Boston sta andando benino

Ricky Davis festeggia il tiro della vittoria contro i Memphis Grizzlies

Archiviate le prime quattro gare tutte decise nel finale, archiviata la lezione scolastica con oggetto "come dominare una partita senza fare troppa fatica" da parte dei professori in biancoargento, ora per i Celtics iniziano le vere risposte alla domanda: cosa volete fare da grandi? Restare nel limbo oppure iniziare a diventare almeno maestri?

Risultati

Boston Celtics @ Charlotte Bobcats 105-107 OT
Memphis Grizzlies @ Boston Celtics 98-99
San Antonio Spurs @ Boston Celtics 103-82

Commento

16 Spurs – 0 Celtics. Questo è il bilancio degli scontri diretti da quando Duncan calca i parquet NBA. San Antonio si può definire "bestia nera"? Purtroppo si, e l'ultima partita ha messo un altro tassello in questa maledizione. Che gli Spurs siano forti non c'è alcun dubbio, che siano la bestia nera di varie squadre non lo sappiamo, ma tendiamo per una risposta affermativa, fatto sta che 16 partite consecutive sono tante. Auspichiamo che questa striscia negativa venga interrotta quanto prima.

In precedenza le prime quattro partite hanno avuto una caratteristica particolare: sono arrivate alla conclusione con le due squadre molto vicine. Due di queste si sono addirittura concluse ai supplementari ed il bilancio è un perfetto pareggio. Coach Doc Rivers in settimana scherzando (ma non troppo) ha detto che "se ne abbiamo 82 di queste, non so se posso resistere per tutta la stagione". Frase che è subito rimbalzata e ripresa da tutti i siti del mondo. Ovvio che non sarà  sempre così, ma se serve per far capire ai più giovani che ora si fa sul serio, allora vadano anche questi finali infuocati.

L'ultima gara di queste quattro è stata conclusa da un bellissimo "buzzer beater" di Ricky Davis, assistito splendidamente da un Pierce che si è visto collassare tutta la difesa dei Grizzlies. Quest'azione ha fatto notare a tutti, anche ai più miopi, che Davis è in grado di poter aumentare il proprio rendimento così da poter aiutare Pierce nel trascinare i Celtics alla vittoria. Ora è lui in questo momento il secondo miglior giocatore della squadra, in attesa che Jefferson lo spodesti, forse non quest'anno, ma poco oltre, probabilmente.

Inizia a farsi notare Dan Dickau, partito male nelle gare di pre-season e proseguito forse peggio nelle prime gare stagionali. Ultimamente però ha fornito prestazioni discrete, e sarebbe auspicabile che incida sulle partite se, come sembra, Greene non sarà  disponibile (vedi la sezione "infortuni").

Dopo quattro gare con poche possibilità  di farsi notare, finalmente contro San Antonio Ryan Gomes ha avuto moto di giocare. Nei 19 minuti abbondanti durante i quali ha calcato il parquet ha potuto segnare 9 punti con un bel 3 su 4 dal campo. "Sto cercando di trovare più minuti per lui" ha dichiarato Doc Rivers, sta solo a lui dimostrare di meritarli, le capacità  ci sono e la concorrenza attualmente non è irresistibile, titolari esclusi.

Infortuni

Iniziamo subito con l'infortunio eccellente di Al Jefferson. Niente di grave, come abbiamo già  fatto notare la settimana scorsa, ma sufficiente per far iniziare la stagione a ritmo ridotto. Ora però sembra che tutto si sia sistemato, Al ha detto che è tornato e pronto per riprendere la sua ascesa all'elite dell'NBA. Parole di fuoco che lasciano presagire grande impegno e professionalità . D'altronde anche Rivers lo vuole in campo "la ragione per cui non gli ho dato minuti consistenti è stato a causa del suo infortunio" ma tende giustamente a precisare che "ha problemi di falli, un aspetto che deve migliorare". Ci vuole duro lavoro, ma la strada intrapresa sembra quella giusta. Per come ha giocato l'ultima partita merita senza dubbio il quintetto fin d'ora, vedremo se Rivers è del nostro avviso.

Se Jefferson è praticamente guarito, non lo è ancora Orien Greene, alle prese con una distorsione al piede sinistro. L'infortunio gli è occorso due settimane fa, ma il giocatore ha tenuto duro e non lo ha riferito. Il piede è già  stato sistemato la scorsa estate, è evidente quindi che l'operazione non è andata bene. Vedremo se il giocatore potrà  giocare o sarà  costretto ad operarsi di nuovo. È un peccato veder fermarsi un giocatore così volenteroso e che ha giocato così bene nelle partite di pre-season, purtroppo deve capire che un infortunio va curato, altrimenti avrà  una carriera molto corta.

Curiosità 

Fino a due giorni fa sembrava che Gerald Green fosse il predestinato per giocare nella NBDL, la lega di sviluppo nella quale le squadre NBA parcheggiano i rookies ed i sophomores che non trovano spazio nel roster. In passato ci siamo schierati per il suo ingresso in questa lega minore se nei Celtics non avrebbe trovato molto spazio, ma se è vero che i miglioramenti si vedono solo giocando ed allenandoti con i migliori, allora iniziamo a pensare che forse è il caso di trovargli un posto nel roster attivo. Così ha pensato anche Ainge, riflettendo anche sul fatto che "l'ho visto migliorato ora, il suo ultimo allenamento è stato splendido". Il termine per decidere chi far giocare nell'NBDL scade la settimana prossima, quindi di tempo ce n'è poco, Ainge saprà  decidere per il meglio.

Al Jefferson ha chiesto ed ottenuto dai Celtics di partecipare ad un funerale di un parente a casa sua, nel Mississippi, saltando un allenamento ed una sessione di tiro. Per far capirgli capire chi lo paga e gli impegni a cui deve sottostare alla successiva gara è stato lasciato in panchina fino a 1 minuto e 58 secondi dalla fine del secondo quarto, quando poteva entrare almeno 12 minuti effettivi prima.

Abbiamo riferito la settimana scorsa l'abbandono di Russell per motivi logistici, ora è arrivata la notizia che Robert Parish, un altro grande del passato biancoverde, è stato assunto come consulente. Farà  parte di numerose iniziative con l'obiettivo di incrementare l'interazione tra i giocatori ed i fans, incluse le sessioni di autografi. Tutto questo ufficialmente, perché ufficiosamente si dice che rivestirà  anche il ruolo di assistente speciale dell'allenatore con compiti di tutor ai giovani lunghi di Boston. Vedremo se "the chief" saprà  infondere nei giovani la sua classe ed il suo spirito combattivo.

Il migliore della settimana

Nonostante le buone prestazioni di Blount e nonostante le soddisfacenti prestazioni di Davis, entrambi sono scesi molto di livello nell'ultima gara contro San Antonio. L'unico che ha fornito una prestazione accettabile quella sera, a parte Jefferson, è stato Paul Pierce, al quale va ancora assegnato il premio di migliore della settimana.

È la seconda volta consecutiva che si prende questo riconoscimento e temiamo che possa ottenere una striscia molto lunga. Lo temiamo perché sarebbe auspicabile che qualche altro giocatore fornisse prestazioni superiori a Pierce, in quel caso vorrebbe dire che non c'è solo The Truth come stella della squadra.

Appuntamenti e classifiche

Dalla settimana prossima iniziamo con impegno la stagione con quattro partite settimanali:
domenica in casa contro Houston
martedì a Detroit
mercoledì in casa contro Seattle
venerdì in casa contro Toronto

La sconfitta contro Charlotte è un segnale che anche quest'anno, come l'anno scorso, la squadra sarà  imprevedibile e dovremo aspettarci risultati altalenanti. Il talento c'è, ma sono giovani e devono farsi esperienza.

Per questo motivo è difficile offrire una previsione affidabile, ma ci proviamo lo stesso, tenendo conto che all'inizio della stagione le forze delle franchigie si devono assestare ed all'imprevedibilità  dei Celtics dobbiamo aggiungere quella dell'inizio stagionale.

Detroit non vorrà  rischiare come qualche giorno fa a Boston e quindi darà  tutto per vincere: secondo noi questa sarà  l'unica sconfitta settimanale. Le altre squadre sono tutte abbordabili: Houston è in difficoltà  senza McGrady, quindi una vittoria è d'obbligo, Seattle sta giocando male e Toronto ne ha già  perse 6 senza ancora una vittoria: sarebbe un peccato farli iniziare a vincere proprio contro i Celtics.

Per noi quindi è possibile ottenere un 3-1 e sarebbe auspicabile raggiungere quest'obiettivo, in attesa di momenti più difficili dettati da un campionato lungo e difficile.

Come detto la settimana scorsa, è presto per dare giudizi ed offrire commenti sulle classifiche, sarebbe troppo presto, ma una prima indicazione è già  stata data: New York e Toronto senza una vittoria, New Jersey in alto. Philadelphia ne ha vinte 3 dopo averne perse altrettante e quindi è difficile dire cosa farà . Boston è nel mezzo, infatti abbiamo previsto un'iniziale difficoltà ; abbiamo altresì previsto un finale positivo, vedremo se tutte queste previsioni saranno rispettate. L'imprevedibilità  è sempre in agguato.

Appuntamento fra 7 giorni sempre su queste colonne.

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