L'impresa per Steve Nash si fa sempre più dura…
Anche gara 2 è andata e non ha tradito le attese di chi voleva una serie spettacolare. Gli Spurs sono riusciti a violare per la seconda volta consecutiva il campo dei Suns e hanno così annullato il fattore campo a favore della squadra di D'Antoni.
Ma Tony Parker, memore di quanto avvenne lo scorso anno con i Lakers, predica calma e gesso: “Siamo fiduciosi, ma sappiamo che Phoenix è un'ottima squadra. Sono orgogliosi e giocheranno senza aver nulla da perdere,dobbiamo fare molta attenzione”
Sulla stessa lunghezza d'onda Amare Stoudemire: “Non è mai facile giocare con gli Spurs, ma ora che siamo sotto è necessario mettersi davanti la lavagnetta e cercare qualcosa”.
Steve Nash cerca di giustificare questo 0-2 con la maggiore esperienza Spurs nei Playoff: “Loro hanno tutti già giocato ai Playoff,i nostri ragazzi quasi mai. Non c'è stato un calo nostro ma una superproduzione di punti da parte loro. Nell'ultimo quarto sono stati fenomenali”.
A San Antonio si usano toni trionfalistici: ecco l'apertura del sito internet San Antonio Lighting: “Gli Spurs bruciano i Suns”.
E ancora:
Rubando le parole a Charles Barkley, il più grande buco dell'Arizona potrebbe non essere il Grand Canyon ma il cratere del 2-0 in cui i Suns si sono cacciati dentro. Considerando la storia dei Playoff chi ha perso le prime 2 in casa non ce l'ha mai fatta a ribaltare il risultato, quindi poche speranze per i Suns di tornare a giocare le Finals, appuntamento a cui mancano dal 1993
Invece il San Antonio Express News sottolinea la prova di Horry, diabolico come ai tempi belli dei Lakers: “Se la partita è combattuta,è il momento di chiamare Big Shot Bob!”
Il play canadese ha dato uno spunto interessante:le partite finora sono state tiratissime e decise proprio dalla maggiore esperienza Spurs nei momenti in cui la palla diventa più pesante.
Ma chiaramente sono emersi anche altri temi che ora analizzeremo:
1) La panca dei Suns si è rivelata troppo corta. Non si può pensare di vincere contro San Antonio con una rotazione di soli 6 uomini, nei momenti in cui serve lucidità la rotazione corta si paga e si è visto nei finali di questa serie, specie in gara 2 dove i Suns sono anche andati avanti salvo cadere nell'ultimo quarto in cui gli Spurs sembravano avere più birra.
Se D'Antoni guarda in panca però si rigira sconsolato in campo visto che al massimo può mettere dentro Hunter. Pop invece ha in panchina un altro quintetto valido,quindi può attingere a piene mani da questo serbatoio di alternative.
2)In gara 3 tornerà Joe Johnson e sarà una manna per D'Antoni visto che in un colpo solo potrà allungare la rotazione e riavrà il suo miglior difensore sui piccoli. Parker e Ginobili accoppiati con Nash e Jim Jackson, non propriamente due cagnacci, hanno fatto un po' il bello e il cattivo tempo.
Inoltre JJ sa crearsi un tiro da solo a differenza di Jim Jax e può aiutare nel lavoro di regia Nash. Ora che non c'è ci si rende conto quanto sia importante per questi Suns, che volevano cederlo.
3) La sfida tattica tra Pop e Michelino, vinta finora dall'ex-agente CIA: Pop ha impostato finora la serie concedendo a Stoudemire e Nash i punti che avrebbero comunque fatto soffocando però i secondi violini come Richardson e Marion con marcature asfissianti. Marion doveva essere l'uomo che doveva creare più difficoltà gli Speroni, ma finora anche grazie alla sapiente marcatura di Bowen non ha fatto nulla di ciò che ha fatto vedere in RS, al di là dell'11+12 di gara 2.
Q invece dopo una gara 1 da incubo sembra aver ritrovato la mano (18 con 7-13 al tiro).
Il Coach of the Year invece ha cercato di limitare Duncan utilizzando più del solito Hunter ma non si è preoccupato di Ginobili, Parker e Horry che hanno fatto sfracelli, e Mohammed che sembra finalmente essersi inserito nel contesto Spurs.
4) Parker si ricorderà che le serie durano 7 partite e non 2? Finora Tony è stato scintillante, anche in gara 2 dove lui e Gino con le loro penetrazioni hanno fatto a fettine la difesa dei Suns ma nella mente dei tifosi Spurs aleggiano ancora le serie contro i Lakers dello scorso anno, delle Finals di 2 anni fa e non ultima la serie contro Seattle di quest'anno in cui Tonino dopo aver disputato gare 1 e 2 a livelli fantascientifici si è spento.
Se il franco-belga tiene gli Spurs sono a cavallo perchè Nash non sa assolutamente tenerlo…
Sabato notte si torna in campo all'SBC Center e i Suns dovranno gettare il cuore oltre l'ostacolo per cercare di tenere in vita questa serie che si sta complicando maledettamente per loro. Ma siamo certi che non molleranno.