Grizzlies in letargo

Gasol lotta invano contro i Suns durante il primo turno dei play off NBA

La seconda stagione vincente della storia dei Grizzlies, 45 vittorie e 37 sconfitte, si è conclusa l'ottenendo l'ottavo posto nella Western Conference ed un primo turno di play-off contro i Phoenix Suns, la squadra dell'allenatore dell'anno Mike D'Antoni e dell'MVP, il canadese Steve Nash.

L'anno passato la splendida corsa di Memphis, capace di una ottenere 50 vittorie in regular season, concluse subito ai play off contro i San Antonio Spurs con un secco 4 a 0. I tifosi di Memphis non badarono troppo alle sconfitte contro gli Spurs, oggettivamente più forti, erano ancora increduli dell'aver ricevuto l'invito ai play-off NBA dopo anni di stenti vissuti nel gulag di Vancouver e nelle prime stagioni nel Tennessee, prima dell'arriva di Jerry West e di Hubie Brown.

L'annata di Memphis è stata contraddistina da tanti infortuni: Gasol, Posey, Williams, Wells quasi tutti i giocatori del roster sono stati per diverso tempo in lista infortunati; dopo poche partite Hubie Brown si è dimesso per ragioni di salute, insomma tutto ciò che aveva funzionato l'anno passato è stato messo in discussione durante questo campionato.

La buona qualità  media del roster ha fatto si che Memphis abbia ottenuto un posto ai play-off dove incontrando la numero uno dell'Ovest, i Phoenix Suns che li hanno eliminati per 4 a 0; questo per la superiorità  tecnica dei Suns, per la loro maggior convinzione nel progetto tecnico tramite cui hanno sviluppato il loro gioco per tutta la stagione.

Mike Fratello è arrivato a sostituire Brown ed ha utilizzato il suo stile di gioco controllato, con una difesa aggressiva utilizzando l'ampia rotazione messa a punto da Brown e da Jerry West, l'arrivo a stagione in corso non ha aiutato il suo operato, così come la continua necessità  di varare qintetti diversi per gli infortuni e per la difficoltà  a inserirsi nel mutato contesto tecnico di giocatori come Wells e Posey.

Posey con la sua difesa aggressiva e com la sua esplosività  era stata una delle chiavi dei successi di Memphis, già  durante la Summer League di è infortunato alla caviglia, in seguito ad una pubalgia ed il riacutizzarsi del dolore alla caviglia non è mai stato incisivo ne in attacco ne nella propria metà  campo. Memphis ha perso così un formidabile difensore, capace di scatenare un contropiede da palla recuperata e di limitare sempre l'esterno più pericoloso degli avversari.

Wells non è riuscito a portare alla squadra tutti i punti che il suo talento ed il suo atletismo avrebbero dovuto permettergli di realizzare, non per la divisione dei minuti adottata la passata stagione ma proprio per una sua incapacità  di essere continuo ed incisivo all'interno del sistema di Fratello.

Mike Miller ha finalmente trovato la sua dimensione, non è più il miglior amico della superstar della squadra, me è divenuto a sua volta un punto di riferimento per i compagni, specialmente in attacco potendo unire la sua grande abilità  balista ad una notevole capacità  di andare fino al ferro in penetrazione o di ottenere punti anche con dei movimenti in post-basso.
Purtroppo a questa completezza offennsiva non è ancora riuscito a diventare affidabile come difensore.

Gasol si è visto riconoscere il suo status di star, di giocatore di riferimento all'interno della squadra, sicuramente lo è stato a livello tecnico, non sempre lo è stato a livello di leadership nello spogliatoio. Questa situazione ogni tanto ha tolto a Memphis un punto di riferimento nei momenti di vera difficoltà , di fatto Pau non sempre è riuscito a prendersi la squadra sulle spalle, le doti tecniche sono indiscusse e insiscutibili, deve terminare quel processo di crescita personale cominciato con la conquista del titolo di Rookie of the year e continuata in queste due stagioni finalmente vincenti.

Adesso la dirigenza di Memphis deve decidere se, e a quali cifre, tenere Stromile Swift e Earl Watson, se scambiare Posey o Wells e se fidarsi ancora di Jason Williams affidandogli definitivamente la conduzione della squadra, e se sopratutto continuare con la direzione tecnica di Mike Fratello.

Molti nella NBA stanno guardando alla strada tecnica delineata dai Suns di D'Antoni e per organico Memphis ha notevoli somiglianze con la squadra dell'Arizona, il playmeker bianco e un pò folle, la batteria di esterni, un centro che non è un centro ma che è in grado di dominare le partite, le affinità  ci sono, certo Gasol non è e non potrà  mai essere dominante come riesce ad esserlo Stoudamire ma un basket giocato sui 28 metri, veloce, esigente fisicamente potrebbe permettere ai Grizzlies di utilizzare al meglio il materiale umano a loro disposizione.

Fratello ha sempre sfruttato il cronometro dei 24 secondi e la difesa come armi vincenti della sua pallacanestro, ed anche a Memphis è riuscito a ottenere dei risultati con il suo gioco, pur influenzato dall'impronta lasciata da Hubie Brown, bisognerà  vedere come verra cambiato il roster in estate, ci sono i contratti di Swift e di Wells e Watson in scadenza, Wright e Posey nell'ultimo anno del contratto ci sono molte possibilità  per i Grizzlies di esplorare il mercato, per ottenere una lungo da affiancare a Gasol, cercare di ottenere una superstar che sia in grado di far fare ai Grizzlies l'ultimo salto di qualità .

Certo per prendere queste decisioni e per trovare le migliori soluzioni tecniche per la squadra c'è Jerry West, ciò la persona migliore per svolgere questo incarico, certo che bisognerà  trovare il modo di mediare tra la volontà  tecnica dell'allenatore ed il materiale umano disponibile, è l'unica strada per fare quell'ultimo gradino che permetterà  a Memphis di vincere non solo in stagione regolare ma anche nei play-off.

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