Con un grande Ray Allen i Sonics hanno impattato la serie. Ora si torna a San Antonio.
Dopo aver preso due autentiche batoste in gara 1 e 2 ed essersi salvati sul filo di lana grazie agli errori ai tiri liberi di Duncan e compagni, i Sonics hanno rimesso in piedi una serie che sembrava persa in partenza contro un avversario che risulta tra i favoriti al titolo.
Un fantastico Ray Allen, un sorprendente Luke Ridnour ed un inaspettato Damien Wilkins sono stati parte della ricetta vincente di Seattle, che non è mai andata sotto nel punteggio dopo non essere praticamente mai andata in vantaggio nei primi due episodi della serie.
Questa a volta, a tradire gli Spurs sono state le percentuali dal campo anzichè quelle dei liberi: la squadra ha tirato complessivamente con il 41.7% seguito da un eloquente 31.3% da tre punti, fattore clamorosamente a vantaggio dei Sonics che hanno concluso con il 50% al tiro ed un ottimo 46% da tre.
Altro fattore da rimarcare sono stati i 20 turnovers commessi da San Antonio, statistica che quasi nasconde gli ottimi progressi fatti dalla linea dei liberi dove la squadra ha rimediato alla prova precedente chiudendo con 24/30 corrispondente ad un 80%.
Nonostante l'assenza di Rashard Lewis, fermo per un infortunio al dito del piede sofferto in gara 3 e sostituito in quintetto base da un ottimo Antonio Daniels, i Sonics sono partiti bene ed hanno proseguito meglio, allungando decisamente le mani sul match nel terzo quarto, periodo dove le mani calde di Allen e Ridnour sono diventate roventi.
I due hanno combinato per 28 punti nel singolo quarto, con Allen a giocare nuovamente da assoluto All-Star dopo il 6/23 di gara 3 ed il play da Oregon ad infilare tutti e 7 i tentativi effettuati dal campo incluso un tiro dalla distanza che ha coronato il parziale mortifero di Seattle, che ha chiuso il penultimo quarto di gioco con un parziale di 82-66 a proprio favore e gestendo con la dovuta calma il periodo conclusivo per il 101-89 finale.
Allen ha concluso con 32 punti con 12/20 al tiro in 41 minuti, proseguendo quella che sta diventando una partita dentro la partita, ovvero la sfida contro Bruce Bowen. I duellanti infatti stanno dando vita ad una serie a parte, fatta di dichiarzioni pepate di uno contro l'altro e sguardi duri che si incrociano sul parquet con Bowen ritenuto responsabile dell'infortunio alla caviglia di Allen in gara 2 e con lo stesso Allen che si lamenta in continuazione delle trattenute e dei giochetti di Bowen, uno dei migliori difensori in circolazione.
Luke Ridnour ha finalmente giocato una partita degna della sua regular season segnando 20 punti con 6 assists e 9/15 al tiro; Antonio Daniels ha risposto all'esordio in quintetto nella postseason con 19 punti, 7 assistenze, 8/13 al tiro in 38 solidi minuti giocati.
Damien Wilkins, rookie, è stato la sorpresa positiva venendo dalla panchina, segnando 15 punti con 5 palloni rubati dopo che aveva segnato 5 punti in 4 partite di playoffs con 2/11 dal campo complessivamente. Brutte invece le percentuali al tiro dei lunghi dei Sonics: James, Fortson e Collison hanno infatti compilato assieme un 1/15 che non lascia spazio a molti commenti.
Per gli Spurs solo Tim Duncan ha giocato una gara all'altezza, andando a mettere 35 punti con 10 rimbalzi ed un importante 14/17 ai tiri liberi, che gli ridà fiducia e morale in vista dei prossimi impegni. Parker e Ginobili hanno segnato complessivamente 27 punti con 9/23 al tiro, mentre dalla panchina si notano solamente i 7 punti in 12 minuti di Glenn Robinson con 3/6 dal campo; male Bowen e Barry con 5 punti con 1/9 in totale.
Alcune dichiarazioni del dopo-gara:
Nate McMillan:
"Ho scelto di partire con le tre guarde inizialmente e la scelta ha pagato perchè Antonio Daniels ha fatto una grande partita. Con le tre guardie in campo contemporaneamente siamo riusciti a fare quello che avevo in mente, ovvero mettere loro tanta pressione nella gestione del pallone ed a giudicare dalle loro palle perse direi che il piano è riuscito. Per quanto riguarda Ridnour, so che è un combattente e che non si tira mai indietro ed a me piace moltissimo questa sua qualità . Lui sa di essere il futuro della franchigia nella posizione di point guard e non l'ho sostituito come diceva di fare qualcuno dopo gara 2."
Ray Allen:
"I ragazzi si sono fatti avanti al momento giusto, è stata una grande vittoria di squadra. Specialmente Luke ha giocato da All-Star quale si appresta a diventare, ha fatto vedere ciò di che è capace. E' tutto l'anno che gli dico di giocare come faceva al college ad Oregon."
Antonio Daniels:
"Per tutta la stagione è successo che qualche mio compagno mancasse, per cui questa situazione non ci era nuova. Quando qualcuno manca, abbiamo il personale per sostituirlo, perchè i nostri ragazzi sono preparati a qualsiasi evenienza e sanno che devono contribuire per non alterare gli equilibri di squadra."
Gregg Popovich:
"Non c'è niente di peggiore che giocare contro una squadra priva di una delle proprie star che si compatta per dare il meglio di sè. Loro hanno giocato una grande partita, una vera partita di playoffs. Anche Tim ha giocato alla grande, purtroppo il suo supporting cast è venuto irrimediabilmente a mancare. E' veramente deludente pensare che eravamo in posizione per portare la serie a 3-1 e vedere la partita giocata in maniera così poco ispirata, così molle dai miei giocatori"