Finalmente l'uomo giusto per i Raptors
Si, questa volta ai Raptors si volta pagina.
L'arrivo di Bryan Colangelo segna una svolta di 360° rispetto alle politiche societarie seguite negli ultimi anni.
Questo perche', mai fino ad ora, i Raptors hanno avuto una guida dello spessore e della credibilita' nella lega del vincitore del 2005 executive of the year.
Credibilita' che Colangelo Junior ha conquistato in 11 anni di lavoro come general manager dei Phoenix Suns, che ha costruito e visto finire la scorsa stagione come noto con 62 vittorie.
Quest'anno nonostante l'infortunio di Stoudemire e le partenze di Joe Johnson e di Quentin Richardson; la sua ex-squadra guida comunque la Pacific (bis del premio di executive dell'anno in arrivo?).
Perche' allora la decisione di trasferirsi?
Voci di corridoio raccontano di dissapori con il prossimo proprietario dei Phoenix, Robert Sarber. Questi, a capo di un gruppo finanziario, rilevera' dopo la stagione 2006-2007 la maggioranza delle azioni della squadra. A Colangelo junior, sembra che lo stesso Sarber non abbia offerto un'estensione del contratto da GM.
Proprio Colangelo aveva detto tempo fa : “E' facile rilevare come ci sia stato un netto cambiamento rispetto ai metodi di Jerry Colangelo e della sua societa'. Ci sono alcune cose su cui anche io devo riflettere”.
E da qui sono partiti i colloqui tra Bryan Colangelo e altre franchigie. Immediatamente i Raptors si sono fatti avanti e, fatto singolare si e' trovato un accordo in pochi giorni con l'avvallo della nuova dirigenza dei Phoenix Suns che era a conoscenza di tutto e forse spingeva in quella direzione.
Qualcuno ha poi ipotizzato che si fossero creati dei dissapori con il padre Jerry Colangelo ; le persone piu' vicine alla famiglia smentiscono questa possibilita' e propendono per un'ipotesi piu' semplice: il desiderio di allontanarsi dall'ombra del padre.In via indiretta questo e' stato confermato anche da Brian che ad una domanda di un cronista : “Come si comportera' ora senza la guida di suo padre?” ha risposto seccamente : “Ho 40 anni, lei non pensa che fosse ora di….”
Colangelo Junior e' stato assunto dalla franchigia canadese come presidente e general manager.Qui ritrova Wayne Embry amico di famiglia(lo conosce da 30 anni), e Richard Peddie, il presidente della compagnia che controlla sia i Raptors che i Maple Leafs; e che ha condotto personalmente le trattative per la sua assunzione.Contratto stipulato a detta dei ben informati intorno ai 3 milioni di bigliettoni a stagione.
Un'altra differenza sostanziale e' che in quest'angolo del Canada il nostro Bryan ha pieni poteri e deve rendere conto solo al succitato Peddie.
Nelle prime interviste Colangelo Junior ha affermato di voler trattenere il coach Sam Mitchell : “Sam e' l'allenatore dei Raptors. E' uno dei punti fermi perche' fin qui ha lavorato bene.”.
Priorita' ancora maggiore sara' trattenere Chris Bosh, facendogli firmare questa estate un 'estensione del contratto che lo lega ai Raptors.
Lo stesso Bosh durante il primo incontro con Colangelo, a nome della squadra ha messo in chiaro una cosa : “Siamo felici che lei sia qui, ma non ci privi del nostro coach ; lo so che alla fine decide lei, ma se il gruppo ha espresso il suo parere forse sarebbe meglio considerarlo”.
Di risposta il nuovo presidente ha detto “Sono assolutamente aperto al loro feedback”.
E' singolare che in concomitanza con queste dichiarazioni di stima da parte dei giocatori dei Raptors per il loro coach, sia stato pubblicato da Sports Illustrated un sondaggio su un campione di giocatori NBA; i quali hanno votato Mitchell come peggior allenatore di tutta la lega…..
Bosh ha spiegato il suo punto di vista a riguardo: “Tra le difficolta' piu' grandi in questi anni metto i continui cambiamenti: Babcock il secondo gm in 3 anni, Mitchell il secondo coach in tre anni”.
Mitchell e' sotto contratto anche per la prossima stagione e da quando e' alla guida tecnica dei Raptors ha un record di 53 – 85(al momento in cui scrivo). La scorsa stagione ha dato la netta impressione di aver perso il controllo dello spogliatoio, di fare guerra aperta verso certi giocatori, fra tutti Rafel Alston(ora a Houston).
In netta controtendenza invece quest'anno, come confermato da Bosh in precedenza e anche da Morris Peterson : ” E' cresciuto tanto come coach ed ha fatto tanto per la nostra squadra, e' davvero bello lavorare con lui “.
Un'altra richiesta da parte di Bosh e' stata evidente in una delle sue tante dichiarazioni di questo periodo, anche se va letta tra le righe : “Mike James e' importante per i Raptors, una sua futura permanenza in questa franchigia sarebbe molto importante anche per me e per le mie scelte ” .
Questo per quanto riguarda la squadra.
A livello organizzativo Bryan Colangelo apportera' subito dei cambiamenti.
A Phoenix lavorava con due assistenti : Dave Griffin e Mark West , a Toronto si e' detto intenzionato a creare la stessa struttura attorno a lui.
Tra i papabili, figurano John Gabriel e Dee Brown; i quali in precedenza avevano lavorato con gli Orlando Magic.
Bryan pero' non si sbilancia : ” Ho avuto dei contati con molte persone che si sono dette interessate dal progetto; vi posso dire che verranno fatti dei cambiamenti ma non drastici; ho bisogno di conoscere tutti e capire chi ci puo' aiutare ” .
Solo un grande GM come Colangelo può avere una chance nel risollevare i destini di una franchigia in crisi come Toronto: buon lavoro, Bryan !