Una tripla doppia e canestri decisivi sono il menù di Paul Pierce per questa settimana
Passo falso per i playoff questa settimana, ma la squadra c'è, alcuni giocatori stanno dando segnali importanti ed il futuro appare meno buio. Ora bisogna lavorare per il futuro e permettere a tutti i giocatori del roster di migliorare sempre di più.
Risultati
Boston Celtics @ Toronto Raptors 105-111
Boston Celtics @ Washington Wizards 116-115 OT
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics 101-104
Milwaukee Bucks @ Boston Celtics 92-86
Commento
Un bilancio in pareggio non è positivo per raggiungere i play-off perché è necessario raggiungere od almeno avvicinarsi al 50% come record totale, ed invece Boston è rimasta com'era 7 giorni fa, ma se è importante raggiungerli per svariati motivi (creare un ambiente vincente, fare esperienza soprattutto per i giovani, dare un segnale forte di robustezza del roster ecc.) è ancora più importante creare un gioco valido e dei giocatori che sappiano giocare sempre meglio, perché ormai le cose importanti (passaggio di almeno un turno di playoff, tanto per intenderci) sono rimandate alla prossima stagione, quindi tutto quello che va fatto ora è in quella prospettiva.
Sembra incredibile come un roster così ristretto e giovane possa ottenere risultati che si avvicinano e superano il 50% come sta facendo Boston in questo periodo. Solo Paul Pierce e Szczerbiak hanno più di un anno e mezzo di esperienza, non contando gli infortunati, e questa conta tantissimo. Immaginiamoci quindi quanti progressi si potranno fare nei prossimi anni e vedrete che il futuro non è buio.
In settimana abbiamo potuto vedere un Pierce che si diverte a fare il general manager, consigliando alla dirigenza cosa fare per migliorare la squadra. Vediamo quindi le idee di Double-P: "abbiamo ancora bisogno di un paio di mosse da fare, probabilmente la prossima estate … un play veterano, con qualche esperienza per aiutare i nostri giovani ragazzi … un giocatore perimetrale, non so di che tipo, se un marcatore od un difensore … forse anche un altro big man". Pierce conclude con un "mi piace il potenziale di questa squadra".
Analizziamo brevemente le idee di Pierce: play veterano, ovvero quello che ha fatto Ainge in passato portando a Boston prima Atkins e dopo Payton, evidentemente si sente ancora la necessità di avere esperienza in cabina di regia.
Giocatore perimetrale: sembra che i giorni di Allen siano finiti, perché altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui Pierce voglia un giocatore molto simile al buon Tony, probabilmente Pierce non lo ritiene in grado di tornare a giocare come l'anno scorso.
Un altro big man: qui nulla da dire, ne manca uno per allungare al rotazione, vedremo se arriverà dal draft oppure dovrà essere preso come free agent.
Non sappiamo se è stata in risposta a Pierce, ma noi non lo crediamo, fatto sta che il giorno dopo il general manager Danny Ainge ha rilasciato un'intervista ad un quotidiano locale e sono risultate delle affermazioni interessanti, ecco le più importanti.
A domanda se Boston ha un gruppo di 5 giocatori, Pierce, West, Perkins, Jefferson e Szczerbiak, Ainge commenta: "vorrei dire che anche Raef LaFrentz è importante adesso, così come Ryan Gomes". È evidente da una parte la conferma della bontà di Gomes, dall'altra la voglia di Ainge di non relegare Raef in un angolo, ma renderlo partecipe delle vicende biancoverdi. Sul futuro: "abbiamo un piano per rifirmare alcuni dei nostri giovani giocatori e poi un piano per rifirmare Paul Pierce".
Sul dubbio se Pierce possa andarsene, Ainge ha le idee chiarissime: "Vuole Paul giocare in una realtà vincente? Certo, ma sono squadre che devono pagare Paul quello che lui vuole essere pagato e ne dovrebbero avere la flessibilità salariale. Chi è quella squadra? Penso veramente che possiamo vincere qui e penso che Paul pensi che possiamo vincere, non so se possiamo vincere un campionato, ma possiamo competere nella nostra Conference". È stato anche onesto sulle possibilità future, niente proclami trionfalistici, notiamo con piacere che Ainge ha imparato dal passato.
Concludiamo questa piccola rassegna stampa con le prospettive per il futuro: "penso che il prossimo anno saremo vincenti (un record vincente, n.d.r.), Il mio obiettivo il prossimo anno è essere tranquillamente una squadra da playoff, non una squadra che combatte per l'ottavo posto, abbiamo bisogno tra le 45 e le 50 vittorie, penso che sia un obiettivo realistico. Abbiamo bisogno di una buona estate (per migliorare fisicamente e tecnicamente, n.d.r.), abbiamo bisogno di un aiuto dal draft ed i nostri giocatori devono continuare a migliorarsi". Tra le 45 e le 50 vittorie l'anno prossimo non è affatto un obiettivo impossibile da raggiungere.
Continua imperterrito il suo gioco sorprendente Ryan Gomes. Ormai le sue performance sono numerose e risulta sempre più difficile catalogarle come "estemporanee". Rivers non si capacita d'averlo lasciato in panca per mesi (o forse era tutto programmato per far vetrina ad altri che poi sono effettivamente stati scambiati), ma è presumibilmente vero un altro rammarico: "probabilmente abbiamo fatto un errore a forzarlo a giocare da 3, ma ogni prova che ha fatto con ogni franchigia NBA (prima dello scorso draft, n.d.r.) era per lo spot da 3, pensava così d'avere maggiori possibilità di farcela" invece è un'ala grande, un 4 puro, sottodimensionato, ma 4. Siamo ormai arrivati alla tredicesima partenza stagionale in quintetto base ed i numeri da allora rimangono strabilianti: 14,9 punti, 8,4 rimbalzi, 60% dal campo. Finchè non ritornerà Perkins, con Jefferson in campo lo spot di 4 rimane di Gomes, mentre Al si adatta a giocare centro.
Da rilevare che Gerald Green sta iniziano a giocare qualche minuto, 21 questa settimana, importante per lui per fare esperienza e dimostrare quanto vale fin da ora. Ovviamente non ci si aspetta di vincere le partite, non quest'anno, ma fra qualche anno le sue possibilità di poter essere un validissimo giocatore sono alte.
Infortuni
L'infortunio principale della settimana è sicuramente quello occorso a Delonte West, il quale ha subito uno strappo all'inguine destro nella gara contro Toronto dopo soli 10 minuti di gioco. I suoi problemi sono soprattutto negli spostamenti laterali ed all'inizio sembrava che non dovesse saltare la gara successiva, purtroppo non è ancora tornato, ma sembra ormai imminente, perché il giocatore si sente bene. Al suo posto Greene e per qualche minuto anche Allen lo hanno sostituito con risultati non così disastrosi come si poteva temere.
Ancora problemi al gomito sinistro per Paul Pierce, che continua a necessitare di drenaggio. Ora si paventa anche la necessità di un intervento chirurgico per risolvere una volta per tutte il problema. La preoccupazione per lui è quella della nazionale americana a luglio, ma i medici gli hanno assicurato che la degenza e la convalescenza non dureranno più di due settimane.
Primi e timidi segnali di ripresa di Tony Allen, che inizia a giocare bene, segnare con facilità e difendere come lo abbiamo potuto ammirare l'anno scorso. Il suo processo di miglioramento sarà lento e lungo, ma vale la pena di aspettarlo, a meno che Pierce non venga accontentato.
Infine esaminiamo la situazione di Kendrick Perkins, ancora alle prese con la spalla sinistra. La situazione sta migliorando sempre di più, ma la delicatezza della zona colpita consiglia prudenza. Probabilmente vedremo in settimana il suo ritorno, anche se la mancanza di urgenza consiglia di non rischiare una ricaduta.
Curiosità
Il prossimo 17 marzo è la festa di San Patrizio, la più importante dell'Irlanda, e poiché Boston ha una forte tradizione irlandese, per celebrare la festa i Celtics indosseranno una maglia speciale, bordata d'oro e con un trifoglio sempre d'oro sulla parte posteriore.
Il migliore della settimana
Tripla doppia contro Philadelphia, la prima stagionale e la sesta in carriera, serie di partite consecutive con almeno 30 punti allungata a 7, ora interrotta. Non occorre aggiungere altro, Paul Pierce si merita il riconoscimento settimanale. E dire che Gomes continua a giocare bene, con una doppia doppia ed un'altra sfiorata, inoltre ha corretto al rialzo il suo massimo stagionale ed in carriera a 29 contro Philadelphia, ma Pierce questa settimana è stato troppo forte, troppo bravo, troppo dominante. Spesso ha anche segnato il tiro della vittoria, ma non sempre, infatti un tiro libero importante nella gara contro Milwaukee è stato sbagliato, ma "sono umano" ha detto Paul, dispiaciuto dell'accaduto, in ogni caso complimenti al giocatore di Inglewood.
Classifica:
13 Paul Pierce
3 Ricky Davis
1 Delonte West
1 Wally Szczerbiak
1 Ryan Gomes
Appuntamenti e classifiche
Altre quattro partite attendono i Celtics nella prossima ottava:
domenica in casa contro Denver
martedì a Memphis
giovedì a Miami
venerdì ad Orlando
A parte Orlando, sono tutte squadre con un record positivo e ben 3 incontri si svolgeranno fuori casa, non male come settimana entrante. Il buon momento prosegue ma, come detto, forse si inizia a boccheggiare, infatti contro Milwaukee si è visto un limite alla poca panchina presente in questo momento a Boston.
Settimana difficile quindi, con tre partite di cui sarà difficile vincerne almeno due, quindi riteniamo realizzabile come obiettivo massimo un bilancio in pareggio, di più è difficile, a meno che non rientrino, ed in forma, sia West che Perkins, in quel caso le ambizioni possono aumentare.
La classifica non rileva interessanti spunti di novità . Se nell'Atlantic Division la situazione è rimasta praticamente invariata, con piccoli movimenti delle squadre che peraltro non incidono in modo rilevante, sul fronte globale è necessario verificare sia quanto dista Boston dall'ottavo posto di playoff, sia quanto dista dal peggior record della Lega. Nel primo caso l'ottava posizione, occupata da Philadelphia, è distante ben 4,5 lunghezze, quindi 9 risultati utili, se contiamo quindi che mancano 21 partite a Phila e 20 a Boston il tempo per recuperare c'è ancora tutto, ma molti dei giochi si faranno la settimana prossima.
Nel secondo caso la posizione partendo dall'ultima in classifica è l'ottavo posto ed obiettivamente dubitiamo che possa scendere sotto il settimo, a meno che Pierce non decida o debba per cause urgenti operarsi al gomito, in tal caso si può dire addio senza mezzi termini alle flebili speranze di play-off e si può valutare con calma quante possibilità Boston abbia di scegliere il prossimo italiano che sbarcherà nell'NBA, tale Andrea Bargnani, sempre che Ainge lo voglia selezionare col suo pick.
A risentirci.