Chris Paul farebbe il caso degli Hawks. Ma… chi non farebbe il caso degli Hawks, oggi come oggi?
Indecifrabile. Imprevedibile. Di difficile lettura. Succederà di tutto, boh mah chi lo sa.
Signore e signori ecco a voi il Draft 2005. Perché il talento ormai è merce rara, l'impatto immediato di una primissima scelta beh, scordiamocelo pure. Insomma, nessuno che ci capisce più una mazza.
Guardiamo però la cosa da un altro punto di vista.
Mettiamo i nomi in secondo piano e rifle-ttiamo: quali sono le vere necessità di ciascuna franchigia?
Qual è il tassello che manca a questa o a quest'altra squadra? E il ruolo scoperto? Le lacune dove stanno? Quanti pezzi mancano per completare il puzzle?
Play.it Usa risponderà attraverso un'edizione speciale Nba dei famosi e famigerati Rifleshots!, che i lettori della sezione Wwe conoscono fin troppo bene…
Atlanta: intoccabile la trinità Childress-Smith-Harrington. Due buchi: il centro e il playmaker. Lue è bravo, ma diventerebbe bravissimo come primo cambio e poi è Free Agent. D'altra parte sotto canestro è notte fonda, con Collier e Drobnjak. Con la scelta numero due, se Bogut resta libero, ma è difficile, un falco australiano potrebbe tornare più che utile. Altrimenti Chris Paul va decisamente bene. Magari gli Hawks continueranno a perdere anche nel 2006, ma non va escluso che la Philips Arena possa iniziare finalmente a riempirsi..
Boston: cosa serve a questi Celtics, oltre che a un general manager che non si chiami Danny Ainge? La prima scelta non è alta (numero 18), dunque più di un ritocchino al roster non si può pretendere salvo qualche steal of the draft. Payton e Banks non è che abbiano esaltato anzi. Jarret Jack libero alla scelta numero 18 è difficile ma non impossibile. Sotto canestro si aspetteranno i progressi di Perkins ma soprattutto di Al Jefferson. Conviene, dato che la maggior parte dei lunghi da scegliere sono più progetti che giocatori pronti per la Nba. Più possibile un 2-3 da affiancare a Pierce e Davis. Tipo Joey Graham o Ike Diogu
Charlotte: Due prime scelte cruciali (numero 5 e 13), quelle dei Bobcats. Non sono andati malissimo al primo anno. Se draftano bene, potrebbero stupire. Un 2-3 sarebbe perfetto, sempre che riescano a rifirmare Knight. Un tipo Green, per dire. Inoltre è prioritario un playmaker, se Knight va via dato che da solo Jason Hart non basta. Se non è Paul, è Deron Williams. Se non è Williams, è Felton.
Chicago, Cleveland, Dallas: nessuna scelta
Denver: due scelte, la numero 20 e la 22. Cercasi esterno disperatamente. Voshon Lenard dovrebbe tornare ma chissà quando e soprattutto come. Coach Karl ha fatto bene con Buckner, Johnson e Person ma serve qualcuno futuribile con punti nelle mani. Con un po' di fortuna potrebbero anche arrivare a Rashad McCants"
Detroit: nessuna necessità immediata. Campbell e Ham gli unici free agent. Un "triplista" farebbe comodo alla scelta 26, dato che Billups e Hamilton non possono fare tutto da soli. Il figlio di Dale Ellis, Monta, potrebbe fare al caso Pistons. Potrebbe, dato che con Larry Brown non si sa mai.
Golden State: Nuova girandola di centri in arrivo con la scelta numero nove! Clifford Rozier, Carlos Rogers, Adonal Foyle, Todd Fuller e ultimo Biedrins costituiscono una tradizione di quelle difficili da rovinare. Attualmente là sotto a lottare a rimbalzo ci sarebbero Foyle, Cabarkapa, Biedrins e Troy Murphy. Che dite, un rinforzino glielo diamo? Sempre che scelgano bene, ma le opzioni sono pochine. Meglio, per certi versi, nel senso che così è più difficile sbagliare. Se arriva Sean May i Warriors tornerebbero con il centro alto 2 metri dieci anni dopo -circa- Big Vic Pasta Alexander che malaccio non era. Certo, Chris Mullin può sempre scambiare il Barone con, che so, Jackson Vroman"
Houston: reparto guardie sistemato con Sura, Wesley, James, Ward e Barry (ma diventa free agent). Anche Mutombo potrebbe rifirmare dato che alla fine si è pure divertito a fare da cambio a Yao. Si cerca un partner per il cinese, un muscolare sotto canestro visto che Howard è buono ma non buonissimo e considerato l'inesorabile declino di Weatherspoon. Se resta libero Wayne Simien alla chiamata numero 24 probabile che il cappellino dei Rockets tocchi a lui. Se no c'è il prospetto liceale Andray Blatche, che pare faccia gola anche a New York.
Indiana: torna Artest, si ritira Miller. Poco ma sicuro. Arrivano George e Medvedenko e va via Bender. Probabile. Detto questo i Pacers restano squadra da Finale Nba a patto che facciano i bravi e dicano la preghierina prima di andare a dormire. Detto pure questo potrebbe tornare utile un playmaker, un cambio per Tinsley in alternativa a Eddie Gill che ancora non ha fatto vedere niente. Se non va in porto lo scambio coi Lakers,la scelta, alla numero 17, è tra Jarret Jack e Roko Ukic
LA Clippers: con questa squadra indovinare la scelta (la prima è alla numero 12) è molto semplice. Basta ragionare sulle esigenze di Mike Dunleavy Sr e poi individuare un giocatore che non c'entri una mazza. Scherzi a parte, attenzione. Se Maggette dovesse andar via si creerebbe un grosso buco in ala piccola (c'è anche Simmons free agent). Dunque se Charlie Villanueva resta libero perché non lui? Altrimenti tre europei: lo spagnolo Fran Vasquez visto che a rimbalzo una mano a Brand e Kaman non guasta mica. O magari il due e venti Andriuskevicious e largo così al progetto a lungo termine. Oppure il russo Yaroslav Korolev, da sistemare prima o poi nel reparto guardia-ala.
LA Lakers: una scelta così alta i Lakers non l'avevano dai tempi di Anthony Peeler (n°10). C'è bisogno di rimbalzi qui. Odom non basta specie se verrà spostato ala piccola. Mihm è gracilino e Brian Grant chissà se Phil Jackson vorrà riesumarlo. Play.it USA pronostica Chris Taft, ala centro di due metri e dieci scarsi veloce e atletico. Mi accodo. Anche perché Villanueva affascina ma è troppo simile a Odom"
Memphis: Swift e Wright sotto canestro non sono sufficienti e non si può pretendere che Gasol prenda ogni sera 15 rimbalzi. Come già detto per Boston, prospetti sopra i due metri e 10 ce ne sono tanti. Altrimenti, con la chiamata n°19, ci sarebbe Wayne Simien che quanto a sostanza e cattiveria è inferiore a pochi.
Miami: Shandon Anderson e Haslem scadono. Il primo chissà , il secondo quasi sicuramente rifirmerà . Un occhio alla chiamata 29 si potrebbe dare per qualche esterno, da far crescere con Wade sotto la custodia di Eddie Jones
Milwaukee: la prima scelta è dei Bucks. Domanda: qui c'è bisogno di un lungo o di un australiano? No perché nelle file dei cerbiatti ci sono Gadzuric, Pachulia e Santiago. Un olandese, un georgiano e un portoricano. Se Bogut arriva e gioca bene -ma bene bene-, allora bravi Bucks, frontline -più o meno- sistemata. Ma se invece va male? I Bucks diventerebbero la barzelletta dell'Nba, con 4 cristoni grandi e grossi incapaci di cavare un ragno dal buco! Senza considerare Joe Smith, altra super-prima scelta che ha dato decisamente meno di quanto promettesse al college. A dire il vero, trovo più affascinante che il primo a stringere la mano a David Stern col cappello dei Cerbiatti sia Marvin Williams, talento numero uno del draft. Confermare Gadzuric e Mason che torna sesto uomo. Così, playoff possibili già da subito"
Minnesota: potrebbe essere arrivato il momento di pensare al dopo-Cassell, dato che Hudson s'infortuna anche pettinandosi. E' solo che ipotizzare alla numero 14 il croato Roko Ukic come erede di Sam I Am mette i brividi. Più interessante Jarret Jack (ma non sarebbe più normale Jack Jarret?). Occhio però a Sprewell free agent. Una guardia-ala da affiancare a Trenton Hassell potrebbe risultare ancora più vitale di un playmaker. E qui di carne al fuoco ce n'è tanta, tra Rashad McCants, Hakim Warrick, Antoine Wright e Joey Graham.
New Jersey: squadra assolutamente impronosticabile. Se il trio delle meraviglie Kidd-Jefferson-Carter gira è da playoff. Se Mercer, Planinic e Buford (ma va rifirmato) fanno il loro dovere come cambi è pure qualcosa di più. Sotto canestro va meno bene, Kristic e Collins bravi sì ma un po' debolucci se mandati contro Shaq o i Wallace. Un buon aiuto potrebbe arrivare, con la chiamata numero 15, da Hakim Warrick.
New Orleans: I believe in the future. Bravi bravi. D'altronde non potete fare altro, cari Hornets. Costruire con calma, piano piano. Senza fretta. Scelta numero 4: va bene un piccolo tipo Deron Williams - Dickau è bravino, Claxton deve riprendersi e Smith è un talento da raffinare -. Ma forse va meglio un'ala piccola dato che Lynch e West non sono esattamente dei fulmini di guerra. Progetto Gerald Green: chi se lo prenota?
New York: arrivata l'ennesima bocca di fuoco, Quentin Richardson, quali succose novità per la Grande Mela? Di cosa ha bisogno il sistema Knicks (oltre a un treno merci che travolga Isiah Thomas lasciandolo illeso ma con trauma cranico e perdita di memoria)? Rullo di tamburi: anche qui, cercasi centro disperatamente. Senza K.Thomas e Mohammed chi ci metti? Qualcuno ha avvertito la dirigenza che Ewing si è ritirato e ora è nello staff dei Rockets? Ragazzi, sarà dura. Se resta libero Fryre alla n°8 la scelta sarà quasi obbligata. Se no, ci sarebbe Sean May. Oppure vai Isiah, prendi Charlie Villanueva, un 4 e metti Bruno Sundov in quintetto! Aridatece Eddie Lee Wilkins"
Orlando: si rischia di essere ripetitivi, ma anche i Magic qualcosina in più a rimbalzo potrebbero cercare, specie se Battie se ne va. Fran Vasquez, prima ipotesi come undicesima chiamata. Danny Granger, seconda. Più possibile però che si cerchi un 3 che possa imparare da Grant Hill e che magari abbia un minimo di impatto già da subito. Come Martell Webster
Philadelphia: sceglie al secondo giro (n°45), servirebbe una guardia, perché no? Oppure un lungo che difenda essendoci Jackson e Webber che propriamente non sono i nuovi Horace Grant. Certo, se i giovani migliorano, il quintetto fa paura, con Iverson, Webber, Dalembert, Korver e Iguodala"
Phoenix: teoricamente avrebbero bisogno di una panchina, ma vai a sapere cosa passa nella testa di Mike D'Antoni. Reparto lunghi rimpolpato con K.Thomas che affianca Amare, Marion e Steven Hunter. Barbosa per Nash tutto sommato malaccio non è, a posto anche Johnson e Jackson. Via Richardson, si apre un posticino in ala piccola. Prospetti interessanti, alla 19esima scelta assoluta in questo ruolo, non mancano.
Portland: posto che c'è lo Sceriffo da rifirmare, qui serve solo una cosa: qualcuno di intelligente, oltre che di talento. Che abbia tanta voglia di lavorare e poca voglia di fare i capricci. C'è abbondanza di ali nei Blazers, anche sotto canestro male non stanno. Ma i vari Miles, Anderson, Randolph, Stoudamire, Van Exel e Patterson sono bombe a orologeria. Terza scelta assoluta: avanti con Marvin Williams se è ancora libero. Altrimenti prego rimpolpare il reparto lunghi (Frye?)
Sacramento: si riparte non da zero ma si riparte. Rifondare è una parola grossa ma qualcosa di buono va pescato (inteso come imperativo) anche con il draft. Nel reparto piccoli sembra esserci più necessità dato che Bobby Jackson è più un ex giocatore che un giocatore e Cut Mobley potrebbe già fuggire. In questo senso con il n°23 Francisco Garcia può essere l'uomo giusto, a meno che si decida di puntare su Mo Evans che ha fatto vedere di che pasta è fatto.
San Antonio: visto che per il 2006 gli Spurs possono tranquillamente starsene senza scelte (24esima chiamata), le righe degli Speroni le riempiamo ricordando che sceglibili ci sono anche i nostri Gigli e Mancinelli, al secondo giro. Per il primo l'augurio è che, in caso di chiamata, riescano a pronunciare bene il suo nome. Gli americani già fanno i gargarismi"
Seattle: non ci sono necessità immediate per i Sonics nel draft, ancora gongolanti per l'ottima stagione frenata solo dai campioni di San Antonio. Problemi ben maggiori arrivano dai giocatori in scadenza: tre, e tutti di primissimo valore, Allen, Radmanovic e Daniels. L'obiettivo è di rifirmarli in blocco. Data la stagione positiva potrebbe anche riuscirci. Occhio anche a James, altro free agent. Se va via potrebbe arrivare con il numero 25 il francese di due metri e dieci Johan Petro. Ronald Murray invece potrebbe essere utilizzato come pedina di scambio. Sotto canestro attesa per la crescita di Collison.
Toronto: pare che i canadesi vogliano Magloire da affiancare a Bosh (bell'affare). Con Alston, Rose e Peterson sarebbe un gran bel quintetto. Se salta, l'obiettivo resta il centro: ad Araujo, lì solo soletto, occorrerebbe fare infatti un po' di compagnia. Con il numero sette di chiamata, Channing Fryre è il nome più gettonato
Utah: Avanti Jazz, scegliete più centri possibili! Ricordatevi di Luther Wright, di Greg Ostertag e, più recenti, dei vari Borchardt, Radojevic e Handlogten. Pivottoni a più non posso formato Big Mac, mi raccomando! Perché non Andriuskevicius? Addirittura con il numero 6 assoluto? Darebbe colore e gloria ai mormoni che ora non possono nemmeno riportarsi a casa Shawn Bradley -ritirato-! Ok, ho finito. Hanno perso Arroyo. Urge sostituirlo dato che McLeod non vale un quintetto Nba e Giricek e Bell mancano di continuità . Felton sarebbe perfetto, certo dovrebbe disciplinarsi alla scuola Sloan"
Washington: sotto canestro manca sempre qualcosa: l'impressione è che Haywood più di quanto fatto vedere quest'anno non riesca a dare. Thomas è bravo ma non basta. Ruffin non intimidisce e Kwame Brown chissà . Qualche chilo in più da inserire non guasterebbe, anche se con la ventesima chiamata.