AFC – Week 6 Report

Tomliosn, uno e trino, td su corsa, passaggio e ricezione

In attesa del Monday Night Football, possiamo già  archiviare la sesta giornata come favorevole ai Colts. Tutte le principali antagoniste di Indianapolis non hanno brillanto. Hanno perso New England e Pittsburgh, Cincinnati ha faticato moltissimo, solo Denver è uscita in maniera brillante dal proprio match.

E' Orami chiaro. I Patriots sono solo la brutta copia della squadra dominante vista negli anni scorsi. La prima è stata un casualità , la seconda un incidente, ma alla terza sconfitta salgono fortissimi i dubbi sulle possibilità  di questa squadra di ripetersi per la quarta volta. Sbagliare è umano, perseverare diabolico.

A Denver, è andato in scena l'ennesimo episodio di una telenovela infinita, con protagonista un vecchio leone ferito, che cerca di battersi fino alla fine, con orgoglio e dignità , ma senza le possibilità  fisiche per trionfare. Le assenze di questa stagione, hanno reso vulnerabile tutta la difesa, e, l'attacco, pur capace di spunti di classe, non è mai stato la vera forza di questa formazione.

Figurarsi se manca il miglior runner della squadra, fermo sulla sideline, con una caviglia fuori posto. Al Mile High le due squadre sono arrivate decise a non far correre l'avversario, ma mentre Shanahan e Plummer sono riusciti, alla lunga, a spaccare la difesa, Brady no.

Il quarterback Broncos più che gestire la partita ne ha dettato i tempi, finendo con 262 yards e due td, senza intercetti, come succede ormai da quattro incontri, con un rating di 134,4.

"Ottimo. E' stato perfetto" – ha dichiarato l'allenatore – "E' al terzo anno, ha fiducia nel sistema, e si integra perfettamente con la squadra. Ha raggiunto la maturazione che tutti ci attendevamo. Ora bisogna mantenersi su questa squadra".

Due big play in fila, nel secondo quarto, hanno inevitabilmente allungato la difesa, che ha dovuto tirare verso il basso una coperta troppo corta. Le bootleg di Plummer hanno mostrato come sia in difficoltà  nello spostarsi una linea logora da mille battaglie.

Le tracce verso l'interno di Smith e Lelie, hanno fatto male alle saftey, incapaci di aiutare in copertura i cornerback. Le conseguenze sono presto arrivate, con Bell che ha sfruttato lo spazio danzando in punta di piedi, come una ballerina del Bolscioi, nei buchi di una linea, che non somiglia per niente a se stessa.

"Nel finale siamo migliorati" – ha sarcasticamente commentato Belichick – "Non abbiamo concesso giochi da 70 yards".

Brady, coadiuvato da un ottimo Patrick Pass, sfruttato fuori dal backfield, ha provato a rientrare in partita. Con determinazione ed orgoglio più che con la tecnica.

Siamo orgogliosi per come abbiamo giocato, fisicamente, con determinazione, ma non abbiamo eseguito come sappiamo

.

I Broncos sono stati attenti a non riaprire una porta che era sigillata, mantenendo il controllo del pallone negli ultimi tre minuti, dopo che sopra di otto, avevano forzato Brady a lanciare tre incompleti.

A Baltimora la temuta vendetta dell'ex non c'è stata. Dilfer ritorna sul luogo del delitto, ma non riesce a togliersi una soddisfazione attesa qualche anno. Scaricato, pur avendo portato i Ravens al super bowl, il giocatore è tornato da avversario, ma i sogni di rivincita sono presto svaniti, mostrando la realtà .

Una difesa assolutamente dominante, è stato il brusco risveglio.
"Non ho giocato bene, non abbiamo giocato bene. Avevo troppa pressione addosso. L'ambiente non ha influito, ho giocato in condizioni peggiori".

Baltimora ha lasciato solo 186 total yards e nessuna segnatura per l'attacco dei Browns. Controllo perfetto del perimetro, pur mantenendo un'aggressività  notevole, che ha provocato tre turnover, due fumble di Dilfer, che hanno portato ben dieci punti alle anemiche casse dei Ravens. L'attacco non punge, ma poco alla volta sembra migliorare.

Billick ha iniziato a far ruotare i propri running back, Lewis e Taylor, sempre più coinvolto in questo attacco. Riuscendo a controllare maggiormente il pallone, tenuto nel match per oltre 37 minuti, la difesa ha potuto compiere la propria missione. La politica è chiara, l'attacco non deve perdere le partite.

Tood Heap ha confermato: "Quando non ci mettiamo in una buca da soli, la nostra difesa può giocare al proprio meglio, ed è molto più pericolosa"

La squadra era sicuramente decisa a far dimenticare la pessima prova disputata a Denver, con ben due giocatori espulsi. "Abbiamo giocato molto più concentrati, abbiamo giocato l'uno per l'altro" ha dichiarato Samari Rolle.

Riprende il cammino dei Bengals, dopo lo stop a Jacksonville, la squadra è tornata alla vittoria con i Titans. Non è stata una vittoria limpida, di quelle che fanno scalpore, ma è comunque una vittoria. Ottenuta in rimonta. Ottenuta vincendo la guerra dei turnover, con tre palle recuperate contro nessuna persa, da cui sono arrivati 14 punti. Ottenuta, in una parola, alla maniera dei Bengals.

La squadra di Marvin Lewis, è entrata nel match come la formazione con il miglior margine tra palle perse e recuperate, +13. La partita ha ampliato il distacco sui secondi. Partono forte i Titans, guidati bene da McNair che conferma la propria tradizione positiva contro Cincinnati. Contenendo Rudi Johnson( 18 portate 80 yards 1 td), e sfruttando molto Brown (18 portate 84 yards due td), la squadra marcia, ed apre le possibilità  di play action.

Tutto sembra funzionare, 10 -7, all'intervallo. I Titans non vogliono commettere errori, e la partita se ne giova, divenendo gradevole. Nessun errore, un football pulito, anche dalla squadra meno esperta della lega. McNair completa molto sul breve, otto palloni saranno per i tigh end Kinnoy e Troupe, spesso schierati contemporaneamente, anche per aumentare la protezione sulla linea.

Cincinnati traballa, ma non crolla. Palmer, nona gara consecutiva con rating oltre 100, rimane sul corto, sfrutta molto Perry, come ricevitore fuori nel backfield ( 9 ricezioni 45 yards 1 td), e, accontenta Chad Johnson quando vuole andare in profondità  ( 8 ricezioni 135 yards 1 td). Dopo le doppie e triple coperture della settimana precedente, il ricevitore è stato messo in movimento, e stato accompagnato da uno slot, in una parola, è stato utilizzato con maggiore versatilità , portandolo spesso uno ad uno con Pacman Jones, il rookie prima scelta. Risultato la squadra rientra in gara 17-10 nel terzo quarto.

Signori la difesa. Thurman riporta un primo intercetto di McNair in end zone, Kaesviharn ne riceve un altro al posto di Bennet, e James forza un fumble riportandolo sulle 1yards avversarie. Segnare è un gioco da ragazzi per Rudi.

"Non voglio incolpare l'attacco. Ma se perdi la palla tre volte, e non la recuperi mai, è impossibile vincere contro buone squadre." L'ovvia considerazione di Fisher.

Bullock ha invece evidenziato l'inesperienza che ha portato a commettere errori: "E' una squadra giovane, commettiamo sciocchezze. Ma stiamo cercando di migliorare poco alla volta, partita dopo partita".

Molti gli spunti di interesse nel derby in Florida. Prima dell'inizio. Dopo solo proseliti per i Bucs, capaci di dominare l'avversario sia in attacco che in difesa. La sfida fra collegiali, è venuta mano, con Cadillac sulla sideline, ma la difesa di tampa non ha certo fatto accomodare Brown, concedendogli solo nove portate per 22 yards un td.

Si diceva motivi di interesse, che ne dite del ritorno di Ricky Williams, è sufficiente a detrae la vostra attenzione? Il giocatore si è intravisto, più che visto. Cinque portate, otto yards, lontano dai suoi numeri migliori.

Mi sono sentito bene, come se non avessi mai lasciato. Forse qualcuno era più eccitato di me. Mi spiego, in fondo è solo un altro giorno, cerco di vivere al meglio quanto la vita propone.

Forse qualcuno si è accorto che era in campo? Nick Saban è contento, beato lui: "Mi è apparso veloce, scattante, in ottima forma. Ha fatto i tagli giusti. In una parola non sono affatto dispiaciuto della sua prova".

Beh, ma a Miami tanto vincono con la difesa. Griese subisce 4 sack, va fuori infortunato. Tampa lancia 189 yards, ma Pittman sfonda ripetutamente. La difesa sulle corse, un ricordo. 127 yards in 15 portate, la media? Oltre 8 yards. Fate voi. Se poi aggiungiamo i problemi che ha avuto Frerotte nel mantenere il possesso del pallone, con 4 sacks e due fumble, uno riportato dritto dall'altra parte, e i molti errori di esecuzione, la frittata è fatta.

Jacksonville fa sul serio. Dopo aver superato i Bengals, gioca lo stesso scherzo a Pittsburgh, questa volta in trasferta e senza il proprio running back titolare. Vittoria in Over time, con un intercetto, il terzo della serata, riportato direttamente in end zone da Rashan Mathis.

Abbiamo dimostrato a tutti di essere una delle squadre più solide e difficili da battere della lega. Possiamo dire di essere tra i migliori

Maddox era sotto il centro, al posto di Roethilsberger, e i risultati si sono visti. 154 yards un td, ma soprattutto tre intercetti lanciati dal backup e un fumble, hanno creato molti problemi ad una squadra che non ha un attacco in grado di segnare rapidamente. Soprattutto se manca anche il miglior ricevitore Ward. Jacksonville si è limitata a non commettere errori o costose penalità , cercando di rimanere incollati agli avversari, e che fossero loro a servire la partita su un piatto d'argento.

Pittsburgh parte male, perde il pallone due volte nei primi tre drive, e concede lunghi guadagni al sostituto di Taylor, Greg Jones ( 18 tentativi 77 yards), che arriva a segnare il suo unico td dell'incontro nel primo quarto. Presto fatti gli aggiustamenti, e all'intervallo la squadra è avanti 14 a 10. I Jaguars sono solidi non mollano, continuano nella filosofia dei piccoli passi, e Matt Jones esegue una ricezione da circo, in end zone mantiene due piedi dentro il campo e riceve ad una mano. Fantastico. Fa 17 a 14.

Ma la squadra commetti molti errori (drop in end zone, un quarto down invece di un probabile field goal sono solo alcune delle perle) e rimette in gara gli Steelers ancora capaci di raggiungere gli avversari, e di vincere il sorteggio ai supplementari. Ma Maddox commette ancora due errori, uno di troppo. Prima il fumale sulle 27, quando il Kicker era già  pronto a calciare, uno l'interecetto, dopo che la difesa aveva forzato ancora il punt agli avversari. Questa volta non c'è stato recupero.

Avrà  avuto mica un brutto giorno?
"Mi sembra ovvio" ha risposto disgustato Cowher. Elementare Watson.

Washington perde la seconda partita in fila nella bolgia dell'Arrowhead Stadium, di fronte ai Chiefs, o meglio di fronte a Jarred Allen.

"Fin qui abbiamo perso troppo palloni" – ha dichiarato Gibbs – "Non abbiamo sempre pagato, ma questa formula ci ucciderà  se continuiamo".

Il DE al secondo anno ha assolutamente dominato la linea di scrimmage, creando continui imbarazzi al tackle avversario. Due fumble, tre sacks, cinque tackle, i numeri della mostruosa giornata del giocatore.

"Era dovunque. Ha giocato un match straordinario per noi" ha dichiarato Knight, che ha a sua volta riportato un terzo fumble in end zone e salvato il risultato con una deflezione nella propria end zone nel finale. I Pellerossa hanno perso a dispetto di un total offese pazzesco con oltre 100 yards in più rispetto agli avversari.

Il Moss dei poveri riceve per 170 yards, la difesa limita il gioco di corsa avversario sotto le 100 yards, ma le tre palle perse condannano inesorabilmente Gibbs. La partita va avanti segnatura a segnatura, da una parte dall'altra, rimanendo sul filo, fino alla fine, quando un gioco da 60 yards per Holmes spezza definitivamente l'equilibrio.

Potrebbero fargli fare anche l'usciere dello stadio, il magazziniere della squadra, e forse, il fisioterapista. Tomlison sarebbe in grado di svolgere tutte queste mansioni. Incredibile vedere un giocatore segnare tre td, uno su ricezione, uno su corsa, uno su passaggio. 140 yards in 31 portate, miglior ricevitore con 39 yards, e un rating perfetto sotto il centro. Dategli più soldi, gioca tre ruoli.

Mi diverto molto quando lancio. Non è una cosa che si suppone debba fare io. Quando tutto va a buon fine sono davvero orgoglioso.

"E' come Superman" – ha dichiarato Brees – "può fare tutto, davvero un sacco di cose".

Posto a rischio, ma non per colpa di Rivers.
Schottenheimer: "Abbiamo cercato di mettergli la palla in mano quante più volte possibile. Se riusciamo a coinvolgerlo in molti giochi, le yards arrivano sicuro"

Oakland è stata annientata, battuta dai rivali con una superiorità  talmente netta, che non si era mai vista nell'era di Al Davis. Sono quattro le vittorie consecutive dei Chargers, contro i rivali, mentre Marty Ball arriva ad un record 24-7 contro Oakland. Sicuramente un passo indietro rispetto alle sconfitte subite precedentemente, in cui la squadra era rimasta competitiva fino alla fine.

"Quando si gioca così, non si può essere contenti di niente" ha ammesso Turner. Con Moss shakerato al primo contatto, la squadra ha fatto molto meno paura sul profondo. " Hanno dovuto cambiare tattica. Prima che uscisse Moss aveva cercato di trovarlo un paio di volte sul profondo, questo ci ha dato maggiore confidenza" ha ammesso Shawn Merriman.

San Diego si è semplicemente messa ad aspettare Lamont Jordan sulla linea, concedendogli la miseria di 36 yards in 12 tentativi. In possesso palla i Chargers hanno corso, entrando nella difesa, si fa per dire, avversaria, come una lama calda nel burro. 45 tentativi di corsa, ad una media di oltre 4 yards e un tempo di possesso superiore di oltre 10 minuti agli avversari. Solo 21 passaggi. Quando corri così, che bisogno hai di mettere la palla in aria?

Vincere senza convincere. Basta poco ai Bills, e grazie alla concomitante sconfitta dei Patriots, la squadra è catapultata in vetta alla AFC EAST.

"L'importante è vincere. Ora siamo al 50%. I numeri mi interessano relativamente"
Per Mularkey la situazione è chiara. Sotto il centro c'è ancora Holcomb, che ha vinto la gara con Losman, ma i segreti della squadra sono ovviamente altrove. La difesa innanzi tutto. Non riuscendo più a dominare gli avversari, la filosofia è cambiata, ponendo l'accento su una maggior aggressività , che comporta big play e turn over.

Cinque sack, e 3 cambi di possesso, sono state le chiavi del successo contro i Jets, che pur hanno potuto muovere la palla bene, soprattutto con Martin, andato finalmente oltre le 100 yards su corsa. McGhee è un'altra delle chiavi della vittoria. Un dignitoso gioco aereo ha permesso di aprire spazio alla stella della squadra. 143 yards, massimo in carriera, ed un td, hanno consentito un controllo del pallone per oltre 38 minuti, guadagnando 341 yards, il massimo in carriera.

"Abbiamo giocatori in grado di fare grandi numeri. Il mio ruolo" – ha dichiarato Holcomb – "è di coinvolgerli il più possibile, meravigliandomi a volte di quanto possano fare".

Jonathan Vilma ha ammesso le difficoltà : "Non siamo riusciti ad eliminargli il gioco di corsa". Pur mantenendo la partita in pugno, nel finale, con i Jets arrivati ad un solo possesso di distanza potevano pareggiare. Testaverde, alla seconda uscita da titolare, è risultato inconsistente, finendo con 12 su 26 per 161 yards, un td su corsa e due intercetti.

Momento chiave del match l'inizio del secondo tempo, con Testaverde che ha lanciato un intercetto sulle 20 avversarie, con la squadra sotto di sette. Pur con molto tempo la lettura, nel gioco in questione, è stata drammatica, i risultati altrettanto devastanti. 82 yards di drive e corsa in end zone da una yards di McGhee, per la segnatura che ha spaccato in due la partita, 24 a 10.

Partita senza storia a Seattle. L'attacco numero uno della lega ha avuto vita semplice nel far un solo boccone dell'unica squadra ancora senza vittorie, dettando i tempi ad un match a senso unico. Gli spostamenti sulla linea offensiva, praticati dal nuovo offense coordinator dei Texsans, hanno permesso una miglior pass protection. Carr ha avuto più tempo per lanciare, ma il suo miglior bersaglio era seduto in panchina, ancora convalescente per la lesione al polpaccio.

Essere 0-5 è frustrante, nient'altro da aggiungere.

Seattle non si è sprecata più di tanto, ha messo nove, a volte dieci uomini sulla linea, togliendo Davis, solo 40 yards su corsa, dal match. Il running back rappresenta l'80 % del gioco offensivo per Dom Capers, è il miglior runner e contemporaneamente il miglior ricevitore della squadra, senza di lui, per Houston è stata notte fonda.

"Sono disgustato di come abbiamo giocato. La cosa peggiore? Aver mostrato in prime time questi fondamentali. La mia squadra non è così male" ha confessato l'head coach. Alexander 22 portate per 141 yards, ha corso a piacimento, sfruttando placcaggi sbagliati, ribalzando da un difensore all'altro, traendo vantaggio dalla approssimativa tecnica degli avversari, frustrati anche da una serie infinita di penalità , 13 alla fine.

Il running back: "Siamo dove dovremmo essere, la squadra sta maturando".
Hasselbeck ha lanciato poco, solo 160 yards, ma ha mostrato freddezza, riuscendo ad uscire bene da alcune situazioni delicate. Al tirar delle somme tutto è durato tre quarti, l'ultimo è stata accademia.
Ora tutti a guardare i due attacchi più belli della lega. Almeno così dicono.

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