Ginobili esulta:stanotte è stato immarcabile…
Sarebbe dovuta essere la Finale delle difese, sarebbe dovuta essere la Finale dei tatticismi tra il maestro Larry Brown e l'allievo Popovich, sarebbe dovuta essere la Finale della noia.
Tutto giusto tranne l'ultimo punto:gara 1 è stata tutt'altro che noiosa(se si eccettua per l'inutile esibizione di Bryan Adams nell'intervallo).
È stata una partita giocata con un'intensità pazzesca, anche se si è segnato poco per merito delle due migliori difese della Lega.
Un vero spettacolo la difesa di Wallace nei primi 3 quarti,e quella degli Spurs nel secondo tempo(da segnalare le prove difensive di Bowen, Horry, Duncan e Ginobili, vere chicche per intenditori).
Per far capire quanto è stato difficile segnare basti questo dato:18 stoppate totali, di cui 6 sono state dispensate da Sheed versione 5 stelle nella sua metà campo ma molto meno efficace in attacco.
Gli Spurs hanno vinto meritatamente, ma all'inizio dell'ultimo quarto un paio di sfondamenti fischiati a favore di Ginobili da Steve Javie non sono parsi proprio corretti.
I Pistons hanno perso il duello sotto le tabelle (49-35 è il computo dei rimbalzi a favore degli Spurs) ma in generale sembrano aver pagato la stanchezza di una serie lunga e logorante quale è stata quella contro Miami e la pochezza della panchina in confronto a quella degli Spurs.
Il solo Billups (25+6 assist) è sembrato in serata, Rip Hamilton ha sbagliato molti tiri facili(7-21 al tiro e 14 punti per lui) e Sheed ha provato solo 6 conclusioni.
E dire che l'inizio aveva fatto ben sperare i tifosi dei Pistons:dopo l'inno americano cantato da Alanis Morissette e l'esibizione di Will Smith erano proprio i ragazzi di Larry Brown a partire forte: 17-4 e 4 TO di San Antonio dopo 7 minuti di gioco e subito 2 Timeout chiamati da coach Pop per cercare di capirci qualcosa di questo terrificante parziale.
Billups abusava di Parker, Ginobili non sembrava a suo agio contro Prince e Rasheed Wallace era in versione piovra sporcando qualsiasi ricezione e distribuendo 2 stoppate a Duncan come se se fosse la cosa più facile del mondo.
Ma a questo punto Duncan dava un segnale forte, caricandosi la squadra sulle spalle e ricucendo la strappo sul 20-17, punteggio sul quale si concludeva il primo quarto. Un recupero propiziato oltre che da Duncan anche da un paio di sfondi presi in difesa in maniera magistrale da Ginobili e Horry.
Nel secondo quarto i Pistons fuggivano di nuovo sul +7 (31-24) ispirati da Billups, ma ancora un paio di giocate difensive di Ginobili e un miniparziale firmato Parker (abulico fino a quel momento) riportavano in carreggiata gli Spurs sul 33 pari,anche se il primo tempo si concludeva sul 37-35 Detroit.
Il terzo quarto dopo un canestro dei Pistons si apriva con una tripla di Ginobili:quasi un presagio di quanto avverrà in seguito.
Se l'Houdinì di Bahia Blanca nel primo tempo si era fatto apprezzare per il suo operato in difesa a scapito però di un contributo offensivo sottotono(4 punti e 1-6 al tiro recitava la shooting chart al termine dei primi due quarti) nella seconda metà di gara è stato semplicemente un'ira di Dio:22-leggasi 22-punti nel secondo tempo con 9-10 dal campo oltre a una presenza costante sulle palle vaganti e una quantità di energia messa in campo impressionante.
E non sono stati 9 canestri qualsiasi:2 triple e 7 entrate nell'area pitturata dei Pistons degne di Nureyev.
Grazie alle invenzioni del funambolo argentino, al positivo contributo di Mohammed(10+7 e 2 stoppate,Popovich sta ancora ringraziando Zeke)e al marchio di fabbrica di casa Spurs,ossia la difesa(6 stoppate nel solo 3 quarto) oltre al solito Duncan(24+17) i Texani raggiungevano i Pistons prendevano il comando della gara, per non mollarlo più fino alla fine.
All'inizio dell'ultimo quarto,sul 57-53 Spurs, Big Ben si beccava un tecnico per aver protestato troppo vivacemente(e a ragione,aggiungiamo noi) per uno sfondo fischiatogli da Javie su un'entrata dello scatenato Ginobili.Da quel momento Wallace non è più lo stesso e gli Spurs ne approfittano portandosi sul 64-55.
La partita gira definitivamente a 7:39 dal termine,quando Mohammed rifila una stoppata a Sheed e sul contropiede il Gino realizza un rocambolesco canestro e fallo:67-55.
Gli Spurs si portano al massimo vantaggio sul 74-57 grazie a un paio di numeri di alta scuola di Duncan e poi hanno il consueto calo di concentrazione che consente ai Pistons di piazzare un parziale di 10-0 a 3:15 dal termine.
Ma Ginobili, sempre lui, piazza 5 punti e 1 rubata che chiudono definitivamente la contesa e rinviano l'appuntamento a domenica notte,sempre all'SBC Center di San Antonio.