Yao e T-Mac faranno sognare e vincere i Rockets?
Obbiettivi
Migliorare i risultati ottenuti lo scorso anno sia dal punto di vista della continuità di rendimento che dal punto di vista della strada da fare nei playoff. La squadra ha tutto (stelle di prima caratura, organico profondo, buon allenatore) per giocare una più che brillante stagione anche in una "giungla" come la Western Conference. Essere l'antagonista degli Spurs nella corsa alla prima posizione nella Southwest Division e arrivare alla finale di conference sono traguardi certamente difficili da raggiungere ma che questi Rockets possono anche riuscire ad ottenere.
CONFERENCE: Western Conference
DIVISION: Southwest Division
ARRIVI: Stromile Swift (Memphis Grizzlies FA), Derek Anderson (Portland Trail Blazers FA).Lonny Baxter (FA), Rafer Alston (Toronto Raptors).
PARTENZE: Scott Padgett (New Jersey Nets FA), Clarence Weatherspoon, Mike James (Toronto Raptors) .
ROOKIES: Luther Head (Illinois)
Probabile Quintetto Base:
PLAYMAKER: Rafer Alston
SHOOTING GUARD: Derek Anderson
SMALL FORWARD: Tracy McGrady
POWER FOWARD: Stromile Swift
CENTER: Yao Ming
Roster
NUM PLAYER POS HT WT DOB FROM YRS
12 Rafer Alston PG 6-2 170 07/24/1976 Fresno State 6
8 Derek Anderson G 6-5 195 07/18/1974 Kentucky 8
20 Jon Barry G 6-5 210 07/25/1969 Georgia Tech 13
35 Lonny Baxter F 6-8 260 01/27/1979 Maryland 3
40 Ryan Bowen F 6-9 220 11/20/1975 Iowa 6
2 Luther Head G 6-3 185 11/26/1982 Illinois R
5 Juwan Howard F 6-9 230 02/07/1973 Michigan 11
1 Tracy McGrady F-G 6-8 210 05/24/1979 Mount Zion 8
55 Dikembe Mutombo C 7-2 265 06/25/1966 Georgetown 14
25 Moochie Norris G 6-1 185 07/27/1973 West Florida 8
3 Bob Sura G 6-5 200 03/25/1973 Florida State 10
4 Stromile Swift F 6-9 230 11/21/1979 Louisiana State 5
17 Charlie Ward G 6-2 185 10/12/1970 Florida State 11
7 David Wesley G 6-1 203 11/14/1970 Baylor 12
11 Yao Ming C 7-6 310 09/12/1980 China 3
Staff Tecnico:
HEAD COACH: Jeff Van Gundy (College – Nazareth)
ASSISTANT COACHES: Steve Clifford (College – Maine)
Andy Greer (College – SUNY Brockport)
Patrick Ewing (College – Georgetown)
Tom Thibodeau (College – Salem State)
STRENGTH-AND-CONDITIONING COACH: David Macha (Almeda)
ATHLETIC TRAINER: Keith Jones (College – Arkansas)
Commento
La stagione del riscatto. Con questo auspicio partono gli Houston Rockets della coppia Tracy McGrady - Yao Ming guidati in panchina da coach Jeff Van Gundy.
Un annata quella scorsa molto altalenante: con un inizio di stagione balbettante, una ripresa trovata grazie anche alle mosse del GM Carroll Dawson nel mercato invernale e l'uscita al primo turno dopo 7 combattute gare contro i Dallas Mavs dopo essere stati in vantaggio 2 - 0 nella serie.
Dopo la rivoluzione dello scorso anno la dirigenza ha deciso di non stravolgere ulteriormente il roster a disposizione di coach JVG ma di inserire nell'intelaiatura creata pochi innesti di qualità : la play – guardia rookie Luther Head grande protagonista con i vice campioni NCAA di Illinois, l'ala forte ex Grizzlies Stromile Swift e l'esperto ex Blazers Derek Anderson.
Negli ultimi giorni Houston ha inoltre provveduto a concludere un altro affare colmando l'unica grande lacuna presente nel suo roster: la mancanza di un vero playmaker di ruolo. Ha infatti concluso una trade con Toronto dove ha ceduto Mike James per il talento enigmatico di Rafer Alston.
Le acquisizioni estive hanno ulteriormente migliorato il roster a disposizione dell'ex coach dei Knicks che ha a sua disposizione un roster molto profondo in tutti i ruoli con addirittura sei giocatori (Sura, Wesley, Anderson, Barry, Alston e Head) a ricoprire la posizione di esterno, Howard e Swift a contendersi lo spot di ala forte e l'inossidabile Mutombo a cambiare Yao.
Dando uno sguardo al quintetto titolare in posizione di point guard agirà l'ultimo arrivato dai Raptors Rafer Alston. Le sue caratteristiche e il suo indiscutibile talento sembrano calzare a pennello con le necessità di questi Rockets. “Skip to my lou” è infatti un giocatore dotato di gran ball handling, di una buona mano anche dalla distanza e ha senza dubbio le qualità tecniche per pilotare una fuoriserie fiammante come quella dei Rockets. I dubbi sorgono per quanto riguarda la mentalità e i troppi colpi di testa che spesso lo hanno portato in conflitto con gli allenatori. Starà a Jeff Van Gundy fargli capire che è la sua grande occasione per dare una decisiva svolta alla sua carriera.
Una volta risolti i suoi importanti problemi con le ginocchia potrà dare un grande aiuto anche l'ex Hawks Sura. Il buon Bob è un giocatore di grande temperamento che ha mostrato ottima affidabilità nella scorsa stagione poichè dotato di una buona visione di gioco, di un eccellente tiro e di quella sfacciataggine e determinazione che piace molto a Van Gundy.
In posizione di guardia inizialmente, con ogni probabilità , Van Gundy si affiderà alla solidità di David Wesley ragazzo non più di primo pelo ma bravissimo a punire sugli scarichi e sui raddoppi e molto efficace in difesa dove riesce quasi sempre a mettere in difficoltà l'esterno avversario più pericoloso. A cambiare il ritmo dalla panchina e a insaccare qualche tripla l'ex coach dei Knicks potrà avvelersi di un autentico specialista dell'uscita dal pino come Jon Barry, e anche del giovane e talentuoso rookie da Illinois Luther Head dotato di una mano velenosa da tutte le posizioni e di muoversi egregiamente senza palla.
Nel ruolo di guardia è però arrivato un giocatore molto interessante che se in ottime condizioni può risultare un ottima opzione per il gioco di Houston, stiamo parlando di Derek Anderson. Tagliato dai Blazers, Anderson è un giocatore molto completo e duttile, capace di coprire le tre posizioni esterne, dotato di un buon controllo di palla e di una ottima visione di gioco può fornire quell'imprevedibilità e quella pericolosità offensiva che potrebbero tramutarlo nella terza punta dell'attacco Rockets dopo T - Mac e Yao. Gli unici dubbi che si covano su di lui riguardano una tenuta fisica approssimativa poiché proviene da due anni molto travagliati.
A completare il reparto esterni c'è poi uno dei giocatori più ammorbanti dell'intera Lega, Tracy McGrady reduce dall'ennesima eliminazione al primo turno di playoff vorrà zittire i critici che lo definiscono un perdente con il suo fantastico talento che già l'anno scorso ha ammaliato i fans del Toyota Center. A tratti onnipotente con l'arancia in mano (vedi gli incredibili 35 secondi in quel celeberrimo San Antonio - Houston dell'anno scorso) al fuoriclasse ex Magic si chiede di affinare ancora di più la sua intensa con Yao e possibilmente di giocare questa stagione con tanta intensità e grinta in modo da superare definitivamente lo scoglio del primo turno di playoff.
In ala forte è arrivata in estate una delle novità più intriganti, da Memphis è stato firmato il verticale Stromile Swift. Un giocatore che in maglia Grizzlies ha avuto un rendimento ricco di alti e bassi complice probabilmente un po' di immaturità e soprattutto la concorrenza di Gasol. Nei Rockets porterà il suo incredibile atletismo che gli ha permesso in questi anni di brutalizzare i canestri avversari con schiaccioni squassanti e quella velocità e reattività che nessun lungo dei Rockets possiede. Queste caratteristiche, unite all'incredibile potenziale ancora inespresso, ne fanno un giocatore che sulla carta si integrerebbe meravigliosamente con Yao e che potrebbe formare una coppia di lunghi veramente interessante sia in attacco (dove i difensori dovranno spesso desistere dal raddoppiare il cinese per non subire lo schiaccione o il tap in di Stro) che in difesa (dove si rischia di formare una muraglia invalicabile per gli avversari). Perchè ciò avvenga è chiaro che Swift dovrà migliorare, specialmente, sul piano della continuità e della concentrazione.
Dal pino a cambiare 'Stro' ci sarà Juwan Howard, giocatore molto discusso perchè assai talentuoso ma notoriamente troppo soft, che dalla panchina potrà ritagliarsi un posto importante se in pochi minuti riuscirà a cambiare volto alla gara.
In posizione di pivot c'è l'altra stella, dalla quale i Rockets si aspettano un ulteriore salto di qualità questa stagione, Yao Ming. Il cinese quest'anno ha vissuto per la prima volta un estate senza grossi impegni con la sua nazionale, ciò gli ha dunque permesso di rigenerarsi da un punto di vista fisico e di migliorare quelle parti del suo gioco che lo hanno visto spesso poco convincente in questi 3 anni.
Yao è un giocatore fantastico, per nulla egoista è dotato di mani dolcissime e movenze da ballerino, che però in questi anni ha denotato problemi di equilibrio nel prendere la posizione spalle a canestro e nell'esprimere movimenti di potenza. Egli può migliorare sensibilmente anche l'efficacia a rimbalzo ed evitare di compiere ingenui falli che lo tolgono prima del dovuto dalla partita.
Houston quest'estate gli ha mostrato grande fiducia rinnovandogli il contratto fino al 2011 ed egli vorrà sicuramente ripagare la dirigenza e i tifosi con una grande stagione in coppia con il "gemello" T - Mac.
A dare il cambio a Yao ci sarà il sempreverde Mutombo che con le sue doti intimidatorie, il suo mestiere e la sua professionalità riuscirà anche quest'anno a dare il suo contributo alla causa.