Scambi, cosa bolle in pentola?

Steve Francis è di nuovo sul mercato…

Il fatidico 23 febbraio si sta avvicinando ed i rumors che circondano l'ambiente Nba sono diversi. I general manager si stanno preparando ad effettuare gli ultimi colpi nella speranza di dare un colpo di spugna alla stagione e di liberarsi di alcuni pesi morti, ovvero di quei giocatori dei quali ogni anno aumenta vergognosamente il numero che chiedono a gran voce di essere ceduti e mettono il broncio, giocando al di sotto delle proprie possibilità  dando dimostrazione di assai poca professionalità .

Altri movimenti, invece, serviranno a liberarsi di contratti in scadenza per poter colpire la free agency con maggior efficacia da luglio in poi.

Alcuni movimenti sono già  avvenuti: abbiamo già  visto Wally Sczerbiack e Ricky Davis scambiarsi di maglia, Jalen Rose andare a New York in cambio di Antonio Davis, Vlade Radmanovic andare ai Clippers per Chris Wilcox, ed altre transazioni minori che hanno coinvolto Houston, Charlotte e New Orleans/Oklahoma City le quali si sono scambiate elementi provenienti dalle rispettive panchine e che lì resteranno anche nelle loro nuove destinazioni.

Ma cos'altro c'è in serbo per giovedì notte? Vediamo le situazioni più intriganti.

Steve Francis: ore contate

Francis è il classico esempio di quanto si diceva qualche riga più su: seguendo il dubbio esempio dei colleghi McGrady, Davis e Carter, anche l'ex playmaker dei Rockets ha deciso di intraprendere la via del ricatto promettendo di non giocare più secondo le sue potenzialità  fino a che i Magic non avessero deciso di scambiarlo e mandarlo in un ambiente a lui più gradito; il management ha deciso di prendere la palla al balzo e sta lavorando duro per mandare il giocatore altrove, cogliendo l'occasione dei mugugni del giocatore per diminuire l'età  media della squadra (Francis ha 29 anni) nonchè per permettere così la definitiva esplosione del prodigio Dwight Howard dandogli di fatto la franchigia in mano. Già  sospeso dalla squadra per insubordinazione ed al centro di voci che lo vorrebbero in conflitto con coach Brian Hill, attualmente Francis sembra avere due destinazioni tra le più papabili: New York o Denver.

La trade che sta prendendo maggiormente piede in queste ore vedrebbe The Franchise prendere la strada del Colorado, andando a fare coppia con Carmelo Anthony, in uno scambio a tre squadre che coinvolgerebbe anche i Knicks: Earl Watson da Denver passerebbe così a New York e l'attualmente infortunato Nenè vestirebbe la maglia dei Magic, che potrebbero così aggiungere per l'anno venturo un altro big man interessante per una front line tutta da sperimentare ma dal potenziale fortemente interessante.

La trade prevederebbe anche l'inserimento di Voshon Lenard, che da inizio anno sta litigando vivendo da separato in casa, ma la sua destinazione definitiva non è certa.

I Knicks, sempre attivissimi da questo punto di vista, hanno avuto dei contatti per arrivare a Steve anche se la trade avrebbe poco senso tecnico avendo già  Marbury in squadra, con Francis a giocare da 2 e con l'aggravio di un altro peso inutile sul payroll dei Knicks, cosa della quale né Dolan né Thomas sembrano tra l'altro preoccuparsi troppo. Come ha fatto notare qualche addetto ai lavori, una probabilità  potrebbe addirittura essere uno scambio alla pari tra Francis e Marbury, ma non si vede quale giovamento potrebbero avere le due squadre da uno spostamento del genere.

Tornando all'ipotesi Nuggets, la merce di scambio potrebbe anche essere Kenyon Martin, il quale potenziale ancora non del tutto espresso e la recente attitudine all'infortunio potrebbero far decidere il management di Denver a premere il grilletto anche per lui. Firmatario di un contratto di 90 milioni di dollari rinnovato da poco, pesante in vista del rinnovo di Anthony, Martin potrebbe rappresentare l'ennesima pensata insana di mente da parte di Isaiah Thomas, che ha proposto trades a metà  delle squadre avversarie pur di accontentare coach Brown e sembra pericolosamente disposto ad accollarsi ulteriori salari pesanti.

Un'altra ipotesi vedrebbe i Magic all'attacco per Lamar Odom, che ha lasciato intendere che non è poi così felice di stare dietro l'ombra preponderante di Kobe. Titolare di un contratto con 4 anni rimanenti e 51 milioni di dollari complessivi, Odom potrebbe riprendere la strada della Florida, questa volta dalle parti di Disneyland, in cambio dei rimanenti 3 anni per 48 milioni di Stevie Wonder, che andrebbe a dividersi con Bryant i possessi di palla in casa giallo-viola.

Ultimo rumor: un clamoroso ritorno di Francis a Houston! Sarebbe una pazzia per i Magic, che lo avevano ottenuto assieme a Mobley e Cato per disfarsi di Tracy McGrady, e fare ciò sarebbe come averlo dato via per nulla in cambio, dato che due di quei tre giocatori sono già  spariti ed il terzo, appunto Francis, sta per seguire la medesima strada. Non è chiaro quali giocatori Houston spedirebbe in Florida, ma semmai questa pazzia avesse luogo potrebbero partire sicuramente David Wesley e magari il deludentissimo Stromile Swift. Mah.

Qualcuno fermi Isiah Thomas!

Poveri Knicks. Gonfi di giocatori strapagati ed al quale non viene chiesto nulla di più che non fare presenza in campo senza menzionare nessun tipo di impegno costante, si ritrovano nelle mani di un gm bravissimo nel valutare e riconoscere il talento ma disastroso dal punto di vista della gestione economica di una squadra e del personale.

Discorso Francis-Martin a parte, ci sono altre richieste di Larry Brown per il mercato in chiusura e parte di esse, come di consueto, riguardano giocatori già  allenati dallo stesso in altre occasioni.
Dopo essersi fatti carico del fardello di Jalen Rose, i Knicks ora stanno puntando all'acquisizione di Theo Ratliff, da Portland; l'obbiettivo sarebbe quello di aggiungere un giocatore sotto canestro dopo il sacrificio di Antonio Davis e contemporaneamente di liberarsi del contratto di Hardaway, che prenderebbe la direzione opposta accasandosi in Oregon.

Per il resto, Thomas è disponibile ad ascoltare qualsiasi proposta gli venga fatta dalle altre squadre e tutti sono disponibili sul mercato con la sola eccezione di Channing Frye e Eddy Curry, gli unici due Knicks considerati incedibili.

Jamal Crawford, Trevor Ariza, David Lee e Nate Robinson (si è parlato di Sonics per lui) sono stati inseriti in tutti gli scambi ipotizzati dal gm dei Knicks che sembra abbia contattato ben 15 squadre Nba per effettuare una trade, una cosa mai sentita prima e forte segnale che neanche lui ci capisce più nulla di quello che ha combinato.

Difficile fare previsioni, ma c'è comunque la certezza che tra due giorni ci saranno due, tre, quattro o chissà  quanti nuovi giocatori a vestire la maglia dei Knicks. E la nota dolente è che probabilmente questi non cambieranno di una virgola la situazione della decaduta della Grande Mela.

L'unica trade che darebbe speranza di resurrezione ai Knicks non è tecnicamente fattibile, perchè i gm non si possono scambiare…

Bonzi Wells già  lontano dai Kings?

Sembrerebbe essere Denver la nuova destinazione di Bonzi Wells, il che significherebbe per lui la terza squadra nel giro di pochi mesi. Sacramento starebbe infatti valutando la sua cessione a Denver in cambio di Earl Watson e Voshon Lenard: Bonzi potrebbe essere la guardia titolare che manca a Denver per completare uno starting five di tutto rispetto (ritroverebbe ai Nuggets Tim Grgurich, assistente ex-Blazers con il quale il giocatore aveva instaurato un buon rapporto ai tempi di Portland), mentre a Sacramento arriverebbero un tiratore perimetrale tra l'altro mancante dopo la dipartita di Stojakovic ed un play da utilizzare come efficace cambio di Bibby, elemento che la squadra non ha più avuto dopo la rinuncia a Bobby Jackson.

Altri movimenti in vista a Seattle

Rick Sund, gm dei Sonics di scena a Houston per la gara delle stelle, ha dichiarato che tra oggi e domani riprenderà  a valutare i movimenti di mercato di Seattle, che ha già  spedito Radmanovic a Los Angeles sponda Clippers in cambio di Chris Wilcox.

Due sono i nomi più probabili che cambieranno casacca, ovvero quelli di Reggie Evans e di Ronald "Flip" Murray, ambedue free agents senza restrizioni a luglio e quindi ambedue appetibili per qualche squadra con problemi di spazio salariale.

Sund aveva fatto un sondaggio proprio contattando Orlando qualche settimana fa circa la disponibilità  di un point man di riserva, ma l'unica guardia pronta a partire era appunto Francis; verificata questa disponibilità , il gm di Seattle ha bloccato i discorsi in essere non essendo interessato all'ex Maryland sapendo tra l'altro che per averlo Orlando avrebbe richiesto sicuramente Luke Ridnour in un movimento che non avrebbe avuto alcun senso per entrambe le franchigie.

Non sarebbero da escludere nemmeno un ritorno a Seattle di Earl Watson, che potrebbe fungere da backup di Ridnour, od una trade per Fortson (contratto pesantissimo) e per Potapenko, che ha recentemente chiesto di andare via.

Un altro scenario potrebbe vedere coinvolti i T-Wolves, che devono sbrogliare la situazione di uno Jaric non a proprio agio con Garnett ed eventualmente disponibili ad ascoltare delle offerte per Trenton Hassell, specialista della difesa con il vizio del canestro e che potrebbero fare ulteriore pulizia al roster assorbendo dei contratti in scadenza come quelli di Evans o Murray per poi andare pesanti sul prossimo mercato dei free agents.

Allen Iverson & Kevin Garnett

Non è una novità  che voci insistenti diano quasi per certo che Minnesota T-Wolves e Philadelphia 76ers starebbero cercando acquirenti per le loro due super stelle, K.G. e A.I.

Nella città  dell'amore fraterno sempre maggiori speculazioni vorrebbero Allen Iverson, il giocatore che da 10 anni si sbatte a destra e sinistra per questa squadra e città , partire per altre località  (si dice ad ovest) nel piano di una ricostruzione totale da parte dei 76ers.

E' vero che ogni febbraio Iverson è dato per partente, come quando doveva andarsene a Detroit o ai Clippers salvo poi portare in Finale i suoi, com'è anche vero che lui si è talmente abituato a queste cose tanto da non darci più ascolto, un pò quello che è successo a Paul Pierce a Boston.
Billy King ed i Sixers stanno pensando di ricostruire anche totalmente, ma da qui a sbarazzarsi di Iverson di acqua ne passa davvero molta; inoltre non avrebbe senso fare transazioni in questo momento, sarebbe più saggio finire il campionato magari con la partecipazione ai playoffs e poi prendersi un'estate di tempo per fare le valutazioni del caso.

Difficile scegliere a chi o a cosa credere, ma Iverson lontano da Philadelphia è sinceramente troppo difficile da pensare in questo momento e la sensazione è quella degli anni scorsi, ovvero che molti articoli in merito siano stati scritti solamente per riempire le colonne di qualche giornale.

Un po' diverso è lo stato d'animo di Kevin Garnett, che vuole vincere a tutti i costi un titolo come Iverson ma sembra aver compreso che ai Wolves questo difficilmente gli riuscirà .

Oltre a questo, si è aggiunto il peso delle critiche ricevute per non essere riuscito a portare la squadra almeno alla Finale Nba e lui, messo sotto troppa pressione, ha ovviamente reagito contro l'ambiente ed accusato tutt'altro che velatamente Kevin McHale di non essere stato capace di costruirgli attorno qualcosa di buono e duraturo contemporaneamente, nonché di non avere avuto polso con quei giocatori che a poco a poco hanno lasciato la squadra e che un paio di anni fa l'avevano portata ad un traguardo storico, la Finale della Western.

Diversamente dal caso Iverson, non avrebbe senso per i T-Wolves tenersi in casa un giocatore demotivato con quel peso salariale, specialmente se questo stesso giocatore si è ormai auto-convinto che il massimo raggiungibile è già  stato toccato ed è ora di accasarsi altrove.

Qualcuno lo vuole a Chicago, a casa sua, in cambio di mezza squadra con Duhon, Deng, Piatkowski, e quant'altro a prendere la gelida strada del Minnesota, altri fanno notare che i Lakers al solo pensiero di prenderlo saliverebbero copiosamente (e chi non lo farebbe?) e dopo aver fallito l'approccio a Yao Ming i giallo-viola potrebbero acquisirlo tornando immediatamente in lizza per il titolo (immaginate lui e Bryant assieme? Illegali!) sacrificando Lamar Odom, Devean George e qualche scelta dei prossimi draft.

Anche per Garnett il futuro è incerto e difficile da predire, l'unica cosa sicura è che qualunque giocatore i T-Wolves acquisiscano senza sacrificarlo non renderà  Minnesota una squadra da titolo né ora né per i prossimi anni a venire e quindi è meglio che se ne vada lui altrove, in un posto dove possa ricominciare da zero a livello mentale per ricominciare la scalata al successo.
Resta solo da stabilire se se ne andrà  ora oppure se lo farà  in estate, dopo aver terminato l' undicesima stagione da professionista di una carriera alla quale manca solo il titolo.

Chris Bosh per Jermaine O'Neal? No, grazie

E' stata la risposta dei Raptors all'offerta degli Indiana Pacers, che a quanto pare avrebbero proposto alla franchigia canadese uno scambio alla pari tra le due power forwards.
Segno che qualcuno, in Canada, ha ancora il dono di saper ragionare un po'.

Altri rumors

Potrebbero presto cambiare canotta anche Al Harrington, che non farebbe parte dei progetti a lungo termine degli Hawks (ma allora per cosa l'hanno preso?) e che diventerà  free agent quest'estate, Darius Miles, assente per gran parte della stagione ai Blazers, potrebbe fare gola a più di qualche squadra, Carlos Boozer interessa ai Lakers e potrebbe approdare a Los Angeles in cambio di Chris Mihm ed altri due giocatori e che farebbe comodo anche a Golden State dove manca un produttore di punti in post basso, e Drew Gooden, che ha un contratto basso rispetto alla produzione data sul campo.

Infine, i Blazers stanno cercando acquirenti per Ruben Patterson per porre fine all'operazione di repulisti cominciata anni fa ed i Bulls potrebbero smerciare i 14 milioni dovuti quest'anno a Tim Thomas ai Nets.

Altri due giorni, e ne sapremo di più.

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