Tony Parker ha fatto a fettine la difesa dei Sonics penetrando in continuazione.
Il secondo round di playoffs della Western Conference è stato inaugurato dallo scontro che ha visto opposti Spurs e Sonics, con i padroni di casa usciti vincenti dal confronto grazie ad una grande prova del loro playmaker e grazie al doppio infortunio che ha levato di mezzo Vlade Radmanovic ma soprattutto Ray Allen.
Tony Parker è stato l'indubbio protagonista del match segnando 29 punti, massimo in carriera nei playoffs pareggiato, dei quali 11 nel primo quarto, dove gli Spurs hanno preso il largo ben presto terminando il periodo in vantaggio per 35-22. Il francesino ha giocato come aveva promesso prima della serie, quando aveva dichiarato che avrebbe continuamente attaccato la difesa dei Sonics in penetrazione, segnando i primi tre canestri della sua squadra, la quale ha concluso il primo quarto di gioco con 10 layups ed una schiacciata in 13 tiri tentati.
Il secondo quarto è stato ben peggiore per gli ospiti, in quanto Radmanovic ha subìto un infortunio alla caviglia che lo ha costretto a lasciare il campo dopo aver perso le ultime 19 partite di regular season per una frattura da stress alla gamba destra e stessa sorte è toccata a Ray Allen in penetrazione a canestro, nemmeno un minuto dopo l'uscita di Radmanovic.
Allen, 32.4 punti nella serie vinta con i Kings, ha chiuso la sua partita con 8 punti in 13 minuti giocati ed ai Sonics è venuto a mancare chiaramente il giocatore che sinora ne ha deciso in positivo le sorti: dopo il suo abbandono forzato, gli Spurs hanno piazzato un parziale di tipo terminale con un 17-2 che li ha portati in vantaggio per 52-28 in chiusura di prima metà di gioco.
I Sonics hanno segnato complessivamente 13 punti nel quarto "incriminato", mettendo a segno solamente 3 dei 13 tiri dal campo tentati.
Seattle ha tentato una mini-reazione vincendo il terzo quarto per 22-13, ma nell'ultimo periodo Parker e Duncan hanno messo la parola fine ad una partita che per la squadra della Rainy City è iniziata male ed è finita peggio.
Duncan ha concluso con 22 punti, 9 rimbalzi e 5 assists segnando 6 dei 12 tiri scoccati e dando un'ottima prova ai tiri liberi, inconsuetamente conclusa con un ottimo 10/11.
Manu Ginobili non ha forzato più di tanto (non ce n'era bisogno) chiudendo con 10 punti, 3/6 dal campo e 6 rimbalzi partendo dalla panchina, mentre un contributo più sostanzioso è finalmente arrivato da Glenn Robinson, autore di 16 punti e 5 rimbalzi in 14 minuti di impiego. Bene anche Brent Barry con 11 punti e 2/4 da tre punti.
Per i Sonics il miglior scorer è stato Rashard Lewis, che ha concluso con 19 punti con 8/17 dal campo e 0/2 da tre punti, mentre dalla panchina sono stati ottimi i contributi di Antonio Daniels, 15 punti sbagliando un solo tiro, e di Nick Collison, autore di 9 punti e 7 rimbalzi in 17 minuti giocati.
Jerome James, dopo la serie-super del primo turno, ha segnato solo 4 punti con 2 rimbalzi tornando ad essere quello che conoscevamo meglio (d'altra parte stavolta c'è Tim Duncan), mentre Flip Murray ha perso una buona occasione per mettersi in evidenza nel sostituire Allen, chiudendo con il 20% al tiro e 6 punti a referto.
Alcune reazioni del dopo-partita:
Tony Parker:"La serie contro Denver è stata un segnale di forte avvertimento per noi, con la mia prestazione ho voluto mettere in chiaro che non siamo intenzionati a fare lo stesso errore adesso."
Gregg Popovich:"Ray Allen significa per loro quello che Duncan significa per noi. E' decisivo e dà fiducia a tutta la loro squadra, la sua mancanza è stata sicuramente un fatto negativo per loro."
Rashard Lewis:"Stiamo affrontando una squadra tra le favorite al titolo: se vogliamo spuntarla, dobbiamo certamente migliorare in difesa."
Jerome James:"Non voglio pensare a cosa succederebbe se perdessimo Ray Allen proprio ora, ma sono pronto a giocare come ho fatto nella serie che abbiamo vinto contro i Kings."
Gara 2 si giocherà a San Antonio martedì sera, sia Allen che Radmanovic sono dati come day-to-day e quindi le loro condizioni saranno valutate nelle prossime ore.