Cavs vincenti ma senza Hughes

Anche i Bucks “schiacciati” da Lebron

Squadra di inerzia, squadra di talento ma non ancora in grado di gestire e dare costanza al proprio gioco, orchestra jazz che improvvisa su uno spartito impreziosito dagli assoli di un grande solista, ecco cosa sembrano i Cleveland Cavs.

Si vede chiaramente come i Cavs abbiano un buon talento offensivo ma non siano ancora in grado di erogarlo con continuità , deve essere Lebron ad accendere la squadra a prendere la guida tecnica nei momenti di difficoltà .

Questo è la causa dell'andamento a strappi della squadra di Mr. Gilbert, quando i Cavaliers riescono ad abbeverarsi con continuità , dell'energia tecnica e fisica che il 21enne più forte del mondo porta alla partita allora i limiti difensivi della squadra vengono coperti dalla grande produttività  offensiva.

Se invece Lebron deve essere l'uomo da 50 punti ecco che i suoi compagni perdono fiducia e nei momenti chiave non sempre James può battere da solo una difesa NBA.

Dopo essere arrivati ad un record di 14 vinte e 9 perse, Cleveland si è trovata a dover affrontare una serie di partite non semplicissime: Detroit, Milwaukee, 2 volte, Houston, New Jersey, Indiana e Chicago; tutte squadre solide con record positivi, in più nella prima partita dell'anno si infortuna la seconda opzione offensiva della squadra: Larry Hughes.

Una situazione tecnica e di calendario oggettivamente non semplicissima da affrontare per una squadra ancora in cerca della propria identità  tecnica, specie nella propria metà  campo, eppure ecco che l'inerzia positiva acquisita con 3 vittorie consecutive a inizio dicembre, significativa in special modo quella ottenuta contro Miami, viene trasferita anche nella seconda parte del mese di Dicembre ed arrivano le vittorie contro Bulls e Pacers rivali di division e contro gli ex campioni NBA dei Detroit Pistons nell'ultima partita dell'anno.

Altre due vittorie contro i Bucks, nel mentre una sconfitta contro i Rockets di T-Mac e contro i Nets di Carter portano il record dei Cavs a 20 vittorie e 11 sconfitte,record buono per il secondo posto nella Central Division e per il quarto postonella Eastern Conference.

In questo intervallo di gare, 9 vinte e 2 perse, il 21enne ha continuato a viaggiare a oltre 30 punti a partita ed al solito contributo in termini di assist e rimbalzi.

Adesso Cleveland dovrà  fare a meno per 8 settimane di Larry Hughes a causa di un dito rotto, nonostante Hughes sia la seconda opzione offensiva dei Cavaliers la sua perdita è stata ben assorbita dalla squadra, qualche tiro in più per Jones, Marshall e gli altri, naturalmente a seconda di ciò che Lebron vuole fare, perchè in ogni caso il vero playmaker, che abbia la palla in mano o no, è lui, è lui che ferma la palla e gioca per se, è lui che decide di inserire lo Stockton Mode e fa contenti grandi e piccini, è lui che nei momenti di difficoltà  si “mette in proprio” per tenere in partita i suoi.

Nella partita del 4 Gennaio contro i Bucks Lebron segna 17 dei suoi 32 punti nel 4 periodo, condisce il tutto con 11 rimbalzi e 11 assist e da la vittoria alla sua squadra; totale controllo del proprio gioco, dei compagni e della squadra, dominio completo sulle partite; emblematico il commento del suo coach Mike Brown: “LeBron continua a meravigliarmi. Ha realizzato una splendida tripla doppia stanotte. E' facile prendere ciò che ti da come garantito perchè sembra tutto così naturale per lui”, 32, 11 e 11 senza apparente sforzo, ma ben focalizzato a far vincere la propria squadra.

Nella vittoria contro Detroit97-84, Lebron mette a referto 30, 7 e 7, insomma ogni sera porta alla causa ciò che serve, con una continuità  ed un efficacia stupefacenti, specie se riferiti ad un ragazzo al suo terzo anno nella lega.

Marshall e Ilkusgas sono i giocatori che stanno contribuendo in maniera più continua alla causa dei Cavs, con 10 e 15 punti di media a partita, Gooden continua a racimolare buoni numeri, 11 punti e 8.6 rimbalzi a partita numeri però “trovati” negli spazi lasciati da James, nei momenti di partita giocati a bassa intensità , senza dare nulla o quasi a livello difensivo; difatti il suo nome è sempre inserito in qualsiasi trattativa i Cavs provino a intavolare.

Adesso dopo la partita contro i Knicks, la presenza dell'ex coach di Team USA Larry Brown garantisce almeno 40 punti “dimostrativi” per James; Cleveland parte per una lunga trasferta ad ovest del Mississipi: 6 partite dal 14 al 21 gennaio che diranno molto della reale “consistenza” della squadra dell'Ohio.

Alla prossima puntata vedremo di tirare le somme del viaggio a Ovest di Lebron e dei suoi Cavaliers che dovranno dare dimostrazione di solidità  e maturità  per uscire da questo viaggio con un bilancio positivo.

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