Non c'è titolo in palio, ma che bello vedere la una sfida Pierce vs Bryant
Mancano ormai solamente dodici "giornate" alla fine di questa travagliata regular season.
Nessun verdetto è ancora stato scritto, ma in una settimana partita decisamente con il piede storto, i Los Angeles Lakers, il "Most Disappointed Team" della lega, hanno saputo dare qualche notizia lieta ai propri fans.
Risultati
Lakers @ San Antonio 100 – 92
Lakers Vs Seattle 113 – 120
Lakers @ Sacramento 114 – 98
Lakers Vs Minnesota 92 – 89
Lakers @ New Jersey 89 – 92
Lakers @ Cleveland 95 – 96
Lakers @ Boston 105 - 97
Lakers Vs Sacramento 87 – 80
Partiti con il piede sbagliato.
Andiamoci piano, perché per la prima volta da quasi due anni i Lakers sono riusciti là dove avevano fallito per sette volte di fila: hanno sconfitto i Campioni del Mondo in carica di San Antonio.
E lo hanno fatto all'AT&T Center grazie ad un Bryant, guarda caso, da quasi 30 punti e ad un Luke Walton da 13 punti e 10 rimbalzi venendo dalla panchina.
E' chiaro che dopo una vittoria del genere, la banda Lakers abbia preso coraggio ed infatti nelle cinque gare successive sono arrivate quattro sconfitte ed una sola vittoria, contro i Minnesota T-Wolves.
Ironie a parte, ecco quindi l'inizio storto del quale si parlava, un inizio che ha fatto bollare come semplice "episodio" la vittoria contro gli Spurs, che ha evidenziato l'infortunio alla caviglia occorso a Chris Mihm contro Seattle e soprattutto ha evidenziato la scarsa vena dei californiani quando si tratta di chiudere una partita sul filo di lana.
In questa stagione infatti, la squadra di Phil Jackson ha perso complessivamente 14 gare per 5 o meno punti e nel 70% dei casi ha avuto il tiro per vincere o pareggiare la contesa e lo ha sbagliato.
Numeri che a questo punto dell'anno diventano pesanti e chiamano chiaramente in causa il solito Kobe Bryant.
Il capitano dei Lakers in sole due occasioni ha lasciato a Lamar Odom il compito di chiudere una gara (in entrambi i casi conclusasi con una sconfitta) e sull'argomento è stato molto chiaro proprio questa settimana: Il mio lavoro - ha detto Bryant - E' di avere il pallone in mano quando la partita si decide. A quel punto faccio ciò che devo fare, non importa che si tratti di 5, 50 o 60 tiri!
Non è dato sapere quanto queste parole abbiano inciso sul buon umore di Odom, che dal canto suo non decide le partite in attacco ma sta giocando realmente una stagione di eccellente livello, sta di fatto che dopo le sconfitte contro i Sonics, contro Sacramento (ad oggi la vera rivale nella lotta per la settima / ottava posizione nel seeding play-off), contro i Nets e contro i Cleveland Cavs, quest'ultima decisa sul filo di lana dai liberi di Murray e dal seguente errore di Bryant, i Lakers hanno vinto piuttosto nettamente le ultime due partite disputate contro i Celtics a Boston e ancora contro Sacramento.
Ad oggi quindi il record degli angelini è tornato a quota 36 vinte 34 perse e complice più la scarsa vena degli avversari che i propri meriti, i play -off sembrano davvero essere un po' più vicini.
Il meglio della settimana
Passi avanti verso i play-off quindi.
Mentre il dilemma se sia più soddisfacente vincere a casa degli Spurs o sia più deprimente perdere in casa propria contro i Sonics, resta aperto, ci sono alcuni dati interessanti da rimarcare.
I numeri ormai parlano chiaro: "grazie" all'infortunio di Mihm, i lunghi giallo viola hanno trovato un assetto che sembrerebbe essere vincente. In tutte le ultime 6 partite, il dominio dei tabelloni è stato ad appannaggio dei Lakers.
Non tanto come rimbalzi totali, ma come presenza nell'area pitturata e soprattutto come punti arrivati da seconda opportunità e come punti da sotto.
Beneficiario primo della nuova tendenza sembra essere Kwame Brown, che giocando da centro con Odom al fianco, ha fatto salire e non di poco le proprie medie stagionali, arrivando nell'ultima vittoria contro Sacramento al season high di 21 punti e 12 rimbalzi. (da notare che i Kings portano davvero bene a questo atleta, visto che il career high per punti segnati era arrivato il 17 marzo di due anni fa proprio contro Bibby e soci).
Il peggio della settimana
Se i Lakers sono la squadra che più fa arrabbiare i propri tifosi ci sarà ben un perché.
Sarà perché perde proprio le partite che dovrebbe vincere a mani basse?
Sarà perché è la squadra dei se e dei ma?
Sarà perché si trova sempre nella posizione giusta per vincere le partite nell'ultimo minuto e poi puntualmente riesce a combinare qualche disastro e sprecare il lavoro fatto?
Sono tanti i fattori che determinano la differenza fra un ottimo team ed uno che potrebbe esserlo. I Lakers a parere di molti, non hanno attualmente il talento delle prime della classe nella Western Conference, ma non si può negare che partite come quella contro i Cleveland, in una serata nella quale Lebron James tira 10 su 24 dal campo, dovrebbero essere risolte prima del possibile boozer beater di Bryant.
E adesso?
36 vinte - 34 perse e dodici gare da giocare.
E' chiaro come questo sia il momento di raccogliere i frutti del lavoro di una stagione.
Con due partite (virtuali) di vantaggio sui Kings è giusto anche guardarsi indietro: le uniche due franchigie ancora in grado di soffiare l'ottava posizione di entrata ai play-off sono gli Utah Jazz (32 - 35) ed i New Horleans / Oklahoma City Hornets (32 - 33).
I Lakers però sono in vantaggio e sono loro a controllare il proprio destino: con 9 partite da disputarsi allo Staples Center e sole 3 trasferte, l'impresa non sembra impossibile, ma le sfide contro i Bucks, contro proprio gli Hornets e ancora contro San Antonio saranno già decisive per un possibile allungo.
Alla prossima"