Un'altra ottima settimana per Paul Pierce, culminata con la strepitosa prestazione contro Chicago
È difficile poter pensare di fare una buona stagione se si perdono delle gare che si sarebbero dovute vincere. Cosa si farà quando arriveranno le partite difficili? Lo sapremo fra pochissimo, manca solo qualche giorno.
Risultati
Orlando Magic @ Boston Celtics 87-83
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics 103-110
Chicago Bulls @ Boston Celtics 106-102
Commento
Il mese di novembre era cruciale per ottenere un record positivo ed affrontare il terribile dicembre con un po' di tranquillità . Purtroppo questo non è successo ed ora il mese di dicembre fa un po' più di paura.
Sia chiaro che non c'è nulla di traumatico, anche pensando che le dirette avversarie di Division sono messe anch'esse male, però fa riflettere che i Celtics non siano riusciti a vincere più partite.
Se coach Doc Rivers avesse fatto giocare tanto i giovani allora ci sarebbero molte giustificazioni: hanno fatto esperienza, sarà utile per il futuro, e poi si sarebbe capito meglio chi può dare e cosa può dare. Invece Rivers ha solo cercato di vincere il più possibile fregandosene del futuro, e quindi il record attuale negativo fa ancora più male perché non si è ottenuto né la botte piena (vittorie superiori al 55-60%) nè la moglie ubriaca (i giovani non hanno giocato abbastanza).
Se vogliamo essere precisi al massimo, bisogna dire che un giovane ha giocato, ed anche tanto, ci riferiamo a Delonte West, ma la cosa triste (si, triste) è che Rivers è stato costretto a farlo giocare, visto che in roster non c'è niente di meglio. Siamo certi che se fosse rimasto il bollito Payton, Rivers avrebbe fatto giocare lui ed avrebbe lasciato le briciole a West.
La settimana scorsa siamo rimasti con il caso aperto di Blount, che non ha giocato una partita reo di aver chiesto più giochi per sé stesso. Lo sviluppo di questa vicenda è che Perkins ha mantenuto il quintetto base e Blount parte dalla panchina.
La situazione sembra stabilizzata e Mark Blount non sembra (o probabilmente non vuole apparire) preoccupato od arrabbiato di partire come seconda linea. Rivers non si preoccupa se questo può creare problemi di motivazione al giocatore "non lo so, so solo che mi piace la presenza di Perk all'inizio delle gare e mi piace vedere Al e Mark entrare dalla panchina". Non un maestro nella diplomazia.
Il fatto positivo è che riusciamo a vedere cosa può fare Kendrick Perkins, peccato che i minuti a disposizione di Blount siano superiori, nonostante la sua partenza dal pino. È però significativo che Perkins, una volta che è stato lasciato abbastanza libero di esprimersi, ha prodotto un'ottima prestazione contro Philadelphia: 12 punti, 19 rimbalzi e 4 assist. È uscito dal campo con 6 falli a 2 minuti e 27 secondi dal termine dell'incontro e ha ricevuto una meritata standing ovation.
La sua performance a rimbalzo è stata la migliore dal primo marzo 2004, quando un giocatore di nostra conoscenza, Mark Blount, ne aveva tirati giù ben 21 (altri tempi per Blount). Per Perkins è stata una partita dai numerosi record in carriera di punti, rimbalzi totali, rimbalzi offensivi (8), assist (4) e minuti giocati (27:43).
"Mi sento sorpreso? No, sapevo di poterlo fare, mi sentivo a mio agio, mi sono divertito" ha detto Perkins, che aggiunge "è stato veramente difficile (i primi due anni) non giocare molto, ma sono felice che i Celtics abbiano avuto pazienza con me ed aspettare che mi sviluppi, mi hanno messo dentro al momento giusto e tutto quello che posso fare è ringraziarli". Ah, come andrebbero meglio le cose se Rivers fosse diplomatico come Kendrick.
Finalmente tutto il lavoro fatto in questi due anni sta iniziando a dare i suoi frutti. È entrato nell'NBA con un peso di 130 kg., lo ha ridotto drasticamente e solo nell'ultima estate ne ha tolti 5. Ha anche aggiunto 5 centimetri di elevazione verticale e migliorata la sua esplosività . Dice: "ho una regola: il duro lavoro paga". Bravo Kendrick.
Ora sarebbe il momento di dare il giusto spazio anche ad Al Jefferson, ma temiamo che per succedere una cosa del genere debba accadere qualcosa di grave, tipo un infortunio a LaFrentz. Speriamo che sia sufficiente che chieda più giochi per sé stesso, ma allora cosa aspetti Raef?
A parte gli scherzi, in settimana Rivers ha cercato di trovare qualche scusa per giustificare il suo comportamento, tipo "io non so quali sono le capacità Al e Perk, non lo so veramente, ci penso ogni giorno". Se stava zitto era anche meglio perché se non sa cosa può dare un giocatore guardandolo tutti i giorni in allenamento allora vuol dire che non sa fare il suo lavoro.
È ovvio che il rendimento in partita non sarà mai come quello in allenamento, ma Jefferson ha mostrato spesso giocate strepitose durante quei pochi minuti messi a disposizione da Rivers, quindi viene naturale pensare che possa giocare bene anche se gli si dà un minutaggio superiore. Se poi non lo fa giocare abbastanza non potrà migliorare come ci si aspetta e visto che molte partite sono state perse lo stesso, si poteva anche dargli la possibilità di dimostrare quello che vale, proprio come è stato fatto recentemente con Perkins.
Una cosa strana però è venuta fuori verso la fine della settimana. In precedenza Rivers aveva riferito che non aveva parlato con Blount del suo panchinamento ed a domanda diretta ha risposto "perché sono l'allenatore, posso fare ciò che voglio". A parte la strafottenza, è poi venuto fuori che un colloquio è avvenuto lunedì scorso prima della partita contro Orlando. Non è chiaro chi ha iniziato la conversazione, ma è strano che Rivers lo abbia negato fino a due giorni fa.
Concludiamo questo lunga trattazione di questo importante movimento di roster con una dichiarazione di Paul Pierce: "la gente deve capire che è una lunga stagione e tutte le relazioni non possono essere perfette, è come tra me ed il Doc, talvolta ci sono degli alti, talvolta dei bassi, ma sostanzialmente le cose si stanno risolvendo". Parola di leader.
Infortuni
Tony Allen ha già partecipato a qualche seduta di allenamento, sembrava che potesse giocare contro Chicago, ma il ginocchio operato è ancora gonfio, dolorante ed indolenzito, quindi i medici gli hanno consigliato di non giocare. Partirà assieme alla squadra per la trasferta che inizierà domenica pomeriggio a New York, ma non è certo se giocherà qualche partita oppure attenderà il ritorno a Boston.
Ora la data di ritorno alle gare sembra quella del 14 dicembre, ma ogni giorno cambia, quindi non c'è da farci molto affidamento. "Mi hanno detto che mi aspettano bei giorni e brutti giorni" dice Allen "sono ansioso di tornare, ma ora potrebbe non essere il momento giusto. Un giorno sei pronto per tornare (in campo), un altro mi alzo e ho bisogno di una sedia a rotelle". Meglio un giorno in più di attesa piuttosto che rischi di farsi ancora male, ma Boston ha bisogno come il pane del suo contributo. Rimaniamo in attesa degli sviluppi.
Durante la gara contro Orlando Al Jefferson ha avuto una collisione testa contro testa contro Howard e ha avuto la peggio. Il giocatore biancoverde ha anche avuto una perdita di coscienza per qualche secondo, ma per fortuna si è ripreso ed è tornato in campo nel secondo tempo. "Non ho visto nulla per un paio di secondi" ha detto il giocatore. Il giorno dopo aveva ancora mal di testa, ma un controllo specialistico ha escluso complicazioni.
Il ritorno in campo di Delonte West è stato effettuato già dalla partita contro Orlando. Ha ripreso bene il suo posto in quintetto e lo si è visto con la solita grinta. Green è stato riportato in lista inattivi, un peccato perché vorremmo tutti vederlo in campo.
Curiosità
Durante la partita contro Chicago, Rivers ha ricevuto due tecnici e conseguente espulsione a 5:32 dalla fine del secondo quarto, quindi la squadra ha giocato più di metà gara con gli assistenti, Tony Brown in testa. Doc si è preso il primo tecnico quando Deng ha toccato il pallone in parabola discendente facilitando irregolarmente la sua discesa al canestro dei Celtics ed il secondo per un fallo chiamato contro West. Spesso gli allenatori si fanno chiamare un tecnico per dare una scossa ai giocatori e questa è anche l'impressione generale per questo caso specifico, ma, come ha ammesso anche Rivers, ha esagerato a farsi espellere.
Novità sul procedimento giudiziario a carico di Tony Allen: gli è stata formalizzata l'accusa riguardo la rissa dove una persona ha ricevuto uno sparo ed un'altra è stata ferita al volto. Oltre alla causa penale è stata aperta anche una causa civile. Tutto come previsto, è prassi comune in America aprire sempre due cause, una civile ed una penale, dove la seconda viene chiusa velocemente mentre la prima ha delle lungaggini non indifferenti.
Il migliore della settimana
Questa settimana i candidati a ricevere il premio sono tre: Pierce, Davis e Perkins. Se per i primi due è ormai un'abitudine, per Perkins è una novità , ma visto che Rivers si è deciso a dargli un po' di spazio, è riuscito a farsi notare con la splendida gara contro Phila, e quindi si merita la candidatura.
Dopo un'attenta riflessione, non possiamo non dare il premio ancora una volta a Paul Pierce. Il suo rendimento è troppo costante, troppo efficace, da Paul traspira troppa classe per non ricevere il premio. Nella partita contro Chicago ha eguagliato il record casalingo di punti con una precedente prestazione di Walker di qualche anno fa. Su Davis pesa la brutta gara contro Chicago, mentre Perkins ha giocato bene solo una gara. Lo aspettiamo con altre convincenti prestazioni.
Classifica:
4 Paul Pierce
1 Ricky Davis
Appuntamenti e classifiche
Quattro sono gli appuntamenti per la prossima settimana:
domenica a New York
martedì a Houston
mercoledì ad Oklahoma City
venerdì a San Antonio
Come promesso (o meglio minacciato) nelle scorse settimane, inizia il mese di dicembre, mese nero per i Celtics, e ce n'è un assaggio già la prossima settimana. Iniziamo il mese con quattro partite tutte in trasferta, la prima sulla costa est e le successive tre ad ovest.
Vediamo la caratura degli avversari: New York sta avendo molti problemi in quest'inizio di stagione e sarebbe opportuno approfittarne; da valutare come i giocatori riusciranno a giocare all'ora di pranzo, orario insolito, ma non sarà l'unico della stagione.
Stesso discorso va fatto per Houston, sarebbe bello riuscire ad approfittare di questo loro inizio stentato. Gli Hornets stanno ottenendo risultati molto migliori di quello che si poteva pensare ad inizio stagione, ma è probabile che il loro record verrà ridimensionato.
Tre partite che, per un motivo o per un altro, possono anche essere tutte vinte, se così fosse sarebbe meno indolore l'introduzione della pillola-Spurs, risultato chiuso se ce n'è uno. Le possibilità di proseguire la striscia perdente ci sono tutte ed obiettivamente solo un miracolo la potrà interrompere.
È quindi ottimistico (ma comunque realistico) pensare di poter chiudere la settimana con un bilancio positivo, è però più probabile che sarà chiuso in pareggio. Negativo e demoralizzante sarà ottenere non più di una vittoria.
Nonostante sia ancora presto per dare valutazioni sulle classifiche, non si può non notare come nell'Atlantic Division tutte le squadre siano sotto al 50% di vittorie. Le possibilità di vincere la Division per Boston sono ancora intatte, ma per arrivare primi bisogna vincere qualche gara in più.
A risentirci la settimana prossima.