feeling con l'ambiente biancoverde, visto che un recente sondaggio gli ha tributato quasi il 70% di consensi, la proprietà e Ainge non hanno mai avuto dubbi in merito. I dubbi vengono soprattutto da Rivers che vorrebbe riavvicinarsi alla famiglia che risiede ad Orlando, qualcuno ha ipotizzato un possibile accordo per uscire dal contratto che prevede ancora due anni.. Su Rivers però allo stesso tempo girano voci su un possibile incarico di GM ad Atlanta. Difficile capire chi possa essere il suo ipotetico sostituto ai Celtics in caso di abbandono, qualcuno sussura Westphal già in lizza per il posto due anni fa, altri Dennis Johnson ex play degli anni 80 attualmente allenatore in NBDL, il sogno di tutti i tifosi sarebbe Carlisle, ma Ainge da questo punto di vista senza dubbio è l'uomo più imprevedibile del mondo.