Scambio shock a Boston

Grazie Ricky Davis per tutto quello che ci hai dato in questi anni

Si parlava di Blount e Banks, ma nessuno immaginava che potesse andare via anche un giocatore come Davis, raccattato sulla strada o quasi e portato in alto nella considerazione comune. Ora si cambia, ma in meglio od in peggio?

Risultati

Boston Celtics @ New Jersey Nets 83-103
NO/Oklahoma City @ Boston Celtics 78-91
Washington Wizards @ Boston Celtics 89-87
Sacramento Kings @ Boston Celtics 74-84

Commento

Doveva essere scambio, e scambio è stato.

Doveva essere il Blount-trade, invece è stato il Wally-trade. Vediamo nel dettaglio com'è strutturato lo scambio:
A Boston vanno Wally Szczerbiak, Michael Olowokandy, Dwayne Jones ed una prima scelta condizionata;
A Minnesota vanno Ricky Davis, Mark Blount, Marcus Banks, Justin Reed e due prime scelte condizionate.

Scambio molto complicato che ora cercheremo di analizzare in tutte le sue sfaccettature.

La prima logica domanda è: perché anche Davis e non solo Blount? La risposta è scontata: perché nessuno avrebbe preso a cuor leggero Blount, ma soprattutto il suo contratto, in cambio di un altro a breve scadenza, che non è troppo alto per la media dei centri nell'NBA, ma ha il difetto d'essere di una lunghezza scoraggiante per più di una franchigia.

Davis quindi serviva a far digerire il contratto di Blount, ma ovviamente il general manager Danny Ainge non ha voluto svendere il secondo miglior giocatore della squadra, quindi avrebbe accettato solo se in cambio avrebbe avuto un giocatore almeno di pari valore. Ecco che la proposta di Minnesota è stata la migliore ricevuta, ed Ainge ha accettato.

La seconda domanda che sorge spontanea è: perché scambiare il secondo miglior giocatore della squadra, che s'integrava bene con Paul Pierce? Vero, i due s'integravano bene, nessun contrasto, nessuna sovrapposizione, erano anche amici, ma i risultati? Ainge ha visto che ci sono state troppe sconfitte per proseguire con questo roster e serviva un cambiamento. Data per scontata la permanenza di Pierce, l'unico veramente appetibile era Davis, quindi è stato scambiato.

La partenza di Mark Blount è ovvia ed è stata sufficientemente sviscerata nelle settimane passate: pochi rimbalzi, troppe palle perse, pochi movimenti in attacco, poca fame di vittoria. Anche le problematiche degli altri due giocatori coinvolti nello scambio sono già  state affrontate in passato, infatti per Marcus Banks è pesata la mancanza di miglioramenti dal suo arrivo nella Lega ad oggi e gli è stato preferito il rookie Greene; per Justin Reed serviva chiarezza perché la dirigenza doveva decidere su chi puntare tra lui e Gomes poiché i due sono molto simili, giocano nello stesso ruolo, in pratica erano due doppioni, alla luce di questo scambio è ovvio che è stato deciso di puntare di Gomes, decisione condivisibile perché sembra che possa avere più margini di miglioramento. Le due seconde scelte fanno solo da contorno, ma in ogni caso sono un peso inutile che Boston può benissimo privarsene.

Ora vediamo chi arriva. Il giocatore principe è Wally Szczerbiak, un tiratore-penetratore poco incline alla creazione di gioco, ma un lottatore che già  dalla prima uscita contro Sacramento ha visto un tutto esaurito ed il pubblico osannante il suo nome. Il competente pubblico bostoniano conosce molto bene chi dà  l'anima in campo, e Wally non li vorrà  di certo deludere.

Con Szczerbiak cambiano molti equilibri nei Celtics, probabilmente in meglio, perché un vero tiratore a Boston non lo vedono da un bel pezzo, quindi molte, troppe volte la penetrazione era l'unica opzione possibile, con ovvii adeguamenti difensivi. Ora con Szczerbiak il tiro inizia ad essere un'opzione più che possibile, liberando l'area e permettendo a Pierce d'usufruire di spazi che finora gli erano preclusi. Anche i lunghi ne beneficeranno, potendo contare su meno raddoppi difensivi. Wally può, all'occorrenza, farsi valere in area, dove la sua voglia e la sua volontà  lo hanno fatto apprezzare quest'anno a Minneapolis.

E l'atletismo di Davis? A questo appunto facciamo rispondere Ainge "abbiamo una coppia di giovani ed atletici ali come Gerald Green e Tony Allen" quindi non siamo senza atletismo sfrenato, ma questa dichiarazione sembra aprire le porte a Green, anche se è più probabile che si riferisca al presente (Allen) ed al futuro (Green).

In difesa le cose non migliorano, anzi, forse peggiorano con Wally, però è nostra convinzione che Davis sia un attaccante sottovalutato, ma anche un difensore sopravvalutato. Perdere un po' di tempo per lavorare sulla difesa in allenamento non sarebbe una cattiva idea, ma sappiamo già  che da quest'orecchio Rivers ci sente poco.

Le novità  in termini di giocatori dall'impatto immediato per Boston finiscono qua perché Michael Olowokandi, nonostante sia stato una prima scelta, è arrivato a Boston soltanto grazie al suo contratto in scadenza. Non è stato un fattore a Minneapolis, non lo sarà  a Boston. Il suo agente Bill Duffy ha già  parlato con Ainge di rilasciare, concordare una fuoriuscita oppure scambiare il giocatore se non rientra nei piani immediati di Boston. Non è escluso che Ainge esaudisca la richiesta di Duffy. Interessante invece l'arrivo di Dwayne Jones, centro giovane che sta giocando bene nella Lega di sviluppo. Può avere buoni margini di miglioramento e può essere un giocatore da NBA, sarà  cura dello staff biancoverde giudicarlo, sicuramente non avrà  un impatto immediato. "Sta giocando veramente bene" dice Ainge "gli daremo un'opportunità , non necessariamente adesso".

Veniamo ora alla prima scelta condizionata, analizzando subito la condizione. Poiché l'NBA non vuole che le franchigie cedano una prima scelta per due anni consecutivi e poiché Minnesota ha già  ceduto la sua scelta del 2006 ai Clippers, il pick ceduto a Boston potrà  essere esercitato soltanto dal draft del 2008. La condizione è progressiva, tipica degli scambi di Ainge: protetta entro i primi 14 nel 2008, primi 5 nel 2009 e primi 3 dal 2010 in poi.

Questa scelta ovviamente non inciderà  sulla squadra a breve, ma potrà  essere utilissima se nel prossimo futuro Minnesota non riuscirà  ad allestire una squadra da titolo. In questo caso saranno costretti a cedere Garnett oppure inizierà  la sua parabola discendente, in ogni caso è possibile che s'indeboliranno e la prospettiva di avere un pick molto alto dal 2009 è concreta, anche se difficile. Ricordiamo anche che Ainge ha dato il meglio di sé proprio in sede di draft.

Recentemente nelle discussioni in rete è apparsa spesso l'idea che Ainge potesse scendere sotto al cap per poi andare a caccia di free agents. Con questa trade invece è chiaro che il buon Danny non ha nessuna intenzione di scenderci sotto perché sa benissimo che ora avere spazio sotto il cap non è importante come un tempo, infatti le nuove regole in vigore da quest'anno scoraggiano i giocatori a cambiare squadra dopo la scadenza del contratto, quindi pochi lo faranno. Invece rimane utile per approvare trade con salari molto sbilanciati, ma è un vantaggio non strategico.

Esaminiamo ora i contratti e la loro incidenza. Per Boston quest'anno il valore dei contratti di tutti i giocatori arrivano ammonta a 16,3 milioni, mentre i contratti dei giocatori usciti ammonta a 13,8 milioni. C'è stato quindi un incremento di 2,5 milioni di dollari.

Andiamo ad esaminare gli altri anni. Il successivo Boston ha fatto entrare 11,6 milioni ed uscire 12,5 milioni, quindi un guadagno di 0,9 milioni di dollari. Fra due anni entreranno 12 milioni ed usciranno 13,5 milioni con un guadagno aumentato a 1,5 milioni di dollari. Fra tre anni entreranno 13 milioni ed usciranno 7,3 milioni di dollari, la perdita sarà  di 5,7 milioni di dollari, ampiamente compensata l'anno successivo, dove si sarà  solo il contratto risparmiato di Blount che conta 7,9 milioni di dollari. Riepilogando, a fronte di un esborso maggiore quest'anno, nei successivi due anni ci sarà  un piccolo risparmio che sarà  perdita soltanto nell'ultimo anno di contratto di Szczerbiak, ma per allora il suo contratto sarà  appetibile, così come quello di Raef LaFrentz, che scade lo stesso anno, ecco quindi che viene introdotto un vantaggio non indifferente.

I due giocatori infatti avranno lo stesso contratto in scadenza per un ammontare complessivo di ben 25,7 milioni di dollari. In quell'anno quindi le possibilità  saranno innumerevoli: spazio per firmare giocatori già  in casa o free agents, scambio di uno o tutti e due i contratti per giocatori di valore ecc. La cosa certa è che si è venuta a trovare una situazione che potrebbe portare a molti vantaggi, ma ci sarà  tempo per parlarne.

Un altro aspetto da non sottovalutare è che a fronte di quattro giocatori che se ne vanno, ne arrivano solo tre, quindi fin da subito si libera un posto nei 12 che scendono in campo e questo posto sarà  preso da Ryan Gomes, il quale non sarà  più lasciato inattivo. Mentre Olowokandi non sarà  probabilmente rifirmato l'anno prossimo, lasciando spazio al rookie che sarà  scelto nel draft, ora in NBDL sono presenti due giocatori di proprietà  Celtics: Jones appena acquisito e Green. A meno di portare a Boston un altro giocatore in ulteriori scambi o free agents e se non si vuole giocare in 11, uno dei due giocatori sarà  richiamato in squadra. Noi preferiremo Green, vedremo se la dirigenza sarà  del nostro stesso avviso.

Giudizio sullo scambio? Non ce la sentiamo a dare un giudizio definitivo. Molto dipende da come s'integreranno Pierce e Szczerbiak, per il momento sia molto vicini ad uno scambio in equilibrio. Probabilmente la differenza verrà  fatta dalla scelta, se gestita bene, come ha sempre fatto Ainge.

Per quanto riguarda il settore lunghi, ora c'è ampio spazio per i giovani. Ipotizziamo una partenza con Perkins e LaFrentz titolari e Jefferson primo cambio. Speriamo che l'auspicato ampio utilizzo dei giovani possa essere effettuato con continuità  e tranquillità .

Dopo quest'ampia e doverosa analisi dello scambio tra Boston e Minnesota esaminiamo quello che è successo in settimana. Due vittorie e due sconfitte, bilancio in pareggio e primi segnali di ripresa confermati, anche se rimangono ancora timidi ed i recenti cambiamenti possono sconvolgere questa tendenza, ma la speranza è che questa non solo si confermi, ma anche acceleri. Molto dipende dall'integrazione Paul-Wally, ma anche dal rendimento dei lunghi e dalla conferma ad alti livelli di West.

Infortuni

Il ginocchio di Tony Allen sta migliorando, ma non è ancora al suo meglio. "Non abbiamo ancora visto le sue esplosive schiacciate" commenta Doc, segno inequivocabile che il giocatore deve proseguire nel recupero fisico.

Curiosità 

I 9 assist di Delonte West contro i Wizards sono massimo in carriera, complimenti al giocatore che sta continuando a grandi passi la sua trasformazione in playmaker.

Paul Pierce rimane ottimista sulle sue possibilità  di far parte della nazionale olimpica americana nel 2008 "incontrerò (Jerry Colangelo) faccia a faccia durante l'All-Star Weekend oppure quando andrò a Phoenix (22 febbraio) e cercherò di capire quello che sta cercando di fare" dice Pierce "ho sempre espresso il mi feeling sulla possibilità  d'essere nella squadra USA e capisco che ci sono grandi giocatori, ma mi piacerebbe essere parte di essa". Vedremo se Colangelo sarà  dello stesso avviso.

Green in D-League

La settimana scorsa avevamo detto che ci aspettavamo dei miglioramenti significativi, e così è stato. Quest'ottava Gerald Green ha giocato altre tre partite ed è partito titolare, collezionando numeri in netto miglioramento. L'ultima, la più significativa, ha visto Green segnare 21 punti con un ottimo 8 su 16 dal campo e 5 rimbalzi. La partita precedente altri 16 punti e 4 rimbalzi. Si fanno vedere anche gli assist, 6 totali questa settimana, ed il minutaggio, arrivato dove veniva auspicato, attorno ai 30 minuti. Le medie attualmente chiamano 13 punti, 4,7 rimbalzi, 44% dal campo e 50% da tre, ma tranne quest'ultima statistica sono tutte destinate a salire velocemente, a meno che l'allenatore dei Lafayette Patriots non decida di distribuire in modo equo i minuti, in questo caso le sue cifre non saranno eccezionali, ma comunque orientativamente superiori alle attuali.

Per verificare che il ragazzo abbia un comportamento corretto in allenamento, fuori dal campo ed a tavola, i Celtics hanno mandato uno dei loro assistenti, Walter Norton, a seguirlo passo passo, ed un altro, Bryan Doo, dovrebbe andarci il prossimo mese. Questa informazione ci fa capire due cose, una positiva ed una negativa: i Celtics ci tengono veramente a Green, ma non hanno intenzione di riportarlo a Boston entro breve.

Il migliore della settimana

Gli sconvolgimenti del roster fanno nascere un dubbio: è giusto tenere Davis in classifica? Noi riteniamo di si, ma siamo anche desiderosi di sentire eventuali vostre opinioni.

Veniamo alle partite giocate. Assegnare il premio settimanale questa volta è facile, infatti solo un giocatore è riuscito a mantenere un livello di gioco elevato e costante per tutte e quattro le partite: Paul Pierce. Vedremo se i cambiamenti di roster porteranno anche dei cambiamenti in un andamento di classifica finora a senso unico, o quasi.
Classifica:
9 Paul Pierce
3 Ricky Davis
1 Delonte West

Appuntamenti e classifiche

Altre 4 partite la prossima settimana, tanto per non perdere il ritmo:
domenica a Milwaukee
lunedì a Minnesota
mercoledì in casa contro Phoenix
venerdì in casa contro i Clippers

Quartetto di partite molto insidioso che dirà  molto sul nuovo corso di Boston. Nessuna squadra scarsa, tutte difficili o perlomeno ostiche. S'inizia domenica sera contro Milwaukee con un appuntamento in chat per i tifosi Celtics dove sarà  commentata forse la partita più facile delle quattro. La trasferta prosegue sempre nella zona dei laghi centrali contro Minnesota, e qui c'è subito un incontro dei giocatori tradati, dove l'aspetto emozionale prevarrà  su quello tecnico.

Si prosegue in casa contro due formazioni veramente difficili, la prima è Phoenix, nota per far correre sia palla che giocatori come dei pazzi (ma il record gli dà  ragione) per finire contro i Clippers migliori da decenni a questa parte. Sarà  un buon risultato chiudere il bilancio settimanale in pareggio, ma la sensazione che questi Celtics ci possano offrire una sorpresa positiva è alta.

Nulla di nuovo dalla classifica: nell'Atlantic Division New Jersey e Phila avanti, New York e Toronto dietro, in mezzo Boston. L'ottava posizione, tanto per toglierci la curiosità , è a sole due lunghezze, un'inezia.

Ci sentiamo domenica 29 alle 21.30 in chat per Boston-Milwaukee. Per ulteriori informazioni cliccate qui.

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