Paul Pierce è sempre in piena forma meritandosi la chiamata all'All-Star Game.
Sembra proprio un attacco armato quello che si è profilato ai Celtics in questi giorni, invece stiamo solo parlando di infortuni. Una serie infinita di acciacchi, dolori, fermate prudenziali che non si vedevano da parecchio tempo a Boston. E le vittorie latitano.
Risultati
Boston Celtics @ Orlando Magic 91-100
Boston Celtics @ Miami Heat 98-114
Portland Trail Blazers @ Boston Celtics 83-115
Commento
La settimana scorsa avevamo detto "le difficoltà ora stanno bene insieme oppure si sentono ancora sole e hanno bisogno di altra compagnia?", evidentemente si sentivano ancora sole.
Se per molti mesi l'infermeria Celtics è stata poco affollata, da due settimane c'è un viavai continuo di persone che richiedono cure più o meno gravi. Speravamo di potercelo risparmiare, purtroppo non possiamo far altro che sperare che gli infortunati lascino da solo il povero Dickau, ancora convalescente dopo l'operazione al ginocchio.
Questi infortuni arrivano nel momento meno propizio della stagione, quando i Celtics erano impegnati al massimo per integrare nel migliore dei modi Szczerbiak e sfruttare i maggiori minuti a disposizione dei giovani lunghi Perkins e Jefferson. I due stavano già iniziando a migliorare le loro prestazioni ed i loro numeri, speriamo che possano riprendere quanto prima questa strada intrapresa.
La novità per superare l'emergenza infortuni si chiama Ryan Gomes, partito titolare in ala grande contro Portland ed autore di una buona prova sotto le plance con 9 rimbalzi nonostante la sua statura sia di almeno 5 centimetri più bassa rispetto alla media della Lega nel ruolo.
Sale l'attesa per vedere se il general manager Danny Ainge sorprenderà ancora la tifoseria biancoverde con un altro scambio. Come al solito i rumors impazzano, ma vogliamo specificare che sono tutti privi di ogni benché minimo fondamento, ovvero sono solo frutto della fantasia dei loro autori. Anzi, in settimana Ainge ha avuto modo di dire che "non c'è niente in ballo ora". Verità o tattica? Lo sapremo per certo soltanto alle 21,01 ora italiana del 23 febbraio prossimo, per il momento ascoltiamo il prosieguo delle parole di Ainge: "sto guardando di fare qualcosa finchè non saremo una contender (in grado di vincere il titolo), voglio solo fare cose che miglioreranno la squadra, penso che abbiamo dei buchi nella nostra squadra. Questo è tutto quello che ho da dire". Invece ha detto molto: nessuno scambio per indebolire la squadra quest'anno e non prendere scelte future ed ulteriori giovani da lanciare; è consapevole che ci sono ruoli in cui si può migliorare, ma non farà nulla se non è sicuro che sarà un miglioramento per Boston. La sensazione è che non ci sarà nessuno scambio. Al prossimo appuntamento eventuali aggiornamenti sulla situazione.
Infortuni
La lista è così lunga che c'è l'imbarazzo della scelta, ma da qualcuno bisogna pur cominciare, quindi vediamo un aggiornamento della situazione di Al Jefferson, slogatosi una caviglia la settimana scorsa contro i Clippers. "È stata una delusione a causa di come stava giocando (bene), stava iniziando ad avere molta confidenza, pensavo che la prossima 30ina di partite fossero importanti per il suo sviluppo" si rammarica Ainge, desideroso come tutti di vederlo in campo e migliorare come ci aspettiamo tutti. Le previsioni di rientro sono per due settimane, il giocatore spera prima dell'ultima trasferta ad ovest che inizierà il prossimo 21 febbraio, al limite a metà trasferta. Il segnale che l'infortunio non è grave è dato dal fatto che ha già iniziato ad alzare pesi e pedalare sulla bicicletta da palestra.
Proseguiamo con i lunghi parlando di Kendrick Perkins, che ha subito una lussazione della spalla destra durante un allenamento lo scorso 8 febbraio. La spalla è dolorante, ma per fortuna non ha problemi a muovere il braccio sinistro, in ogni caso lo staff medico ha deciso di tenerlo a riposo per precauzione fino almeno all'All-Star Weekend.
L'infortunio alla mano di Wally Szczerbiak non lo ha tenuto lontano dai campi di gioco. "Sono fortunato, è la mia mano sinistra" commenta sollevato il giocatore, infatti non è la mano con cui tira. La sua paura è quella d'essere tornato a 9 anni fa, quando gli è stata tolta della cartilagine alla stessa mano sinistra, ma questa volta l'infortunio è stato molto più leggero.
Leggero dolore all'anca destra per Delonte West, che però neanche per lui ha comportato assenze dal parquet, stessa situazione per Tony Allen, il quale però continua ad essere preoccupato per il suo ginocchio destro operato. Per lui la situazione continua a non migliorare ed il rischio di doverlo fermare per vedere cosa può essere che lo ostacoli è alto.
Curiosità
Come ampiamente previsto, Paul Pierce è stato chiamato a giocare per l'All-Star Game, votato dagli allenatori. È la sua quinta volta che partecipa a questo importante evento e per lui "è un grande onore. Ogni volta che hai la possibilità di partecipare ad un All-Star Game, tra i migliori giocatori dell'NBA, è sempre un onore".
Un aspetto particolare è quello che Pierce non ha mai partecipato all'All-Star Weekend senza la compagnia di un compagno di squadra. Quest'anno doveva parteciparvi assieme a Jefferson, ma Al si è infortunato e quindi sarà da solo, a meno che qualcuno dei secondo anno già convocati non s'infortuni, lasciando spazio a West, prima riserva della gara tra rookies e sophomores.
Le 6 stoppate di Kendrick Perkins date agli attaccanti dei Magic sono il suo record di carriera, segnale inequivocabile che il giocatore si fa molto sentire sotto le plance. Il raggiungimento dei 20 rimbalzi (19 è il suo record in carriera segnato lo scorso 30 novembre contro Philadelphia) sembra ormai solo questione di tempo.
Green e Jones in D-League
Alla fine ce l'hanno fatta e sia Jones che Green hanno debuttato nell'NBA con un discreto numero di minuti: 10 e 28 secondi per Jones, 9 e 48 secondi per Green, merito del grande vantaggio accumulato dai Celtics alla fine del terzo quarto. Per loro anche qualche punto messo in saccoccia, entrambi un solo tiro dal campo, entrambi in schiacciata, probabilmente la voglia di giocare e di segnare era proprio tanta.
Perché allora li teniamo in questa rubrica? Prima di tutto è bene specificare che entrambi sono nel roster attivo a causa della lunga serie di infortuni che hanno colpito molti giocatori Celtics. Va da sé che ritorneranno nell'NBDL non appena gli infortunati torneranno abili al gioco, dichiarazione già effettuata da Ainge.
Vediamo però com'è andata la loro settimana, iniziando questa volta da Dwayne Jones. Prima d'essere chiamato dai Celtics questa settimana ha fatto in tempo a giocare due partite: 40,5 minuti di media per 18 rimbalzi e 3,5 stoppate sono un ottimo biglietto da visita, peccato per l'incostanza al tiro, dove il bel 10 su 14 della prima partita stride con l'1 su 7 della seconda. Che Boston voglia vederci più chiaro su questo giovane lo si era capito bene quando Chris Wallace in settimana è andato in Florida a guardarlo giocare, ma quando si è concretizzato l'infortunio di Perkins, Jones ha ricevuto la tanto sospirata chiamata dai Celtics. Dopo un allenamento con la sua squadra della NBDL, i Florida Flames, ha guardato i Celtics giocare lì vicino, a Miami. "È una buona opportunità per incontrare i ragazzi che non ho ancora visto" commenta raggiante Jones "sarò un rimbalzista o qualunque cosa i Celtics abbiano bisogno".
Che Jones sia molto bravo nei rimbalzi lo si era già capito da quanti ne prende nell'NBDL, ma nell'NBA è tutta un'altra cosa, però nei 10 minuti in campo ne ha presi ben 4, di cui 2 in attacco, nient'affatto una brutta media, nonostante fosse già ampiamente in garbage time. Nessuna pressione su di lui, testimoniato anche dalla dichiarazione di Rivers il giorno prima della gara contro Portland: "gli ho detto dopo l'allenamento: non preoccuparti se non conosci il nostro attacco o la difesa, pensa solo a prendere rimbalzi e saremo molto felici di te". Così ha fatto.
Veniamo ora a Gerald Green, il quale questa settimana non è sceso in campo in una partita dell'NBDL prima della gara contro Portland perché il calendario non ne prevedeva nessuna. Green ha avuto quindi modo di allenarsi di più coi Celtics, ma ha saltato l'ultimo allenamento per andarsi a prendere qualche vestito a Lafayetteville, cosa che ha irritato non poco Rivers. In ogni caso Green ha seguito a Boston allenamenti specifici con gli assistenti. Nei 9 minuti contro Portland non si è fatto notare tranne per una schiacciata, peraltro molto bella, ma da lui ci si aspetta solo che migliori e cresca bene.
l migliore della settimana
A causa di mezza squadra alle prese con acciacchi più o meno gravi, questa è la prima volta che non viene neanche selezionato un ristretto numero di giocatori da cui poi scegliere quello a cui consegnare il riconoscimento. Paul Pierce è stato nettamente il migliore dei sopravvissuti agli infortuni, quindi a lui va il premio di migliore della settimana.
Classifica:
10 Paul Pierce
3 Ricky Davis
1 Delonte West
1 Wally Szczerbiak
Appuntamenti e classifiche
Solo due incontri attendono i Celtics prima della pausa dell'All-Star Weekend:
domenica in casa contro Orlando
mercoledì in casa contro Cleveland
Sinceramente ci esentiamo da qualsivoglia previsione. Troppa negatività aleggia sopra i Celtics per azzardare qualsiasi tipo di ipotesi per quello che potrà succedere durante queste due partite. Orlando è la partita più facile, Cleveland quella più difficile, la testa inizia ad essere all'All-Star Weekend e può essere che anche a Cleveland si respiri un'aria diversa dal solito. L'unica cosa che possiamo fare è verificare quello che succederà e commentarlo al prossimo appuntamento.
Situazione invariata in classifica rispetto a 7 giorni fa: Boston sempre molto vicina a Toronto e sotto il 40%, ma la squadra canadese non è riuscita a superare i Celtics e probabilmente non ce la faranno. Vedremo se le poche partite prima dell'All-Star Weekend modificheranno questa situazione, ma ne dubitiamo.
Il prossimo appuntamento è fissato per il prossimo venerdì, come sempre in questo periodo sarà pubblicato in anticipo di un giorno, e come al solito verrà anche pubblicato il mid-season report il successivo lunedì notte, dove verrà analizzata la stagione fin qui giocata e le prospettive future. Dal sabato ancora successivo, quindi fra 14 giorni, riprenderà il report classico al giorno usuale.
A venerdì quindi.