Il livello di gioco di Paul Pierce sta arrivando a livelli mai raggiunti prima dal giocatore
Siamo arrivati al terzo indizio, quindi possiamo dire che i Celtics stanno risalendo la china? Certo che lo possiamo dire e ne siamo felici, ma forse è troppo tardi per recuperare la stagione, quindi lavoriamo per il futuro per fare un'ottima stagione 2006-2007?
Risultati
Boston Celtics @ Los Angeles Lakers 112-111
Miami Heat @ Boston Celtics 103-96
Indiana Pacers @ Boston Celtics 98-99
Commento
Ebbene si, è arrivato il terzo indizio, il che equivale automaticamente ad identificare questo momento dei Celtics come una prova verificata della bontà attuale del loro gioco.
Paul Pierce sembra aver incrementato il suo già elevato standard dei primi mesi di stagione e sta esplorando livelli da lui mai raggiunti. Coadiuvato da giocatori inaspettati solo un mese fa per motivi diversi come Gomes e Szczerbiak e l'apporto sempre valido di West, ha portato i Celtics a liberarsi dalle secche dove si sono trovati qualche settimana fa. Il problema è che inizia ad essere tardi, il 60% delle gare è già in archivio e chi ha speranze di fare bene ai play-off lo ha già fatto mostrare. Il rischio di forzare i giocatori per raggiungere l'ottava posizione ai play-off è presente e sarebbe un peccato, visto che potrebbe essere più utile lavorare per un futuro che si prospetta brillante. Ne riparleremo sicuramente nelle prossime settimane.
Il bilancio da quando Ryan Gomes è partito forzatamente titolare è 6 vinte e 3 perse. Va bene che è anche arrivato Szczerbiak, va bene che Boston si è liberata di giocatori funzionali ma non troppo (Davis), negativi (Blount) ed inutili (Reed e Banks), va anche bene che la concorrenza è stata spazzata via dagli infortuni, ma Gomes qualcosa deve avere, perché se uno o due exploit non li si nega a nessuno, ora iniziano ad essere numerosi e le prove a favore si fanno compagnia a vicenda. Se al momento dello scambio con Minnesota la considerazione che Gomes sia stato preferito a Reed era da intendersi come una scelta molto difficile e meditata, gli ultimi sviluppi fanno aprire uno scenario molto differente: era così evidente il maggior talento di Gomes che la dirigenza non vedeva l'ora di disfarsi di Reed. Ma se è vero che gli esami non finiscono mai, è giusto attendere e verificare se Gomes riesce a confermarsi, perché le ultime due partite non sono state memorabili come le precedenti.
Gomes e Pierce sono protagonisti di due delusioni per i premi che periodicamente assegna la Lega: mentre il primo puntava al titolo di "migliore del mese", il secondo a quello di miglior rookie. I premi non sono arrivati a loro due, complice anche il record negativo di Boston, ma c'è ancora tempo per aprile, ci sono ancora le possibilità di conseguire qualche premio.
Infortuni
Sono purtroppo ancora numerose le notizie che arrivano dall'infermeria ed in queste settimane del quintetto base solo West è rimasto perfettamente sano, tutti gli altri, compresi anche parte della panchina, si sono più o meno infortunati. Vediamo quindi le notizie aggiornate.
Iniziamo da Wally Szczerbiak, che continua ad avere dolori al ginocchio sinistro. Nonostante la sua presenza a tutte e tre le partite settimanali, non riesce a partecipare attivamente agli allenamenti ed il dottore gli ha prescritto di non superare i 35 minuti a gara, ma Rivers l'ha bellamente ignorato e continua a farlo giocare ben oltre i 42 minuti in due gare su tre questa settimana. Ritorna sempre il rischio di operarsi, ma se questo vuol dire avere anni senza problemi, forse un pensiero lo si può anche fare, visto che per quest'anno i Celtics non potranno fare la voce grossa.
Come Wally, anche Paul Pierce ha continuato a giocare nonostante un vistoso ematoma sul gomito sinistro. "È un po' doloroso, ma non dovrebbe essere un problema" ha detto Pierce alla domanda se esistevano delle possibilità che rimanga a riposo. Lunedì scorso è stato effettuato un secondo drenaggio ed attualmente la sua situazione sta migliorando sensibilmente.
Ancora stop invece per Kendrick Perkins, alle prese con la lussazione della spalla sinistra. Per lui si parla di almeno una settimana, ma più probabilmente raddoppierà , per questo è stato inserito nella lista di inattivi per liberare uno slot nel caso in cui ci sia necessità di chiamare un altro giocatore al suo posto. Ricordiamo che dalla lista inattivi si può entrare nella lista attivi in ogni momento.
Un taglio sopra l'occhio sinistro è invece il problema di Raef LaFrentz, che non gli ha impedito di giocare, e bene, anche le gare successive, mentre è finalmente tornato Al Jefferson dopo aver subito la slogatura della caviglia destra. Non ha giocato molto, ma è normale che sia così, l'importante è che torni ad assaporare l'aria di gara.
Curiosità
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i Celtics non sono messi male nelle partite che finiscono con massimo 3 punti: 7 vinte ed 8 perse. Il fatto particolare è che i Celtics hanno giocato molte più partite con finali infuocati rispetto al resto della Lega, anche per questo i Celtics sono terzi nel totale delle partite perse con i presupposti indicati, superati solo da Chicago (9) e Toronto (10). Attenzione però a non fasciarsi la testa, perché molte squadre hanno giocato molte meno partite con finali punto a punto, quindi non è detto che siano migliori, per esempio che ne dite di Minnesota, che è 1-7?
Una curiosità che ci è sfuggita la settimana scorsa, ma che la facciamo volentieri presente oggi: dal 4 al 21 di questo mese Boston ha giocato 6 partite ed in tutte e 6 Paul Pierce ha segnato almeno 30 punti. Questa striscia è la più lunga dei Celtics dai tempi di Larry Bird nel lontano marzo del 1988, e non è molto distante dalla più lunga striscia da 30 punti della storia biancoverde: 9 partite tra febbraio e marzo del 1985. Attualmente la striscia aperta con almeno 30 punti di Pierce è di 3 partite.
Green e Jones in D-League
I due giovani non sono stati rimandati nella D-League e le voci che girano dicono che rimarranno nei Celtics fino a fine stagione, siamo quindi felici di poter chiudere questa sezione.
Il migliore della settimana
Se la settimana scorsa il grande exploit di Gomes gli ha meritatamente valso il premio settimanale, anche questa settimana prosegue molto bene lo sviluppo del suo gioco, ma è un po' calato rispetto ad un'ottava fa anche se ha ben conseguito una doppia doppia. Il suo gran fatturato ai rimbalzi è stato un fattore molto importante per attribuirgli il premio settimanale un'ottava fa perché hanno più peso specifico rispetto ai punti, ma il suo leggero calo rende Paul Pierce senza validi antagonisti per la lotta al premio settimanale, il quale lo consegue meritatamente. Pierce si sta giovando come meglio non poteva dell'arrivo di Szczerbiak e quando lui manca sono evidenti le maggiori difficoltà del nostro capitano.
Classifica:
12 Paul Pierce
3 Ricky Davis
1 Delonte West
1 Wally Szczerbiak
1 Ryan Gomes
Appuntamenti e classifiche
La prossima settimana sarà intensa, con ben 4 partite, equamente suddivise in casa ed in trasferta:
domenica a Toronto
martedì a Washington
mercoledì in casa contro Philadelphia
venerdì in casa contro Milwaukee
Se come abbiamo sempre affermato i Celtics sono da 60%, anche dopo lo scambio di metà stagione, ed ora lo stanno dimostrando, purtroppo in ritardo rispetto alla data d'inizio della stagione, la prossima settimana c'è proprio l'occasione per dimostrarlo.
Infortuni permettendo (Szczerbiak e Perkins su tutti) queste quattro partite sono tutte alla portata ed in condizioni normali un 3-1 od addirittura un 4-0 potrebbe essere una previsione nient'affatto azzardata. Purtroppo queste considerazioni sono difficili da fare e quindi "accontentarsi" di un bilancio in pareggio potrebbe essere una previsione vicina alla realtà .
I recenti successi dei Celtics riescono a mettere qualche lunghezza di distacco dalle ultime squadre dell'Atlantic Division, anche se entrambe le formazioni, Toronto e New York, contribuiscono a distanziarsi da Boston con inquietanti strisce perdenti. Nella parte alta della classifica la battuta d'arresto di New Jersey può solo avvicinare Philadelphia, ma sono ancora troppo distanti da Boston per pensare ad un eventuale riavvicinamento in tempi brevi.
A risentirci.