Parker festeggia il titolo della Western
San Antonio vince la Western ed avanza in finale, la truppa di Popovich ha conquistato
la terza vittoria consecutiva sul campo di Phoenix ed ora attende con ansia la vincitrice
della Eastern.
Gara cinque ha ricalcato fedelmente il copione delle partite precedenti; si è deciso tutto
nei minuti finali ed anche in questa occasione la franchigia di stanza in Arizona ha
peccato di ingenuità nei momenti cruciali, un monumentale Stoudemire non è stato
sufficiente.
Nel primo quarto Duncan ha fatto la voce grossa, il caraibico ha concluso la frazione
comodamente in doppia cifra nei punti segnati ed ha lanciato un messaggio
inequivocabile agli avversari; Nash e soci hanno prontamente reagito ma non hanno
mai controllato il ritmo del gioco.
Con abili aggiustamenti D'Antoni ha traghettato i suoi in lieve vantaggio al termine del
primo tempo, incapaci di stringere le maglie della difesa gli scintillanti Suns hanno spinto
sull'acceleratore decisi a far valere le proprie doti balistiche ma spesso hanno dovuto
fare i conti con l transizione avversaria.
Gli Spurs hanno fatto il vuoto nel terzo quarto grazie alla diabolica abilità di Horry e di
Bowen che in coppia hanno dato linfa al contropiede degli speroni, Parker protagonista
di un altra gara altalenante ha messo 5 punti di fila nella fase centrale del periodo che
ha tagliato le gambe ai padroni di casa.
Nel quarto periodo l'asse Nash – Stoudemire ha espresso il massimo sforzo per cercare
di sovvertire gli equilibri del confronto, il giovane lungo ha fatto una grande impressione;
le statistiche riportano ben 17 punti negli ultimi dieci minuti e ben 42 complessivi, cifre da
mille e una notte.
Il canadese ottimo com al solito in fase creativa è un pò mancato nel secondo tempo dal
punto di vista realizzativo; per il geniale Mvp solo tre i punti nella parte più imporante
della sfida.
San Antonio ha sofferto le pene dell'inferno, ha incassato qualche parziale ma è sempre
rimasta a galla confermando ancora una volta la propria solidità , nei minuti conclusivi
qualche errore di troppo dell'attacco dei Suns ha irremediabilmente compromesso il
destino della squadra più divertente della lega.
Gli speroni hanno trovato con irrisoria facilità la via del canestro nei mometi chiave, il
solo immenso Stoudemire non è bastatato a compensare la pochezza di Marion e
sopratutto di Richardson costretto a marcare un mortificante zero sul referto officiale.
J. Johnson non ha replicato la gara scintillante di gara quattro e per i Suns è calata
presto una minacciosa ombra, gli avversari hanno invece ruotato con profitto
rispolverando persino l'anziano Massenburg a spese del misterioso Rasho Nesterovic.
San Antonio accede alla terza finale NBA in sei anni e può concedersi il lusso di far
riposare la caviglia di Duncan e la gamba malconcia di Ginobili (l'argentino encomiabile
anche in questa occasione), grande rammarico in casa Suns che vede svanire sul più
bello una stagione semplicemente fantastica.
In casa Suns si chiude un'annata memorabile e si progettano migliorie per la squadra in
vista dell'anno venturo, doveroso a tal proposito un confronto con Marion che oltre ad
incidere poco sul parquet, nelle ultime settimane ha perfino polemizzato per le scarse
attenzioni ricevute, Colangelo rischia di rompere il giocattolo e secondo i bene informati
ha già in agenda un incontro con “the matrix”.