All Star Weekend: Preview

T-Mac e il cinesone faranno gli onori di casa…

Ci risiamo! Come ogni metà  febbraio, arriva puntuale come una tassa l'All Star Weekend.

Vediamo cosa ci attende in questo weekend all'insegna dello spettacolo:

Venerdì

Il venerdì sarà  la volta del Rookie Game, che si preannuncia più equilibrato dello scorso anno. Partono leggermente favoriti i Sophomore, ma si preannuncia una partita punto a punto e come al solito non dovrebbe mancare lo spettacolo.

I Rookie saranno guidati dal dinamico duo Chris Paul e Charlie Villanueva, che potranno contare anche sui convincenti Channing Frye e il pick numero 1 Andrew Bogut.

Fa sensazione l'assenza dei due eroi di North Carolina Marvin Williams, scelto al numero 2 dagli Hawks ma ancora acerbo e non pienamente espressosi finora e soprattutto quella di Raymond Felton, che dopo un periodo di ambientamento un po' difficoltoso ha preso coraggio dei propri mezzi e ha preso le chiavi di Charlotte.

Completano il battaglione dei primo anno Luther Head, l'ottimo Danny Granger, “the Gadget” Nate Robinson, la leggenda del basket europeo Sarunas Jasikevucius e Deron Williams, che ha perso il posto in squadra da titolare ma che ha margini enormi di miglioramento.

I Sophomore invece potranno contare su un All-Star del domani come il sempre più convicente Dwight Howard e sul trio dei Bulls Gordon-Nocioni-Deng.

Sotto canestro darà  rimbalzi e punti Nenad Krstic, una delle sorprese più belle della scorsa stagione, mentre Iguodala farà  le prove per lo Slam Dunk Contest che lo vedrà  impegnato nella giornata di sabato.

Solo l'imbarazzo della scelta nel ruolo di play, dove Del Harris potrà  scegliere tra fra Delonte West, una delle note più liete di Boston; il piccolo folletto TJ Ford, che dopo il terribile infortunio della scorsa stagione ci sta facendo rimpiangere a noi appassionati cosa ci siam persi in un anno senza di lui; Devin Harris che dopo le difficoltà  della scorsa stagione con Avery Johnson si sta specializzando come sesto uomo produttore di punti rapidi dalla panca.

Non saranno della partita per infortunio Jameer Nelson e soprattutto Emeka Okafor, che sta confermando tutti i dubbi sul suo fisico tanto imponente quanto fragile.

Si sa come in questi casi il commento tecnico non sia importante, i Sophomore partono favoriti ma ci si divertirà  di sicuro.

L'anno scorso vinsero i secondo anno, una squadra che aveva Wade, James, Anthony e Bosh, con Melo mattatore assoluto nella sua Denver con 31 punti.

Peccato che Anthony sia l'unico che nn sia passato al piano di sopra tra questi All-Star, ma ci torneremo in seguito.

Sabato

Tradizionalmente il giorno dei contest.

Si inizia col RadioShack Shooting Stars, in cui team formati da un giocatore in attività , una giocatrice della WNBA e una leggenda del passato si sfidano nel mettere a segno sei tiri di difficoltà  crescente, di cui l'ultimo da metà  campo. Vince chi completa la serie di tiri in meno tempo.

A difendere il titolo sarà  Phoenix, ancora con Marion e ThunderDan Majerle, ma stavolta orfani di Diana Taurasi, che viene rimpiazzata dalla compagna di squadra delle Phoenix Mercury Kelly Miller.

A sfidarli saranno gli idoli locali di Houston Tracy McGrady, Sheryl Swoopes e Clyde “The Glide” Drexler, Los Angeles che schiera Kobe Bryant, la leggenda vivente della WNBA Lisa Leslie e Magic Johnson e la rappresentativa di San Antonio di Tony Parker, Kendra Wecker delle San Antonio Silver e il mai dimenticato Steve Kerr, ora apprezzato telecronista e opinonista.

Poi ancora lo squallido teatrino del Playstation Skill Challenge(non che lo Shooting Stars non lo sia, intendiamoci…), un percorso ad ostacoli dove dimostrare le abilità  di passaggio, tiro, dribbling dei playmaker.

Ad insidiare il titolo di Nash ci proveranno sua maestà  LeBron James, il rookie meraviglia Chris Paul e flash Wade. Probabile la riconferma di Nash.

E eccoci ai due eventi più attesi del Sabato: il 3-pt Shootout Challenge e lo Slam Dunk Rising Stars Contest.

Il campione in carica del tiro da 3 Quentin Richardson dei Knicks sfiderà  Ray Allen, il killer spietato di Detroit Billups, il guerriero Raja Bell e la coppia di Dallas Nowitzky e Terry. Si preannunciano come al solito sfide all'ultimo tiro, anzi all'ultima money-ball(se si segna col pallone colorato a spicchi vale doppio).

Lo Slam Dunk Rising Stars Contest, per gli amici gara delle schiacciate, regalerà  come al solito spettacolo a gogò.

Chissà  cosa avrà  pensato di proporre quest'anno il campione uscente Josh Smith, che l'anno scorso saltò sopra Kenyon Martin seduto sulla sedia nei pressi del canestro in una delle schiacciate più impressionanti degli ultimi anni e dopo l'omaggio a un commosso Dominique Wilkins con un windmill, marchio di fabbrica dello “Human Highlight Film” indossando la jersey retrò dello stesso Dominique.

Così come non si dimenticheranno facilmente gli assist di Nash ad Amare Stoudemire, prima di testa e poi col tacco.

Proveranno a insidiarlo Andre Iguodala, highflyer di Philadelphia, Hakim Warrick che finora non ha trovato tanto spazio a Memphis e il piccolo Nate Robinson di New York, che mira a emulare le gesta del mitico Spudd Webb, 1,76 di di pura esplosività  che gli permisero di vincere la gara delle schiacciate nel 1986.

Un pronostico? Ancora Josh Smith, anche se la giuria potrebbe premiare il piccolo “Gadget” Nate Robinson. Non capita tutti i giorni di vedere schiacciare qualcuno alto nemmeno 6 piedi…

Domenica

Ed eccoci giunti al piatto forte di tutto il Weekend, l'All Star Game vero e proprio.

A Est partiranno in quintetto Shaquille O'Neal, Lebron James, Rasheed Wallace(che sostituirà  nel lineup titolare il lungodegente Jermaine O'Neal), Dwayne Wade e Allen Iverson.
A Ovest invece il pubblico(soprattutto quello della nazionalità  più presente nel mondo) ha scelto Yao Ming, Tim Duncan, Tracy McGrady, Kobe Bryant e l'MVP della scorsa stagione Steve Nash.

Salta subito all'occhio una cosa: l'assenza dopo anni di Kevin Garnett e Vince Carter dal quintetto titolare, 2 dei giocatori tradizionalmente più votati.

Se invece si scorre l'elenco delle riseve delle due squadre possono cominciare le polemiche su chi è stato escluso.

I tecnici NBA hanno deciso che sulla panchina dell'Ovest con Avery Johnson, il condottiero dei Mavs, siederanno almeno all'inizio Ray Allen, Kevin Garnett, Shawn Marion, l'Elton Brand formato MVP di questa stagione, Dirk Nowitzki e gli esordienti Tony parker e il catalano Pau Gasol

Con Flip Saunders invece sulla panchina dell'est ci saranno il blocco Pistons formato da Hamilton, Billups(entrambi all'esordio assoluto all'ASG) e Ben Wallace, gli habituè Pierce e Carter e l'altro esordiente assoluto Chris Bosh, oltre a Gilbert Arenas, inizialmente escluso e poi diventato sostituto di Jermaine O'Neal.

La grande stagione che stanno disputando i Pistons viene fuori anche guardando il roster della eastern conference, con ben 4 Pistoni convocati.
Qualcuno ha storto il naso di fronte al blocco Pistons e all'assenza di un clutch player come Redd, che sta facendo una stagione da incorniciare.

Così come ha destato meraviglia l'esclusione di Carmelo Anthony e di Baron Davis, soffocati dalla grande concorrenza nel loro ruolo. Forse si potevano portare al posto di Tony Parker e Pau Gasol, ma il fatto che siano lì non è uno scandalo.

In ogni caso ancora buon All Star Game a tutti, l'unica partita in cui il risultato passa in secondo piano.

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