Il pallino del gioco per i Kings è sempre in mano a Mike Bibby…
Obiettivi
Riconquistare il primato della Pacific Division, riproporsi come una super corazzata dell'ovest con un gruppo profondamente cambiato nell'organico, non nell'impostazione e nella concezione di base, arrivare il più vicino possibile a quel traguardo, la finale Nba e possibilmente il titolo, che è sempre sfuggito.
Tutto questo si interseca con gli obiettivi personali di molti degli uomini di spicco della squadra: coach Adelman deve dimostrare di non esser bollito, Shareef Abdur Rahim di poter giocare anche in squadre con record superiore al 50%. Bonzi Wells deve mostrare d'aver la testa a posto e, nell'ultimo anno del suo contratto, di meritarne un altro a cifre che gli consentano di superare serenamente la boa dei trent'anni. E poi Peja Stojakovic che deve ancora convincerci del fatto che Aileen Voisin aveva ragione a individuarlo come l'uomo su cui basare la ricostruzione post Webber.
CONFERENCE: Western Conference
DIVISION: Pacific Division
Arrivi Shareef Abdur rahim (Portland Trail Blazers), Bonzi Wells (Memphis Grizzlies), Jason Hart (Charlotte Bobcats), Jamal Sampson (Charlotte Bobcats)
Partenze Bobby Jackson (Memphis Grizzlies)
Rookies Francisco Garcia (Louisville), Ronnie Price (Utah Valley State Junior College)
Probabile quintetto
Playmaker: Mike Bibby
Shooting Guard: Bonzi Wells
Small Forward: Predrag Stojakovic
Power Forward: Shareef Abdur Rahim
Center: Brad Miller
ROSTER
N. Player POS H. W. College DOB Y
33 Shareef Abdur Rahim F 6-9 245 California 12/11/1976 9
10 Mike Bibby G 6-1 190 Arizona 5/13/1978 7
15 Erik Daniels F 6-8 214 Kentucky 4/01/1982 1
- Francisco Garcia G 6-7 195 Louisvilee 12/31/1981 R
3 Jason Hart G 6-3 185 Syracuse 4/29/1978 4
23 Kevin Martin G 6-7 185 W. California 2/01/1983 1
52 Brad Miller C 7-0 261 Purdue 4/12/1976 7
7 Ronnie Price G 6-2 190 U.V.S (JC) 6/21/1983 R
31 Jamal Sampson F 6-11 235 California 5/15/1983 3
54 Brian Skinner C 6-9 265 Baylor 5/19/1976 7
25 Darius Songaila F 6-8 240 Wake Forrest 2/14/1978 2
16 Predrag Stojakovic F 6-10 229 Serbia 6/09/1977 7
9 Kenny Thomas F 6-7 245 New Mexico 7/25/1977 6
42 Bonzi Wells F 6-5 210 Ball State 9/20/1976 7
34 Corliss Williamson F 6-7 245 Arkansans 12/04/1973 10
Head Coach: Rick Adelman (Loyola Marimount)
Assistant Coaches: Elston Turner (Mississipi)
Pete Carril (Lafayette)
T.R. Dunn (Alabama)
Bubba Burrage (Cal Poly)
Strenght and Conditioning Coach: Daniel Shapiro (Seattle Pacific)
Athletic Trainer: Pete Youngman (Ithaca)
Commento
Qualcuno s'è sbilanciato conferendo ai Sacramento Kings il ruolo di primi avversari a Ovest dei campioni in carica di San Antonio. Il rilievo vale per quello che vale visto che, come anche Geoff Petrie ha fatto notare commentando il pronostico "questo gruppo non ha giocato assieme nemmeno una partita".
La squadra ha avuto le porte girevoli per tutta la scorsa stagione. Ma l'arrivo di Shareef Abdur Rahim chiude il cerchio e consegna nelle mani di Adelman un gruppo fatto e finito, secondo specifiche caratteristiche. L'allenatore dei Kings è all'ultimo anno di contratto. Qualcuno s'è affrettato a definirlo "un'anatra zoppa" nel più classico slang americano.
"Non fin quando ci sarò io" ha risposto indirettamente il general manager. Di certo, se i risultati dell'inizio stagione non dovessero essere in linea con le attese sarebbe difficile contenere le voci.
Paradossalmente la posizione di Adelman appare rafforzata: con questi uomini potrà tornare compiutamente a insegnare la sua pallacanestro e quella di Pete Carril. Un basket fatto di buone mani, lunghi che tirano da fuori e imbeccano i tagli degli esterni. La difesa, al solito, sarà il primo punto di domanda. Il secondo è legato alla mentalità di Shareef Abdur Rahim; pochi ricordano che al suo arrivo anche Chris Webber non era esattamente considerato il re dei vincenti.
Lo sceriffo però, è bene dirlo, non ha in curriculum nemmeno un'apparizione ai playoffs. E, per ora non è nemmenosicuro di essere il titolare nel ruolo di ala grande. Nondimeno pensiamo che i cardini del nuovo gruppo debbano per forza essere Mike Bibby e Brad Miller.
Capitolo Stojakovic: il giocatore è reduce da una brutta stagione. Poco partecipe all'inizio, poco reattivo quando l'epurazione di Webber avrebbe dovuto consigliargli di prendere il proscenio, e il solito equivoco nei playoffs. Le sue mani sono al di sopra di ogni sospetto, così come il fatto che non ci sarà più Vlade Divac ad "innescarlo". Le domande sul carisma reale e da trascinatore del serbo non hanno tuttora risposte.
La panchina appare solida con il trio di ali forti Skinner-Thomas-Williamson nel reparto lunghi. Qualcosa di meno per il back court nel quale il solo Jason Hart consente un po' di ottimismo. L'anno scorso Bibby giocò troppo in stagione regolare e con troppa pressione addosso, pagandone il conto nei playoffs. Quest'anno, non fosse per la presenza di un quintetto d'ottimi attaccanti, il secondo problema potrebbe esser risolto.
L'anno scorso, dal momento dello scambio che chiuse l'era Webber, Sacramento navigò sul 50% di vittorie; troppo poco per una squadra che ambisce ai playoffs della Western Conference. D'altronde l'ovest della Nba è una vera giungla.
Difficile, a priori, dire se a Sacramento torneranno a esserne fra i "re".