Ecco l'unico acquisto dell'anno in casa Nuggets: Earl Watson!
Obiettivi
Dopo due anni di vere e proprie montagne russe emozionali, la squadra del Colorado cerca, in questo 2005/06, una sorta di consacrazione nella parte alta della classifica della Western Conference. Per fare questo salto mortale, i Nuggets si affideranno pressoché in toto al gruppo che all'inizio dell'anno scorso ha parzialmente deluso e che, al contrario, ha saputo finire molto forte negli ultimi mesi di regular season e durante la sfida persa contro i futuri campioni del mondo di San Antonio.
Le incognite sono notevoli, ma c'è da considerare che se la Northwest Division appare come una delle più forti del lotto, allo stesso tempo appare anche come la più enigmatica fra le division. L'arrivo ai play-off è da considerarsi quindi come il traguardo, ma la corsa non sarà per nulla facile.
Conference : Western Conference
Division : Northwest
Arrivi : Earl Watson (Memphis Grizzlies) Linas Kleiza, Luke Schenscher
Partenze : Luis Flores (waived)
Scelte al draft : Julius Hodge, Jarrett Jack, Axel Hervelle,
Probabile Quintetto Base :
Playmaker : Andre Miller
Shooting Guard : Voshon Lenard
Small Forward : Carmelo Anthony
Power Foward : Kenyon Martin
Center : Marcus Camby
ROSTER
NR PLAYER POS HT WT DOB COLLEGE YRS
15 Carmelo Anthony F 6-8 220 05/29/1984 Syracuse 2
11 Earl Boykins G 5-5 133 06/02/1976 East Michigan 7
7 Greg Buckner(FA) GF 6-4 210 09/16/1976 Clemson 6
23 Marcus Camby CF 6-11 225 03/22/1974 Massachusetts 9
56 Francisco Elson C 7-0 235 02/28/1976 California 2
Axel Hervelle F 6-8 230 05/12/1983 Belgio R
32 Julius Hodge G 6-7 210 11/18/1983 N.C. State R
3 DerMarr Johnson GF 6-9 201 05/05/1980 Cincinnati 4
43 Linas Kleiza F 6-8 245 01/03/1985 Missouri R
1 Voshon Lenard G 6-4 205 05/14/1973 Minnesota 10
6 Kenyon Martin F 6-9 234 12/30/1977 Cincinnati 5
24 Andre Miller G 6-2 200 03/19/1976 Utah 6
21 Eduardo Najera F 6-8 235 07/11/1976 Oklahoma 5
31 NenઠFC 6-11 260 09/13/1982 Brazil 3
10 Wesley Person GF 6-6 200 03/28/1971 Auburn 11
41 Mark Pope CF 6-10 235 09/11/1972 Kentucky
9 Bryon Russell F 6-7 225 12/31/1970 Long Beach St. 12
22 Ricky Sanchez F 6-11 215 07/06/1987 Img Academy R
12 Luke Schenscher C 7-1 255 12/31/1982 Georgia Tech R
8 Earl Watson G 6-1 190 06/12/1979 UCLA 4
Staff Tecnico
HEAD COACH George Karl (College – North Carolina)
ASSISTANT COACHES Scott Brooks (College – UC-Irvine)
Adrian Dantley (College – Notre Dame)
Bill Branch (College – Lenoir-Rnyne)
Doug Moe (College – North Carolina)
John Welch (College – UNLV)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH Steve Hess (College – Ithaca)
ATHLETIC TRAINER Jim Gillen (College – Fort Hays State)
Commento
Dire che la situazione del mercato in Colorado è leggermente stagnante appare ad oggi un felicissimo eufemismo. La franchigia è infatti la fotocopia pressoché identica della versione 2004/05 guidata in panchina da ben tre coach diversi, ultimo dei quali è stato colui che guiderà gli oro azzurro anche in questa nuova avventura, George Karl.
Proprio il vulcanico tecnico di provenienza North Carolina è stato uno dei pochi motivi di discussione estivi. Non tanto per una delle sue solite dichiarazioni roboanti, piuttosto per l'ennesimo caso di coach NBA afflitto da gravi problemi di salute, in questo caso un presunto cancro alla prostata.
Le ultime notizie danno però l'ex coach di Milwaukee pronto a far ritorno sul pino dei suoi, in tempo per l'inizio della post season, con buona pace di chi lo voleva pensionato in anticipo.
Ma quale squadra si ritroverà fra le mani il convalescente George?
Il draft non ha minimamente influito sul roster che Denver presenterà ai suoi tifosi all'ingresso delle prime amichevoli di pre-season. Se la squadra presenta ad oggi ben cinque facce nuove, nessuna di queste appare come capace di cambiare gli equilibri consolidati nel corso degli ultimi dodici mesi.
L'eccezione potrebbe però essere rappresentata da Julius Hodge, prodotto di North Carolina State, una guardia di buona stazza e dall'ottimo curriculum scolastico.
Hodge a parte, l'influenza nei destini dei Nuggets di qualche rookie sarebbe da classificare come sorpresa.
Chi invece potrà e dovrà forzatamente cambiare i destini della propria franchigia, è la prima scelta di un altro draft, quello di due stagioni or sono, ovvero il numero 15 da Syracuse, al secolo Carmelo Anthony.
L'alter ego di Lebron James è stato il simbolo di questa franchigia negli ultimi due anni e la sua influenza peserà certamente sul rendimento di un anno tanto cruciale. Dopo i fasti della stagione da matricola, Anthony ha vissuto l'esperienza olimpica in modo contrastato, prima risultando uno dei giocatori meglio usciti per il rendimento sul campo, rovinando poi tutto con una serie di dichiarazioni decisamente fuori luogo sul valore dell'evento.
Ecco, il problema di Anthony nell'ultimo anno, infortuni a parte, è stato quello di un carattere sempre più spesso bizzoso, altalenante o se vogliamo essere onesti, decisamente antipatico.
Naturalmente si sa, quello che conta sono i numeri sul referto di fine partita, ma sarebbe raccontare una bugia se non si affermasse che la dirigenza non ha mai nascosto di voler far di 'Melo il proprio uomo immagine e la versione presentata nel 2005 di questo atleta è stata decisamente insufficiente, da questo punto di vista.
Un Carmelo Anthony in grande forma potrebbe essere il vero acquisto dell'asfittico mercato Nuggets, ma non sarà il solo. Dall'infermeria di Denver si presume che usciranno tanto facce vecchie ma rimesse a nuovo e capaci di rituffarsi nella mischia in versione deluxe: Kenyon Martin, dopo un anno di assestamento dovrà mostrare di valere il ruolo di ala grande al cospetto delle migliori della lega; Voshon Lenard potrà finalmente giocare la "sua" stagione dopo l'infortunio al tendine d'achille che lo aveva fermato alla primissima uscita dell'anno passato; Eduardo Najera potrà anch'egli liberarsi dalle scorie degli infortuni per dare alla franchigia quell'energia e quel lavoro "ruvido" visto tante volte a Dallas.
Per quanto riguarda invece le conferme, nonostante le voci degli ultimi giorni, Andre Miller e Nene Hilario saranno ancora punti fermi del gioco di Denver. Le voci di scambio con Paul Pierce avrebbero trovato fondamento nella ricchezza di piccoli a disposizione, da Earl Boykins, al nuovo arrivo Earl Watson, a DerMarr Johnson, ma nonostante Marcus Camby sia uno dei centri più affidabili della NBA d'oggi e nonostante l'arrivo di Luke Schenscher da Georgia Tech, liberarsi del suo cambio naturale (oltre che del play titolare) sarebbe davvero un lusso notevole per la dirigenza dei Nuggets, un gioco che potrebbe non valere la candela.
Alla fine l'arma in più di Denver dovrà essere proprio l'amalgama, la chimica; un'arma spesso misconosciuta da tante franchigie rivali che potrebbe portare a risultati sorprendenti il gruppo del Colorado.