La NBA dei nostri padri

Vedere Zo Mourning fare ancora certe cose alla sua età  allarga il cuore…

Lo ammetto: la vecchiaia e l'incipiente ed irreversibile tendenza alla sedentarieta', hanno intiepidito la fame di basket USA che per anni mi ha divorato.

E la cosa e' strana, visto che mai come oggi e' facile recuperare materiale di palla a spicchi oltreoceano: TV, giornali, Internet, volendo si potrebbe davvero visionare di tutto. Peccato che la voglia non sia quella di 10 anni fa.

Probabilmente e' anche il disincanto legato a campioni che non mi fanno “battere il cuore” (come si fa a gioire di Nowitzki e Wade, quando si sono visti Larry, Magic e il 23), ma non credo che la colpa sia degli attori di oggi. Semplicemente sono i miei occhi ad essere cambiati.

E poi si vede talmente tanta NBA che capita anche di assistere a spettacoli non certo degni di cotanto circo. Vent'anni fa Italia 1 ti mostrava, una sola volta alla settimana, una gara preselezionata, e raramente sfuggivi dall'oligarchia LA-Boston.

Magari c'era il Doctor, magari il primo MJ o il primo Olajuwon, ma difficilmente non trovavi il gialloviola o il biancoverde a fare da scenografia.
Altri tempi……

A dire la verita', qualcosa che mi fa inumidire il ciglio, la Lega di Stern ce l'ha ancora. Basta che si alzi dalla panca di Miami il mio amico Zo Mourning, un trattato di grinta, dedizione alla causa e “faccio quello che serve per vincere”.

E' pazzesco, commovente e fa rabbia vederlo girare per il campo come assetato di rivincita. Fa rabbia perche' ha l'autonomia di un motore elettrico della Panda, ma gli bastano 3-4 minuti per girare una gara.

E' certo che Miami ha il centro piu' forte della Lega: il problema di Riley e' che…..sta in due corpi diversi. Se lo strapotere del Bestione (in una forma fisica da campionato CSI, e mi scuso con i partecipanti del rispettabilissimo torneo) incontrasse l'etica, lo spirito e la difesa di Zio Zo, allora potremmo considerare la regular season di quest'anno come una delle tappe di trasferimento del Giro, in attesa della scontatissima volata vincente di Petacchi.

E invece Riley deve far giocare poco il “mono-rene”, anche perche' non puo' pancare troppo il Bestione, e la coesistenza tra i due in campo farebbe sembrare gli esperimenti tra Vieri ed Adriano come pura accademia (o no….)

Resta il fatto che Miami avra' il mio tifo, semplicemente per dare al 33 il giusto premio ad una carriera ed una vita straordinaria. E se questo dovesse passare per dare un anello anche a Antoine Walker e Payton (ma non ci credo molto), vabbe', passi……

Nel fare i miei complimenti alla difesa dei Celtics (Pierce, vattene finche' sei in tempo…..), recito anche l'elogio funebre dell'unico neurone rimasto vivo a Ron Artest, ma anch'esso prematuramente scomparso: perche' se qualcuno ha capito cosa realmente vuole questo signore dalla vita, se il titolo, i soldi, tutti e due, un orsetto della Trudy, coca e patatine sulla faccia due volte a settimana o chissa' cos'altro, beh, ce lo faccia sapere e vedremo cosa si puo' fare.

Come dice mio padre: un paio di mesi ai forni in acciaieria, e poi anche Indiana sembrera' il Paradiso.

Infine, chiedo a qualche esperto di energia di capire come funziona il motore di tale Iverson Allen, uno che e' alto come Cassano (e pesante un terzo) ma che non gioca sulla fascia del Santiago Bernabeu, bensi su pavimenti di legno nella terra di Giorgino Bush. Sono 3-4 anni che ci diciamo che, con tutte le botte che ha preso, questo e' destinato a chiudere la carriera molto prima del normale…..e infatti siamo a 33 punti a sera, mah.

Quest'anno ci sono addirittura 3 a 30 e passa punti di media: di Iverson ho detto, Kobe sopra i 30 era come pronosticare Gilardino al Milan e Ratzinger papa (bello accomunare Diavolo e Chiesa), quindi non ci smuove troppo, mentre il terzo……. beh, quello li' mi spaventa assai. Non difende una mazza, a meno che non finisca sulle piste di uno che lo sconfinfera, poi pero' fa delle accelerazioni che sembra un Cayenne contro delle biciclette.

Gente, Lebron James pesa 115 Kg…..115, era il peso di Barkley quando stava bene, e questo gioca ad 8 metri dal canestro (oddio, gioca dove vuole).
Ma come lo fermi uno cosi', con il cric?

Ho letto di uno che ha scritto: “Per avere 21 anni non ha grandi margini di miglioramento”. Beh, anche Dio ha cominciato con il cielo e la terra, non mi risulta che sia migliorato il secondo giorno, certe volte bisogna sapersi accontentare.

Ho quasi finito, sono contento perche' siamo a meta' gennaio e dovrebbe rientrare Amare, che si ritrova con i Suns in testa alla division e la mia Fantasquadra messa pure lei bene nonostante l'assenza della portaerei. Quindi Amare, fai il bravo e non rovinare tutto.

Ultima cosetta, una speranza per il futuro: grazie alla mamma e al papa' di Andrea Bargnani di averlo concepito e fatto nascere a Roma e non in qualche landa della Lituania, della Grecia o del Kansas.

Agli ultimi rilevamenti, lo danno tra la 2 e la 10 (e pure il nome di Belinelli potrebbe uscire al primo giro), sara' decisivo far capire agli altri se si vuole andare di la' subito, perche' nessuno spreca una della prime 10 chiamate per un giocatore che non e' certo di andare a prendere pacche al training camp.

Ultima ora: visto Detroit, nella fattispecie Hamilton e Sheed, pitturare il sedere di Duncan e soci. Oddio Duncan…..uno con il 21 sulle spalle, perche' se mi chiedete chi sta messo peggio tra Shaq e Tim, io ho bisogno dell'aiuto del pubblico o della telefonata a casa. E se mi richiedete chi e' piu' osceno dalla lunetta, davvero siamo al lancio della monetina.

A proposito, stanotte si gioca Lakers-Miami, una partita che e' piu' “parlata” che giocata. C'e' da vedere lo Staples che “ovaziona” Riley, lo stesso Staples che “buuuua” Payton, con Odom che deve finire di dirgli due parole dalla gara di andata.

Ma soprattutto ci sono quei due li', che non si saluteranno (pensavo), non si guarderanno (credevo), magari un paio di volte verranno a contatto (ritenevo). Oramai sembrano Al Bano e la Lecciso, fortuna che nessuno dei due vende portaposate o staziona sull'Isola dei Famosi: ma Shaq che aiuta la Elmi a spaccare il cocco sarebbe una roba che la Ventura sbaverebbe per avere. E vi immaginate quando lo pesano? “Shaq, hai perso 5 etti, sei a 148 Kg, siamo preoccupati”. Oddio che circo……

Ecco, il circo…
Qualche giorno fa, narrano gli agiografi, Bill Russell, ovvero uno che giocava contro Shaq 40 anni fa (anche se si faceva chiamare Wilt) ma non andava sotto, incontra lo Shaq di oggi e gli spiega delle rivalita', del livello al quale devono rimanere.

Shaq, che rispetta i grandi del gioco, ascolta, elabora, ed il giorno di Martin Luther King decide che e' ora di andare a salutare il compagno di merende, lo abbraccia e lo coccola.

Se conosco Kobe (infatti non lo conosco) probabilmente questa e' la piu' grande notizia dai tempi dell'assoluzione, ed infatti il nostro gioca la solita partita costellata da sindrome di onnipotenza, e, novita', vince contro Miami.

Ora ditemi se questo non e' materiale per Hollywood. Se invece volete qualcosa di meno strappalacrime, date un occhio allo schiaccione fatto da Bimbo Bynum al Gigantone, cha apprezza talmente tanto dal mettergli le manone addosso. Alla fine arriva Kobe (che sembra davvero un Buon Pastore) divide tutti e si porta via Bynum (che non lo sa ma ha appena visto la morte da vicino) con un buffetto.

Una roba divertente. Gia' me li vedo questi due istrioni, a ridere a fine carriera di quanto ci abbiano preso per il deretano con questa roba da Grande Fratello.

Statemi bene.

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