Hughes infotunato, quando potrà contribuire di nuovo alla causa dei Cavs?
I Cavaliers come la scorsa stagione arrivano alla pausa dell'All Star Game in un momento vincente, 6 vinte e 4 perse, e ricominciano l'ultima parte della stagione in calo accumulando più sconfitte che vittorie, 4 vinte e 6 perse dall'All Star Game di Houston, e titolo di MVP per Lebron Jamesincluso, coincidenze? La storia si ripete?
In questo momento penso si possa parlare ,più che di difficoltà oggettive della squadra, che pur non sta attraversando un momento di forma sfolgorante, di un calendario piuttosto impegnativo per i Cavaliers.
Le sconfitte sono arrivate con i Detroit Pistons, sia in casa sia al Palace di Auburn Hill, con Sacramento nel momento migliore della stagione dei Kings; con i Miami Heat anche loro nel momento più positivo della loro stagione.
Le altre due sconfitte sono arrivate contro avversari alla portata di Cleveland, come gli Orlando Magic e con gli Wizard: la sconfitta con i Magic,102 a 73, è figlia di una pessima serata al tiro dei Cavaliers: 0 su 6 di Snow, 9 su 22 di James, complessivamente la squadra ha tirato dal campo con il 34.2%, il 25%da tre ed il 66.7% dalla lunetta, e di converso agli avversari è stato permesso di tirare con il 57.7% dal campo, insomma un disastro su tutta la linee, sia in attacco sia in difesa, e con i Magic che hanno potuto disporre dei Cavs tenendoli a 16, 16 e 13 punti negli ultimi 3 quarti di gioco.
Contro Washington altra pessima serata al tiro di James, 7 su 21 dal campo e sconfitta 102 a 94.
Le vittorie invece sono arrivate con Toronto e con Chicago, due partite vinte con l'una e con l'altra squadra, vittorie “inevitabili” con i Raptors, vittorie importanti per tenere il secondo posto nella Central Division quelle con i Bulls. Adesso il record di Cleveland recita 36 vittorie e 28 sconfitte ossia seed numero 4 ai play off e 3 partite di vantaggio sui Pacers e sugli Wizard per la posizione di partenza nella post season.
Nulla è compromesso, la stagione è ancora segnata da un record ampiamente vincente, l'annacquato Est permette di distrarsi in qualche partita di regular season; da questi ultimi risultati è di nuovo confermato che se si ferma Lebron James, la squadra difficilmente vince, (per fermarsi intendiamo 28.7 punti a partita in queste ultime 10 gare), certo è che in prospettiva play-off la squadra dovrà supportare maggiormente li suo primo violino.
James è tutta la stagione che guida la squadra in quasi tutti i rilevamenti statistici e si prende tutte le responsabilità di tiro e di gestione del pallone nei momenti chiave delle partite; Larry Hughes doveva essere la seconda punta da affiancare a James per togliergli pressione, per aiutarlo a portare il pallone e per sfruttare gli spazi che le difese lasciano quando si concentrano su James.
Tutto ciò è rimasto in cantiere, poichè Hughes si è fatto male in Gennaio ed a oggi non ha ancora ripreso a giocare, e dalle 6/8 settimane previste inizialmente adesso pare che il giocatore dovrà rimanere fuori sino alla fine delle regular season.
La dirigenza ha cercato di porre rimedio a questa situazione acquisendo dai Seattle Sonics la guardia Ronald ” Flip” Murray, non un playmaker per il tipo di gioco e per le attitudini tecniche, non una guardia per la taglia , ma dovendo comporre un back-court con James, il problema fisico non si pone, in quanto Lebron compensa la taglia di qualunque altro essere umano, e per il tipo di gioco ci pensa sempre James a far contenti grandi e piccini con la sua capacità di passare la palla ed i suoi istinti alla Magic Johnson.
Murray dovrebbe portare atletismo e pericolosità in posizione di point-guard che ne Snow, maestro difensivo ma dal talento offensivo risibile, ne tanto meno da Pavlovic.
Con l'arrivo di Murray, James è stato spostato in ala e Snow ha occupato la posizione di point per difendere sulla più pericolosa delle guardie avversarie, questo per dare più bilanciamento ad una squadra che con i Jones, Marshall, Varejao e Grahm ad uscire dalla panchina ha acquisito più pericolosità e più profondità .
Certo è che il livello tecnico e di atletismo che Hughes può portare a questa squadra è molto maggiore rispetto al contributo di ciascuno di questi giocatori ma adesso i Cavs devono tener duro per conservare il posto ai play-off e sperare che tutte queste partite di regular season siano servite a rodare la squadra e a renderla più forte, più consapevole della propria forza e delle proprie debolezze, così da essere pronta riaccogliere Hughes al rientro dall0infortunio ed addizionare il suo contributo a quello degli altri giocatori a roster.
Ormai mancano 18 partite alla fine della stagione e con 9 vittorie e 9 sconfitte l'accesso alla post season dovrebbe essere garantito, adesso arrivano 2 partite in trasfera e 5 in casa, mantenendo il trend stagionale 22 vittorie e 10 sconfitte in casa alla Q arena, ossia il 68,75% di vittorie la post season sembra assicurata e anche il 4 posto nel seeding.
Vedremo nelle prossimo settimane se tutto ciò si confermerà , se Murray potrà dare un contributo significativo a Cleveland e se Hughes potrà rientrare ed essere la variabile impazzita nei play-off della Eastern, a fianco della costante presenza di Lebron James.