Seattle ha sconfitto i Kings in 5 partite grazie anche al sorprendente Jerome James.
I Seattle Sonics raggiungono il secondo turno di playoffs, ovvero la semifinale di Conference, per la prima volta dopo 7 lunghi anni stoppando le velleità di rimonta dei Sacramento Kings battendoli per 4 partite ad 1.
Sette sono anche stati i giocatori dei Sonics ha finire la partita in doppia cifra in termini di punti segnati, ed uno di questi, quel Rashard Lewis che nella serie aveva convinto poco, è stato decisivo segnando 7 importantissimi punti nell'arco di 80 secondi per garantire la vittoria alla propria squadra, che ora attende la vincente tra San Antonio e Denver per sapere con chi avrà a che fare nel turno successivo.
La partita è stata sostanzialmente in equilibrio nel primo tempo, terminato 60-57 per Seattle, mentre nel terzo quarto i Kings hanno tentato l'allungo andando in vantaggio di 10 punti.
I Sonics hanno reagito in apertura di ultimo periodo portandosi a -3 sul 90-93, per poi prendere il comando delle operazioni grazie a Nick Collison, il quale ha fortemente contribuito al parziale di 7-0 che ha messo Seattle davanti.
Lewis quindi ha infilato un gancio da posizione laterale, ha messo due liberi e terminato con un tiro da tre punti il suo mini-parziale personale a 3:29 dal termine, dando ai propri colori il vantaggio per 113-104; successivamente, con 28 secondi da giocare, Stojakovic ha risposto con la tripla del -2 preparando il palcoscenico al solito Ray Allen che con la giocata seguente ha risolto partita e serie.
Allen è dunque penetrato in area avversaria fintando dapprima il tiro su Maurice Evans il quale è saltato invano ed appoggiando dolcemente il layup della sicurezza, layup che ha fissato il risultato definitivamente sul 122-118 e che ha rappresentato il 30mo punto personale dell'uomo chiamato "He Got Game".
Se la prestazione di Allen è stata "normale" per quanto visto nella serie con 30 punti e 6 rimbalzi, altrettanto non si può dire di Rashard Lewis. L'All Star dei Sonics aveva segnato 8 triple in ben 34 tentativi nelle ultime tre gare, ma ieri sera si è riscattato con 24 punti, frutto di un 7/13 dal campo ed un 3/5 da tre, oltre a 7 rimbalzi catturati.
Jerome James si è "ridimensionato" segnando 11 punti con 6 rimbalzi, mentre fondamentale l'apporto di Collison dalla panchina con 15 punti e 9 rimbalzi in 25 minuti di impiego. Sempre dalla panchina si è distinto Antonio Daniels con 14 punti ed 8 assists in 24 minuti, mentre Radmanovic ha messo solo 6 punti nei 25 minuti trascorsi in campo.
Per i Kings grandi le prove di Bibby e di Stojakovic. Il leader di Sacramento ha segnato 35 punti con 10 assists con 13/24 dal campo ma 2/9 da tre punti, mentre il serbo ne ha scritti 38 con 14/25 dal campo e 5/9 da tre punti, ma ambedue le prestazioni sono arrivate troppo tardi per i Kings, che avrebbero avuto linfa vitale nelle gare precedenti se questi due protagonisti avessero compilato queste cifre.
Per il resto, da segnalare 14 punti ed 11 rimbalzi per Brad Miller, 13 punti dalla panchina per Maurice Evans ed un infortunio alla caviglia per Cuttino Mobley, uscito nel primo quarto e mai più rientrato. Bobby Jackson, in campo per soli 7 minuti, ha lasciato lo zero nel tabellino dei punti segnati per la terza volta in cinque partite.
Alcune dichiarazioni del dopo-gara:
Nate McMillan:
Stasera abbiamo avuto bisogno di tutti i nostri giocatori, ed ognuno ha risposto all'appello. Non sapevo che piano avessero studiato per Ray e Rashard, ma ho detto a ciascuno dei ragazzi di farsi trovare pronto in caso di raddoppi su di loro.
Ray Allen:
Tutto ciò che volevo era vincere e non tornare a giocare a Sacramento, era il mio obbiettivo assoluto. Nell'azione del layup, non volevo tirare in sospensione, perchè Evans mi sarebbe arrivato addosso in un attimo e probabilmente mi avrebbe deviato il tiro, così ho fintato e poi sono andato ad appoggiare i due punti decisivi.
Mike Bibby:
Uno dei due doveva perdere, non sono affatto felice che sia toccato a noi. Sento che abbiamo dato tutto.
Peja Stojakovic:
Non mi interessa delle mie statistiche, abbiamo perso e siamo fuori dai playoffs. Bisogna dare a loro il merito di essere riusciti a vincere una partita in casa nostra, è stato un fattore decisivo.
Seattle aspetta di conoscere il suo destino dalla serie che vede opposti Nuggets e Spurs, e si prepara a combattere per la finale di conference continuando una stagione a dir poco sorprendente con coach McMillan seriamente candidato a coach dell'anno della Nba.