Ancora una volta sarà Arturs Irbe a guidare la Lettonia
La Lettonia vive la sua luna di miele con l'hockey da alcuni anni: le buone prestazioni della nazionale, seguita da moltissimi tifosi in ogni angolo d'Europa, agli ultimi mondiali e quelle delle squadre di club, Liepajas Metalurgs prima e Riga 2000 attualmente, nelle coppe europee, hanno fatto sì che l'hockey scalasse prepotentemente il ranking degli sport più popolari nella repubblica baltica.
Nella capitale Riga c'èun vero e proprio boom delle scuole di hockey e le leghe minori nord-americane cominciano a riempirsi di giovani talenti lettoni che solcano l'oceano per completare la propria preparazione hockeystica.
Il 2006 sarà poi un anno davvero speciale: alla partecipazione ai giochi olimpici seguiranno i campionati del mondo organizzati per la prima volta a Riga, due appuntamenti che regaleranno ulteriore spinta e prestigio all'hockey lettone.
La nazionale che coach Leonid Beresnevs presenterà a Torino raccoglie il meglio o quasi che il movimento nazionale, un bacino comunque limitato, propone.
Quel quasi è giustificato dalla dolorosa rinuncia all'attaccante Janis Sprukts, che gioca in Finlandia con l'HPK, infortunatosi alla fine di gennaio, uno dei cecchini più temibili e ai difensori Viktors Ignatijevs e Olegs Sorokins, protagonisti di un vero e proprio "caso" internazionale, perché il club in cui militano, il Liwest Linz in Austria, non ha liberato i giocatori, in forza di una clausola contrattuale che gli permette di poter decidere quando concederli alla nazionale.
Ancora incertezza sulla presenza del giocatore forse più rappresentativo, il difensore dei Mighty Ducks Sandis Ozolins, attualmente fuori dal ghiaccio per seguire un programma di disintossicazione da stupefacenti, ma che dovrebbe ottenere il via libera per Torino.
Vediamo in dettaglio il roster.
Portieri
Artus Irbe, Red Bulls Salzburg (AUT)
Edgars Masalskis, Neftyanik Almetyevsk (RUS)
Sergej Naumovs, Khimik Voskresensk (RUS)
Nulla di nuovo nella gabbia lettone, che presenta gli stessi tre goalies visti a Salt Lake. Titolare inamovibile ovviamente il monumento Arturs Irbe, 39 anni, cresciuto nel leggendario vivaio della Dinamo Riga, ora scomparso, vincitore del titolo di rookie dell'anno in URSS (!) nel 1988 e soprattutto 13 stagioni e 568 gare in NHL, con la finale di Stanley Cup (persa) con Carolina nel 2002. Tornato in patria la scorsa stagione, Irbe intendeva chiudere la carriera nel Riga 2000, ma dopo le semi-finali di Continental Cup in dicembre, ha accettato le offerte degli austriaci del Salisburgo.
Alle sue spalle incerto il ruolo di back-up tra Sergej Naumovs, da anni portiere della nazionale, che sta facendo molto bene nella seconda lega russa, e Edgars Masalskis, titolare agli ultimi mondiali.
Difensori
Rodrigo Lavins, Brynas IF (SWE)
Igor Bondarevs HC Riga 2000
Sandis Ozolins, Anaheim Mighty Ducks;
Georgis Pujacs, HC Riga 2000
Avrids Rekis, Augsburg Panthers (GER)
Agris Saviels, Torpedo Nizhny-Novgorod (RUS)
Karlis Skrastins, Colorado Avalanche
Atvars Tribuntsovs , Mora IK (SWE)
Come detto la difesa farà perno sui veterani Sandis Ozolins, vincitore della Stanley con Colorado nel 1996 e Karlis Skrastins, che sta vivendo un'ottima stagione agli Avalanche, un vero e proprio iron-man che non salta una partita da più di 400 gare. Attorno ai due campioni giostrano giocatori di buon livello, quasi tutti con esperienze in Nord America, con un'attenzione speciale al giovane Agris Saviels, classe '82, un talento che ha provato diverse volte la strada delle leghe americane senza troppa fortuna, ma che rappresenta il cardine futuro della nazionale.
Attaccanti
Girts Ankipans, HC Riga 2000
Armands Berzins, HC Riga 2000
Aigars Cipruss, HC Riga 2000
Vladimir Mamonovs, Liepajas Metalurgs
Aleksanders Nizijvs, Torpedo Nizhny-Novgorod (RUS)
Grigorijs Pantelejevs, HC Martigny (SUI)
Mikelis Redlihs, IF Bjà¶rklà¶ven (SWE)
Aleksanders Semjonovs, MalmචRed Hawks (SWE)
Martin Cipulis, HC Riga 2000
Leonids Tambijevs, EHC Basel (SUI)
Herberts Vasiljevs, Krefeld Pinguine (GER)
Maris Ziedins, Stockton Thunder (ECHL)
L'attacco è il reparto dove le nuove generazioni hanno trovato più spazio: attenzione al 21enne Mikelis Redlihs, da quest'anno in Svezia ed a Vladimirs Mamonovs, non ancora sperimentato ad alti livelli, ma cannoniere puntuale nella lega bielorussa, il campionato in cui militano le due squadre lettoni più rappresentative: Riga 2000 e Liepajas Metalurgs.
Ma naturalmente saranno ancora i vecchietti terribilia dover trascinare la Lettonia: Grigorijs Pantelejevs, diverse stagioni in NHL negli anni novanta, che ora vivacchia in Svizzera, dove lo Zugo lo ha appena spedito in seconda divisione, Leonids Tambijevs, giacendo che ha segnato parecchie reti dovunque abbia giocato e Herberts Vasilievs, stella dei Krefeld Pinguine nel campionato tedesco.
Insomma la Lettonia si presenta a Torino come possibile guastafeste, ma obiettivamente il pacchetto di giocatori sopra la media è davvero ridotto e per molti l'età potrebbe farsi sentire: certo se tutto gira bene ed i campioni sono in giornata, allora i baltici potrebbero essere un osso duro per tutti, ma l'entrare nei primi dieci è forse il risultato massimo.