Montagne russe per Boston

Paul Pierce non finirà  mai di stupirci, sta giocando da reale pretendente del titolo di MVP

Continua l'altalena di risultati dei Celtics e non vediamo come questa situazione possa cambiare nel brevissimo periodo. Questo brutto dicembre sta passando, poi altri due mesi ostici e quindi dovremo vedere la luce.

Risultati

Boston Celtics @ Dallas Mavericks 94-103
Indiana Pacers @ Boston Celtics 71-85
Milwaukee Bucks @ Boston Celtics 100-96

Commento

Un'altra settimana negativa, e c'era da aspettarselo.

Forse noi speravamo che si potesse concludere diversamente, e vedendo i primi minuti della partita di Milwaukee, con i Celtics avanti anche di 10 punti, ci si poteva anche fare un pensierino. Ma è ancora presto per queste cose, le partite sono ostiche, manca un giocatore-chiave e serve ancora qualche mese per far integrare meglio ed aumentare l'esperienza di tutti i giocatori. Inoltre alcuni di essi danno un contributo minore del previsto (Veal, Dan) e questo non può che complicare la situazione.

Come se non ci fossero molte incertezze, è possibile che il general manager Danny Ainge imbastisca una trade che cambi gli equilibri in quel di Boston, vuoi per sfruttare una delle 3 MLE in nostro possesso, vuoi per riempire qualche piccolo buco nel roster, vuoi per liberare il posto a qualche giovane promettente, anche rimettendoci qualche scelta.

Fino alla trading deadline di febbraio qualche scambio può arrivare in qualsiasi momento, anzi, da più parti viene addirittura auspicato per i motivi succitati, e situazioni come l'imminente divorzio tra Artest ed Indiana rende l'incertezza, se possibile, ancora maggiore anche in casa Celtics, con le relative voci di scambi tra Indiana e Boston.

Noi nel frattempo non possiamo che esaminare i progressi dei singoli giocatori, tra cui il più importante è pensare come Paul Pierce sia decisamente migliorato, tale da renderlo un credibile candidato al titolo di MVP, ma mentre ci godiamo quest'ottimo momento ecco che arriva una doccia fredda, come una pioggerellina nel bel mezzo di un sole estivo: all'inizio della scorsa estate Pierce ha chiesto d'essere ceduto. La rivelazione è proprio di un paio di giorni fa e non può far piacere a nessun tifoso biancoverde.

Ma perché si è arrivato a questo? Torniamo indietro di qualche mese, quando i Celtics sono stati eliminati da Indiana dopo 7 combattute partite. La sua prestazione è stata criticata aspramente e la voce grossa l'ha fatta l'espulsione in quella serie, quindi Pierce non si sentiva più a suo agio. Aggiungiamoci anche qualche incomprensione con coach Doc Rivers come supporto negativo, è quindi comprensibile, anche se non condivisibile, l'ingenuità  di Pierce.

Poi le cose si sono sistemate da sole: Ainge si è rifiutato di scambiarlo, Pierce ha ritrovato la sua serenità  a casa sua e per finire un franco e chiarificatore colloquio con Rivers ha chiuso con soddisfazione reciproca questo cerchio. Ora Pierce è sereno e non vuole più andarsene, ma fra un paio d'anni si proporrà  un altro fatto: Paul vorrà  vincere il titolo o vorrà  chiudere la carriera a Boston, magari con una squadra in netta ascesa, come speriamo tutti? Ma ci sarà  tempo per parlarne, non affrettiamo troppo i tempi.

Finora Rivers non ha ancora scelto un quintetto fisso, solo Pierce e Davis sono sicuri di rimanerci, e probabilmente ci possiamo aggiungere anche West, per gli altri lo status di riserva o di titolare può cambiare da un momento all'altro. Ora Doc preferisce far partire Blount e Perkins, però non è detto che cambi fra qualche partita. Staremo a vedere.

Infortuni

Il caso più eclatante è il ritorno in campo di Marcus Banks, quindi trattiamo subito quest'argomento. La settimana scorsa eravamo rimasti con un "si forse torna, non si sa quando", successivamente, esattamente il 13 dicembre, Marcus ha partecipato ad un allenamento dei Celtics e dopo la sessione di pratica il giocatore ha dichiarato con decisione: "mi sento pronto". Dopo un breefing tra Ainge e Rivers con una cartella contenente un parere medico, i due hanno deciso che sarebbe stato opportuno attendere ancora. "Abbiamo pensato che vorremo aspettare ancora un altro giorno di allenamento". Così è stato, ancora un paio di giorni di attesa e quindi il via libera è stato dato.

A 3 minuti e 38 secondi dalla fine del secondo quarto della partita contro Milwaukee Banks entra in campo accolto con un'ovazione. A fargli posto nei 12 da mettere in campo è stato Justin Reed, ma poiché da quest'anno è stata tolta la lista infortunati, è possibile, anzi probabile secondo le prime indiscrezioni, che nella gara di stanotte contro Chicago venga messo in lista inattivi un altro giocatore. La scelta è forse legata a questioni tecniche, o forse Doc si è reso conto che tenere in lista attivi 4 play (West, Greene, Dickau e Banks) per 1 solo ruolo e 4 tra guardie ed ali piccole (Pierce, Davis, Gomes, Scalabrine) per 2 ruoli non è il massimo della bilanciatura tra giocatori in lista attivi e ruoli in campo. È auspicabile togliere almeno un play e mettere dentro una guardia/ala che faccia riposare il duo Pierce/Davis, e noi siamo molto curiosi di vedere in campo Gerald Green.

Ora affrontiamo l'altro grande infortunato, parliamo naturalmente di Tony Allen. Per lui le cose non sono così rose e fiori come Banks, nonostante ci sia stato un momento un paio di settimane fa in cui sembrava imminente l'attivazione di Allen. Rivers ha spiegato bene il problema, quindi lasciamo a lui la parola: "vedo i suoi miglioramenti in campo, ma non li vedo sul ginocchio che continua ad essere dolorante allo stesso modo, e questo non è un grande segnale".

Andiamo avanti segnalando infortuni minori: prima della partita contro Milwaukee c'è stato un allenamento più leggero del solito a causa di leggeri dolori alla schiena e qualche linea di febbre (Davis), alla caviglia destra (Pierce) ed allo stinco destro con relativa fasciatura della parte bassa della gamba (LaFrentz). Tutte e tre si sono presentati in campo e hanno giocato.

Curiosità 

Sono in corso le votazioni per decidere i quintetti base dell'All-Star Game, e come sempre sono i tifosi a deciderlo col loro voto. Ovviamente, come ogni anno, Pierce non sembra aver la possibilità  di raggiungere uno dei due posti disponibili (al momento è sesto tra le guardie) e quindi dovrà  ricorrere alla chiamata degli allenatori. Quest'ultima non è in discussione, ma è triste per il giocatore vedere sempre lo stesso copione: "è sempre stato così, è un sondaggio sulla popolarità , non importa quanto bene giochi" commenta amaramente.

Quest'anno Paul sta giocando benissimo, probabilmente la sua migliore in carriera, ma cosa ne pensa lui? "È la mia migliore stagione? Penso che la mia migliore stagione stia arrivando quando stiamo giocando bene e vinciamo molte gare".

Vediamo quanti bostoniani vanno a vedere i Celtics: con i dati aggiornati alla partita contro Milwaukee, gli spettatori medi sono stati 15.938, contro una media annuale di 16.002 dell'anno scorso, 24esimi in tutta la Lega. Visto l'andamento non esaltante dei Celtics c'è da stare contenti, vedremo a fine stagione quale sarà  il bilancio, probabilmente migliore rispetto alla scorsa stagione se si avvererà  la nostra previsione di un miglioramento in primavera.

Boston non ha ancora iniziato alcuna striscia positiva, dopo una loro vittoria, la successiva era inevitabilmente persa. In questo modo non si raggiungerò mai un record positivo "ci manca consistenza" dice Rivers "abbiamo provato che possiamo perderne due di seguito, non abbiamo ancora provato che possiamo vincerne due di seguito".

Il migliore della settimana

I due migliori candidati sono sempre Pierce e Davis, ci sarebbero altri giocatori che hanno fornito prove interessanti (Jefferson, Perkins, Blount) ma non hanno ancora una continuità  che li renderebbe dei seri candidati al titolo settimanale.

Pierce e Davis quindi, e per il secondo pesa la prova opaca contro i Pacers e quella non ai massimi livelli contro i Bucks. D'altro canto proprio contro questi ultimi Pierce ha fornito una prova maiuscola, con un solo rimbalzo da una tripla doppia. Non possiamo quindi non dare il premio a Paul Pierce, che sta dominando questa classifica.

Classifica:
6 Paul Pierce
1 Ricky Davis

Appuntamenti e classifiche

Altri tre appuntamenti per Boston la settimana prossima:
sabato a Chicago
lunedì in casa contro Golden State
mercoledì in casa contro Utah

Partite interessanti quelle che aspettano i Celtics nei prossimi 7 giorni. Le squadre sono tutte di media classifica, quindi abbordabili per i Celtics, ma se la guardia scende il rischio di perderle tutte è alto. Praticamente impossibile fare una previsione su una base solida, speriamo almeno che si chiuda positivamente.

Inutile dare uno sguardo alla classifica, perché sembra la fotocopia della settimana scorsa. Phila combatte contro il 50%, New Jersey ad inseguire e subito dietro Boston, infine New York e Toronto sempre più in difficoltà .

A risentirci.

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