Rip Hamilton è stato preciso al tiro segnando 10 dei 18 tiri tentati mettendo 24 punti.
La serie tra Miami e Detroit, pronosticata da molti già nella preseason, si sta rivelando la più entusiamante della stagione 2005 avendo per protagoniste due squadre che vogliono a tutti i costi l'accesso alle Finali Nba: ebbene, ancora come da pronostici, il diritto ad affrontare i San Antonio Spurs in finale dovrà essere ottenuto in gara 7, in quanto i Pistons hanno letterlamente sottomesso gli Heat sconfiggendoli per 91-66 ieri sera andando a pareggiare nuovamente la serie.
Dwayne Wade, dopo lo strappo alla schiena, si è dovuto accontentare di rimanere a bordo campo a soffrire, vista la prestazione dei compagni, pur avendo provato a riscaldarsi facendo degli esercizi con una speciale giacca protettiva assistito dal trainer della squadra, ma rinunciando per via del troppo dolore.
Il secondo quarto è stato decisivo per prendere il largo, con i Pistons a mettere un doppio parziale dapprima di 13-0 e poi di 10-0 per assicurarsi il vantaggio di 44-32 all'intervallo.
Nel terzo quarto questo vantaggio è cresciuto andando a 23 punti con un altro parziale di 24-4, mentre il quarto periodo ha visto gli Heat raggiungere quota 50 punti solamente ad 8 minuti dal termine, una vera e propria disfatta.
Detroit ha avuto tutte le statistiche a proprio favore concludendo infatti in vantaggio nei punti segnati in contropiede (19-7), nei second-chance points (18-7) ed, ancor più impressionante, nei punti scaturiti da turnovers avversari (25-2).
I 66 punti segnati dagli Heat rappresentano la loro peggior prestazione ogni epoca nei playoffs e sono stati tenuti per la terza volta in stagione sotto gli 80 punti segnati, ciascuna delle tre volte, guarda caso, ad opera dei Pistons.
L'assenza dal campo di Wade ha permesso a Richard Hamilton di avere meno pressione in difesa e di essere più tranquillo nel cercare le soluzioni in attacco, come testimoniano i 24 punti, 6 rimbalzi e 6 assists compilati dall'uomo mascherato, migliore in campo nel match.
Ottimi contributi sono arrivati come di consueto da Chauncey Billups e Tayshaun Prince: Billups ha segnato 14 punti con 3/5 da tre, dato 7 assists a fronte di nessuna palla persa, mentre Prince ha messo 16 punti con 9 rimbalzi e 3 palloni rubati, oltre a tanta, tanta difesa.
11 e 9 rimbalzi invece per Rasheed Wallace, reduce da una bella multa per i commenti fatti dopo gara 5 sull'arbitraggio, ma con 3/13 dal campo ed 1/4 da tre punti, mentre per l'omonimo Ben 6 punti, 7 rimbalzi e 4 palloni recuperati, ovvero tante piccole cose tutte sempre utili.
Dalla panchina, bene Linsdey Hunter con 9 punti e 5 assists in 23 minuti ed Antonio McDyess con 7 punti ed 8 rimbalzi; solo 4 minuti in campo per Carlos Arroyo.
Per Miami il migliore statisticamente è risultato Shaquille O'Neal con 24 punti e 13 rimbalzi ma 6 turnovers commessi, mentre Wade è stato sostituito in quintetto da Rasual Butler con 13 punti e 5/11 al tiro ed una notevole difficoltà nella gestione del pallone condivisa con Kenyon Dooling, autore di 10 punti ma in difficoltà contro il press dei Pistons.
I due Jones hanno chiuso con 10 punti totali, in particolare Eddie ha tirato molto male chiudendo con 1/9 al tiro anche se parzialmente scusato da un problema al piede e da un taglio sotto all'occhio ricevuto nel terzo periodo; Udonis Haslem è stato discreto con 8 punti e 10 rimbalzi.
Ecco le parole dei protagonisti dopo la gara:
Larry Brown:
Ovviamente il fatto di non avere Wade per loro ha avuto un impatto molto grande, perchè lui è un tipo di giocatore che migliora i compagni ed è decisivo da ambedue le parti del campo. Questo fatto ci ha senz'altro aiutati.
Ammetto di essere nervoso pensando a gara 7, ma sono sicuro che i miei giocatori sono pronti ad affrontarla come si deve: voglio che si divertano e che allo stesso tempo pensino a non fare gli errori che ci hanno fatto perdere le altre volte.
Rasheed Wallace:
Senza Wade loro sono un altro tipo di squadra, vengono a mancare molte delle penetrazioni che Wade esegue solitamente. Su Shaq abbiamo lavorato bene, raddoppiandolo da subito ma senza esagerare e marcandolo in modo da fargli perdere gli appoggi e l'equilibrio mandandolo fuori ritmo.
Richard Hamilton:
Abbiamo difeso come sappiamo e li abbiamo quindi tenuti a 32 punti nel primo tempo. Abbiamo fatto lo stesso nella ripresa, continuando a causare palle perse a ripetizione.
Stan Van Gundy:
La nostra difesa di metà campo non è andata male, solo che abbiamo perso troppi palloni ed abbiamo preso valanghe di punti in contropiede. Dopo il primo quarto ci hanno dominati ed oltre a questo penso di non avere molto altro da dirvi.
L'appuntamento per la decisiva gara 7 è per lunedì all'American Airlines Center di Miami: chi vincerà , giocherà giovedì sera contro i San Antonio Spurs campioni della Western.