I Pistons giocheranno in una delle division più dure della Lega
La Central Divisionsi presenta come la division più dura e competitiva della Eastern Conference, al via della nuova stagione i vicecampioni del mondo dei Detroit Pistons si ritrovano alcuni degli avversari più pericolosi per il titolo di conference proprio all'interno della loro divisione.
I Detroit Pistons, sono ancora in prima fila per difendere il loro titolo di campioni della Eastern Conference, nonostante Larry Brown abbia cambiato aria e si è accasato ai Knicks nel tentativo di ridare ordine, credibilità e competitività alla squadra di New York.
A sedersi sulla panchina dei Pistons sarà Flip Sounders che si troverà a gestire gli stessi uomini della passata stagione, con in più…Darko Milicic atteso ai primi minuti significativi in campo dopo due stagioni passate a guardare.
La squadra è la medesima della passata stagione, Prince h aricevuto l'estensione di contratto che meritava, lo spogliatoio di Detroit sembra continuara a tenere sotto controllo l'emozionale, talentuso, immarcabile Rasheed Wallace, se Saunders saprà mantenere gli equilibri creati da Brown per Detroit la strada vereso la finale NBA appare più che probabile.
Sempre che a Indianapolis siano d'accordo. Si è ritirato, sembra strano persino scriverlo, Reggie Miller, nessuno riuscirà a sostituire la leadership tecnica e emozionale di Miller, per riempire il vuoto lasciato a roster è stato firmato Sarunas Jasikeviciusil campione lituano dovrà provare a trasportare la magia che lo ha accompagnato sui parquet europei anche nella NBA.
L'acquisto più importante per i Pacers sarà Ron Artest fermo dalla rissa contro i Pistons della scorsa stagione, se avrà fatto chiarezza e desciso che preferisce fare il cestista e non il rapper, i Pacers ritroveranno uno dei migliori difensori NBA, in grado di decidere le partite anche in attacco, con una volgia di vincere e competere che non ha eguali; e se penssiamo che l'anno scorso i Paceres con un roster ridotto da squalifiche e infortuni, Jermaine O'Neal ha giocato con una spalla sola la serie, sono arrivati vicino all'eliminare i Pistons è evidente che con tutti i giocatori a roster e in salute, l'aspirare a tornare alle finali NBA non è un'utopia.
Cleveland, Milwaukee e Chicago sono un passo indietro a Pistons e Pacers, ma con leggitime aspirazioni di play-off; i Cavs non possono assolutamente mancare la qualificazione ai play-off, altrimenti rischiano di perdere Lebron James se dovesse decidere che a Cleveland non si può vincere e volesse andare altrove.
Per arrivare ai play off i Cavs hanno rifirmato Ilgauskas e hanno acquisito dalla free agency Larry Huges, Damon Jones e Donyell Marshall hanno insomma cercato di portare alla corte del Re James tutti elementi necessari a costruire una squadra finalmente vincente, poichè se James dovesse andare via da Cleveland probabilmente la franchiga dovrebbe chiudere o trasferirsi altrove.
I Bulls sono tronati ai play off per la prima volta dopo l'era Jordan hanno un nucleo molto giovane che ha saputo trovare buoni equilibri di squadra sotto la guida di coach Skiles, questo deve essere l'anno della conferma per la squadra di Chicago, e per il sesto uomo dell'anno Ben Gordon, vincente formidabile che nella sua stagione da rookie è entrato in campo a decidere le partite per i Bulls con quarti periodi memorabili. Eddie Curry non ha accettato le offerte dei Bulls è si è trasferito a New York, vedremo se la perdita del giovane centro altererà gli equilibri trovati dai Tori la passata stagione.
L'annus horribilis di Milwaukee è finito, e si è tramutato nella prima scelta al draft e conseguentemente nell'arrivo del centro australiano Andrew Bogut che dovrebbe finalmente portare una presenza sotto canestro a Milwakee sparita da quando Jabbar si trasferì ai Lakers nel 1979…
L'uomo franchigia, Michel Redd è stato rifirmato, dalla free agency è arrivato a coprire i ruolo di ala piccola Bobby Simmons, reduce dalla sua miglior stagione in carriera, se recuperato dall'infortunio alla spina dorsale TJ Ford dovrebbe garantire quella qualità nel ruolo di playmaker assolutamente assente la scorsa stagione, anche Milwaukee sembra dunque una squadra completa pronta a dar battaglia per un posto ai play off 2006.
Al via della stagione la Central division sembra la divisione più completa e piena di talento dell'est NBA, per un verso o per l'altro tutte e cinque le squadre che la compongo sembrano avere legittime ambizioni di play off, Pistons e Pacers mirano più in alto, alla finale NBA e smebrano attrezzata per raggiungerla, ad Est solo Miami sembra essere in grado di competere con loro, salvo che il signor Brown faccia un miracolo a New York, rendendo squadra il nugolo di giocatori assemblato da Isiah Tomas.
Lebron James vuole vincere, i contratti con gli sponsor, i soldi, tutto bello e meraviglioso ma se davvero è avviato a essere uno dei più grandi del gioco deve portare la sua squadra ad essere una squadra vincente; James ha già fatto un miracolo portanto il pubblico a vedere i Cavs, e portando i Cavs sulle televisoni nazionali, il secondo miracolo devono essere i playoff, se arrivasse anche il terzo, ossia un titolo NBA, allora davvero James sarebbe in odor di Jordanità , la santità di coloro che giocano a basket. Naturalmente oggi i Cava non appaiono pronti per il titolo ma i play off sono un obiettivo obbligatorio da raggiungere subito.
Bucks e Bulls sono comunque due squadre toste ben strutturate e con giocatori giovani e talentuosi, conteranno molto gli scontri con le rivali di division per capire chi potrà aspirare ai play off, certo in partenza queste due franchigie appaiono in secondo piano rispetto alle altre concorrenti divisionali però hanno il talento per creare dei grattacapi alle più accreditate rivali, il tutto per rendere ancor più ingarbugliata e inpronosticabile la situazione nell'Est NBA, se dovessi sbilanciarmi con un ranking divisionale, tanto sono di moda e li fanno tutti, metterei le squadre in quest'ordine:
1- Indiana Paceres
2- Detroit Pistons
3- Cleveland Cavaliers
4- Milwaukee Bucks
5- Chicago Bulls
Naturalmente verrò smentito dal campo ma ad oggi credo che i Pacers siano la squadra più completa del lotto e che i Bulls abbiano, con la perdita di Curry, perso qualcosa rispetto alla passata stagione. Adesso davvero la parola passa come al solito al campo, dove si scoprirà quanto vale Bogut nell'NBA, se Simmons ha già giocato la stagione della vita o se si confermerà sui livelli della sua ultima annata ai Clippers; Milicic finalmente dovrebbe giocare più di due minuti a partita e così si capirà se aveva ragione Larry Brown a tenerlo nella “cuccia” oppure Joe Dumars per averlo scelto con il numero 2 al draft in cui Carmelo Anthony è stato scelto al numero 3 e Dwayne Wade al numero 5, temi, domande e dubbi che rendono ancor più intensa l'attesa per il via della nuova stagione NBA.