Drafta che ti passa !!

Quest'uomo è ormai l'idolo della redazione di Play.it !

Nell'universo NBA puoi classificare le squadre secondo un sacco di criteri.

Ci sono le vincenti e le perdenti (e poi ci sono i Clippers), ci sono le franchigie con grande esposizione e quelle delle quali freguntubo anche a casa loro (chi ha detto Toronto e Atlanta?), ci sono quelle abituate a scegliere dopo la 20 (S.Antonio) e quelle che non scendono mai oltre la 10 (i Clippers ed i Warriors).

E gia' che ci siamo, entriamo in questo universo parallelo che e' il MGDD…… no, non sono impazzito (non piu' del solito) ma, parafrasando Elio e Faso, mi riferisco al Meraviglioso Gioco del Draft.

Non credo che esista nel mondo dello sport un evento piu' democratico del Draft, una situazione che, rapportata all'Italia, assegnerebbe Gilardino e Cassano ad Atalanta ed Empoli, invece che a Juve e Milan. Bellissimo vero?

Oddio, il paragone non calza troppo bene. Significa che dopo il Torneo di Viareggio ed il campionato Primavera, i santoni della pedata italiana si riuniscono e sputano Mock Draft che classificano i piu' grandi prospetti tra i bambini disponibili (altro che Campioni – Il sogno di Gulli e Moschini vari).

E tutto questo ha il suo acme in una seratona con diretta televisiva, nella quale il buon Zio Fester, alias Adriano Galliani (si, proprio quello che tra maggio e giugno ha premiato chiunque o quasi), entra ed esce dal palco nominando i nomi dei giocatori scelti…. interessante vero?

Rifacciamo il salto al di la' dell'Atlantico. Credo che esistano piu' aneddoti in 2 ore di Draft che in un anno di basket giocato: giocatori candidati alla scelta alta che retrocedono in una sorta di psicodrammi collettivi, chiamate folcloristiche di gente neanche presente, GM che hanno sempre la faccia di saperla lunga, ragazzi vestiti da grandi con abiti elegantissimi ma dai colori e dagli accessori improponibili…. un vero bestiario in salsa palla a spicchi.

Rinuncio a priori qualsiasi commento tecnico: qui c'e' gente che fa del Draft una ragion d'essere, sarebbe in grado di pronosticare le prime 20 chiamate sbagliandone mezza, mentre io so a malapena chi e' Bogut, faccio a stento lo spelling di Andriuskevicius e penso che Taft sia un dopobarba senza alcool.

Per contro, mi chiedo che senso abbia chiamare alla numero 13 un paffutello di nome May, che pero' ha mani di broccato e viene da un college dove i giocatori storicamente poi fan bene quando si gioca a soldi. Ma per vostra e mia fortuna, non mi guadagno da vivere facendo il GM e quindi lascio spazio ai prof dello scouting, che asseriscono che e' troppo piccolo, troppo ciccio e troppo lento per giocare 4 in mezzo ai babau (come sempre si focalizza cosa NON sa fare un giocatore, invece di quello che e' capace di dare). Tanto poi fra 3 anni sapremo quanti Milicic e quanti Ginobili ci sono in questo Draft.

Nel frattempo, quasi inosservato, il signor Stern David ha dato la sua personalissima risposta alla domanda su chi sia il piu' grande commissioner tra le grandi leghe.
Per i prossimi x anni, le TV americane e non potranno trasmettere il basket che piu' ci piace senza la spada di damocle dello sciopero, gia', proprio quella brutta cosa che ha privato i fan dell'hockey di una intera stagione.

Domanda da 2 centesimi di Euro: perche' non si e' giocato ad Hockey in USA e Canada? Risposta: questioni di soldi. Giocatori troppo pagati rischiavano di mandare in bolletta le franchigie……

Ri-salto nel nostro paese: a quanto ammonta il debito nei confronti del solo Erario delle societa' calcistiche italiane (lo so, tra A e C sono ben piu' delle franchigie hockeistiche, ma il senso non cambia)? A 631 milioni di Euro….. Con questi soldi, preventivamente convertiti in dollari, si paga circa il 60% dell'INTERO MONTE STIPENDI ANNUALE DELLA NHL.

Esattamente la stessa lega che ha preferito fermarsi piuttosto che perdere soldi.
L'idea di fermare il calcio in Italia credo sia praticabile quanto il vestire di gialloviola il nostro Redattore “celtico” Christian, quindi questi ragionamenti entrano gloriosamente nella categoria “aria fritta”.

Ma che senso ha fare un campionato in cui regolarmente un decimo delle squadre (e sono stato generoso) non e' certo di iscriversi al campionato che gli compete per diritto sportivo, per farlo si mette, scientemente o per inettitudine, nelle mani di “fidejussori da strapazzo”, salvo poi farsi beccare, piangere disperati che non e' giusto che loro non possono giocare mentre lo scorso anno gli altri nelle stesse situazioni hanno potuto etc.etc.?

Mi piange il cuore vedere una “franchigia” leggendaria come quella del Toro, coinvolta in una tresca allucinante che ne mette in pericolo il suo stesso essere. E penso a quanto solidi siano invece economicamente i Clippers, che di LA sono il “Torino” senza avere neanche un briciolo del blasone granata, ma con soldi a strapalate.

Ora vedremo se prevarra' il desiderio di rigore, oppure la classica soluzione cerchiobottista, tirando magari in ballo questioni di “ordine pubblico”, come se a Montreal (ed ho scelto volutamente una piazza calda per stecche e dischi), abbiano messo a ferro e fuoco il centro citta' causa lockout.

Tiriamoci un po' su di morale a facciamo anche noi una manche in quello che, all'interno della redazione di Play It, e' diventato il passatempo preferito: “Dimmi cosa pensi di Ainge e ti diro' chi sei?”

Per giocare serve poco: basta un parere sul GM dei Celtics.
Attualmente il trend che analizza il gradimento nei confronti di “Faccia d'Angelo” e' tendente al bello, soprattutto in virtu' delle ottime scelte al Draft di Giugno…….oddio, non e' che Ainge abbia pescato Gerald Green dopo manovre da boss della mala oppure lo abbia scovato mentre giocava 1vs1 con i suoi amichetti in un playgroud della Stella di Vega.

Semplicemente, dopo le 4-5 chiamate “automatiche”, una decina abbondante di GM lo ha lasciato sul tavolo. Ainge, che gia' alla 14-15ma chiamata avra' cominciato a scavallare nervoso le gambe, alla 18 avra' tirato l'urletto ed e' andato bel bello a prendersi uno che, con quel cognome, solo ai Celtics poteva finire.

Se poi il ragazzo e' una bufala, uno buono o una bestia, questo lo sapremo fra qualche mese.
E' comunque interessante che il parere su Ainge sia cosi' condizionato da un evento “provocato” da altri.

Non richiesto, do il mio parere sul biondo: e' antipatico, e questa e' probabilmente una dote, storicamente per un Celts e' cosi'.
Ha sparato qualche vaccata di troppo (“Celtics al titolo in 3 anni”, spero per lui che davvero non ci credesse).
Ha alternato mosse che facevano pensare ad una strategia a lunga (draft zeppi di liceali, Davis per carne stagionata) ad altre che privilegiavano l'uovo oggi (Blount, probabilmente la mossa peggiore, il ritorno di Walker). Ora ha un nucleo futuribile, ma punti di domanda in posizioni 1 e 5, che da Naismith fino al pre-Jordan sono quelle chiave.

Puo' fare bene, magari installarsi tra le prime 4 ad Est. Ma questa e' l'epoca storica in cui Wade cerchera' di spremere l'ultimo Shaq buono, Artest tornera' abbastanza arrabbiato, i Pistons non hanno finito di dire la loro. E domani, ma forse gia' oggi, LeBron comincera' a fare male, molto male…… e questo e' solo l'Est.

Ricordiamo sempre che vince solo uno, e non ci sono Champions League o Coppa Italia sulle quali ripiegare. Buone vacanze a tutti.

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