Negativa la partita di Tommy Maddox…
Come fa un quarterback rookie a vincere 16 partite di regular season e una di playoff uscendo sconfitto dal campo solamente due volte e, per di più, contro la squadra che negli ultimi 4 anni ha alzato al cielo per 3 volte il Vince Lombardi Trophy?
E' semplice. Dategli una linea anticarro, la prima difesa della NFL ed un gioco di corse che si occupi del 60% degli snap di una squadra di football. Questa, in sintesi, la risposta più gettonata all'exploit di Ben Roethlisberger. Poi, però, arriva la prima domenica in cui i Pittsburgh Steelers si ritrovano a dover (o voler?) fare a meno del loro numero 7 per via dell'infortunio al ginocchio sinistro rimediato nel primo Monday Night della sua carriera.
E questa domenica porta via, o quantomeno ridimensiona, le molte certezze derivate dalla lettura scientifica delle statistiche. Perché i numeri possono essere una chiave di lettura, ma 60 minuti effettivi di football sono altra cosa. Così basta cambiare una pedina e la squadra costruita per contare il meno possibile sul proprio quarterback si ritrova, con 3 quarti di partita già disputati, ad aver mangiato più yds grazie alle penalità dell'avversario di turno, i Jacksonville Jaguars, che con il proprio attacco. Possibile? Sì, perché anche nella formula perfetta aggiungere qualcosa può innescare una catastrofe. Insomma: l'acqua, h2o, è indispensabile per sopravvivere, mentre l'acido solforico, h2so, ti uccide.
In questo caso l'elemento che ha mandato in tilt la squadra che 6 giorni fa era uscita vincitrice dalla battaglia di San Diego si chiama Tommy Maddox. Difficilmente negli sport di squadra la sconfitta può ricadere tutta sulle spalle di un singolo individuo, ma a volte, magari raramente, capita.
Oltre ad un fumble tragicomico in raggio da field goal durante l'overtime e ai tre intercetti – fatale l'ultimo per il touchdown-partita di Rashean Mathis – il 34enne uscito da UCLA ne ha combinate di tutti i colori, disputando una partita che nel suo complesso scende ben al di sotto di quanto suggerirebbero le stats finali (11 su 28, 154 yds ed un touchdown e 3 palloni nelle mani della difesa) e va ben oltre l'apertura di credito che bisogna concedere ad un quarterback che torna a giocare una partita di regular season dopo un anno e, per giunta, senza il suo miglior ricevitore (Hines Ward, fermato dal problema muscolare alla coscia destra).
Così, grazie a quattro turnover confezionati da 'Tommy Gun', i Jaguars sono usciti da Heinz Field con una vittoria dal peso specifico incalcolabile nell'economia delle rispettive division e dell'intera AFC. Un successo che ha riscattato il k.o. interno subito proprio dagli Steelers lo scorso anno, quando Jacksonville fu punita di misura da una partita eccellente di Big Ben e da un field goal sfortunato di Josh Scobee, che nel finale sfiorò il field goal del successo da distanza siderale.
Nella vittoria ottenuta domenica da Byron Leftwich e soci c'è sì anche un field goal decisivo, da 46 yds, sbagliato da Jeff Reed, ma c'è soprattutto la grande differenza tra due quarterback: uno, Maddox, annegato nei propri limiti e nella scarsa mobilità contro la pass rush avversaria; l'altro, Leftwich, bravo a gestire per quanto possibile la 'Blitzburgh', a mostrare il solito grandissimo carattere e, soprattutto, a non decidere la partita in senso negativo.
In questo il qb dei Jaguars (19/35, 177 yds, 1-1) è stato aiutato dal proprio coaching staff, riuscito a far dimenticare l'assenza pesantissima di Fred Taylor - l'uomo che, di fatto, una settimana prima aveva steso i Cincinnati Bengals - con una sapiente gestione di Greg Jones ed Alvin Pearman.
Il primo, 77 su 18 portate con un touchdown ed una forza d'urto a tratti spaventosa, ha sfruttato subito la grandissima occasione offerta dalla decisione di Del Rio di riportarlo dalla posizione di fullback al suo ruolo naturale di running back.
Il secondo ha mostrato una sicurezza inusuale per un rookie, alternando il suo ruolo di ritornatore nello special team a quello di tailback bravo nel gioco d'impatto (le 22 yds su 15 portate dicono poco, spesso è partito dalla shotgun) e soprattutto nel fare da ancora di salvataggio per Leftwich con un paio di blocchi vitali e ben 5 ricezioni per 35 yds guadagnate. Ovvero tre completi e 2 yds in più rispetto al miglior wide receiver degli Steelers, Quincy Morgan.
Un paragone che la dice lunga sulla domenica nera di Maddox, oltretutto fortunato nell'avere a disposizione un Heath Miller strepitoso. Il tight end uscito da Virginia ha fatto dimenticare a tutti di essere un rookie giocando una partita di grande sostanza e ancor maggiore grinta. Una 'cattiveria' agonistica rappresentata perfettamente dall'unico td pass di Maddox, una semplice hook chiamata per prendere un primo down nelle 10 yds che 'Big Money' ha trasformato in 6 punti trascinandosi nella endzone un paio di avversari.
Ma né la prestazione maiuscola di Miller, né una difesa mostruosa – capace di una goal line stand incredibile con 4 down giocati ad una yard dalla meta ma macchiata da tre pesantissimi falli personali (due di Troy Polamalu, uno di Aaron Smith) – sono bastati a rimediare ai 4 turnover firmati Maddox.
Così come non è stata sufficiente agli Steelers la giornata di grazia dello special team, che nel secondo quarto ha confezionato il touchdown del 14-7 con un ritorno di punt da 72 yds di Antwaan Rande El e dopo il kickoff dell'overtime, grazie ad una magia di Morgan, ha portato la linea di scrimmage sulle 26 di Jacksonville. Nulla da fare, perché sulla terza azione in raggio da field goal Maddox ha perso lo snap di Jeff Hartings per un fumble pesantissimo, ricoperto dal defensive end dei Jaguars, Reggie Hayward.
La squadra di Del Rio, a questo punto, sembrava aver rimesso le cose a posto dopo aver gettato al vento la partita negli ultimi istanti del quarto periodo con un intercetto di Leftwich, 'pizzicato' in endzone del cornerback rookie Bryant McFadden, mandato a coprire Reggie Williams. Nell'azione precedente gli Steelers avevano salvato la baracca grazie alla giocata difensiva più bella della partita, un volo con cui Ike Taylor ha tolto dalle mani di Jimmy Smith un passaggio al bacio di Leftwich sul piloncino di destra. Il quarterback dei Jaguars - bellissimo il td pass del 14-17 per Matt Jones, autore di una fantastica ricezione ad una mano ma di una prova a corrente alternata - nell'overtime non è riuscito a trovare, ancora una volta, né Williams né Smith.
Così i Jaguars sono stati costretti a chiamare per la nona volta (!) il punter Chris Hanson. La partita si è chiusa qui, perché Maddox, che nel primo quarto era stato intercettato da Mike Peterson e Terry Cousin, ha completato il patatrac spedendo il primo (ed ultimo) passaggio del drive nelle mani di Rashean Mathis, bravissimo a leggere la slant per Morgan arrivando in endzone per il 23-17 finale.
Una vittoria pesantissima per i Jaguars, spinti in difesa da un Daryl Smith di grande sostanza e da un Peterson onnipresente. Uno dei punti più bassi nella carriera di Maddox, che nel dopopartita ha risposto piccato alla contestazione pesantissima del pubblico di Heinz Field definendo "comici" i 'buu' di disapprovazione.
Una reazione dettata probabilmente dalla delusione e dalla consapevolezza di averla/e fatta/e grossa, ma un veterano di lungo corso, se non in campo, deve almeno distinguersi nei comportamenti. E l'ex assicuratore, ex XFL, anche in questo ha perso un'occasione d'oro.