Potenza e voglia di vincere: signori, Amare Stoudemire!
Maltrattati. Si devono sentire davvero un po' così i giocatori ed il pubblico di Memphis, dopo gara 3 del primo turno di play-off NBA.
La squadra di coach Mike Fratello non aveva certo nascosto le velleità di rimonta dopo gara 2, una partita nella quale gli avversari dei Phoenix Suns erano stati, all'inizio del quarto periodo, più vicini che mai ad incrinare la granitica sicurezza con la quale i campioni della Pacific Division avevano giocato fino a quel momento.
Invece l'arrivo al FedEx Forum di Memphis ha coinciso per i Grizzlies con la terza batosta su tre gare.
Probabilmente, quella della notte scorsa è stata la più dura da digerire.
La squadra mandata in campo da coach D'Antoni avrebbe dovuto contare sulla carta, su di uno Shawn Marion a mezzo servizio, complice un problema ad una spalla.
Nonostante questo, la sfida vera e propria è durata lo spazio di un quarto.
Nei primi dodici minuti, i Grizzlies hanno dato fuoco alle polveri, tirando con 63% dal campo, cercando di dominare il gioco e trovandosi 24 a 15 a 3.48 minuti dalla sirena sul lay up di Pau Gasol.
A spegnere gli ardori dei giocatori di casa e le speranze dei tifosi, ci ha pensato da subito Quentin Richardson, che nello spazio di pochi secondi ha infilato due bombe (6 dei soli 9 punti a referto per il numero 3) dando il là alla rimonta che ha permesso ai suoi di chiudere in avanti 31 a 30 il quarto.
Seppure distanziati di un solo punto, i giocatori di Memphis devono aver sentito le ginocchia piegarsi, perché con l'inizio del secondo quarto, il timone della sfida è tornata (se mai si fosse mosso) saldamente nelle mani di Nash e compagni.
Tre quarti di pallacanestro offensiva da manuale, conditi con una difesa più che corretta e con sole 5 palle perse contro le 10 degli avversari, hanno poi caratterizzato il resto della serata che si è chiusa sul punteggio definitivo di 110 a 90.
Tanto per non smentirsi, proprio il presunto infortunato Marion è sembrato il giocatore trascinate dei Suns. Per lui alla fine, 14 punti con 13 assist in 39 minuti di utilizzo.
Se Marion ha trascinato e Steve Nash si è limitato a dirigere l'orchestra con 13 punti e 8 assist, chi ha veramente fatto male alla difesa dei Grizzlies è stato Amare Stoudemire, autore di 30 punti e di 8 rimbalzi e di un dominio fisico molto superiore ad ogni possibile riscontro statistico.
Da notare che nella rotazione di soli 8 uomini (12 per gli avversari) messa in campo da Mike D'Antoni, hanno segnato 20 punti anche Joe Johnson, ormai sempre più a suo agio a queste cifre e 17 Jim Jackson, che partendo dalla panchina si è tolto la soddisfazione di un 5 su 7 dalla linea dei tre punti.
Per i padroni di casa, c'è da ripetersi, la partita è finita dopo un ottimo primo quarto di pallacanestro.
Tutti gli uomini del quintetto base di coach Fratello sono andati in doppia cifra, ma nessuno è sembrato riuscire a fare un minimo di differenza: non Gasol, autore di 13 punti con 4 stoppate ma soli 3 rimbalzi; non Lorenzen Wright autore di 14 punti con 8 rimbalzi (come Battier); tanto meno Jason Williams (10 punti con 6 assist) o Mike Miller.
Neppure la panchina, molto più sfruttata dai padroni di casa rispetto agli ospiti ha dato un po' di respiro ai titolari, visto che in 7 atleti sono riusciti a segnare solo 24 punti, tanti quanti ne hanno messi a referto i soli Jackson e Hunter.
Nel dopo gara le frasi sono state quelle di una squadra sull'orlo della sconfitta.
Per James Posey il commento è amaro:E' una cosa frustrante. Arrivare a questo punto della stagione e non riuscire a vincere. Non è difficile"è semplicemente inaccettabile!
Alla fine del primo quarto - ha spiegato Fratello - Abbiamo guardato lo score e ci siamo ritrovati sotto di un punto dopo aver tirato il 63%. Dop0o questo non abbiamo più avuto lo stesso livello di energia e Phoenix ha potuto dominare il resto della partita.
Adesso per Phoenix l'unico pericolo è quello di un rilassamento. Ma i commenti del dopo gara indicano una squadra in pieno controllo, pronta sia mentalmente quanto fisicamente. Per Memphis riuscire ad evitare un cappotto sarà già un buon successo.
Match point Suns.
Alla prossima".